27

605 26 1
                                    

Stai scherzando, vero?" I due si guardarono di sfuggita. Izuku provò ad instaurare un contatto tra i suoi occhi e quelli di Katsuki, ma quest'ultimo si trovò in difficoltà nel spiegare ciò a quel misero omega. Dentro di sé, stava per esplodere sotto quegli enormi occhi rotondi che lo perseguitavano.

"No, idiota!" "Perché dovrei lasciare questo posto? Perché dobbiamo lasciare la scuola? Perché dovrei lasciare la MIA nuova casa?!" Non voleva urlare, ma non poté non alzare la voce, scioccato nel vago intento di ironizzare il tutto. "...Mi stai dicendo che devo abbandonare la mia nuova vita? Per cosa? Sono un esiliato, dove potrei andare!? Nel paradiso?! Oh, no, mi ucciderebbe. Andare a vivere nella foresta?! L'hai detto tu no... Non sono capace nemmeno di sopravvivere da solo!"

"MERDA, STAI ZITTO!" Un ringhio possente uscì fra i canini stretti del maggiore, che andò contro la scrivania, buttando diversi oggetti a terra.

"Andremo dai miei. Non so cosa vogliono da te o tanto meno da me, ma vogliono tutti e due" disse dopo aver preso un profondo respiro. Izuku incrociò le braccia al petto. "|Oh! Ora, Katsuki, ascolta i suoi?! Non eri scappato?!|"

"PERCHÉ SEI COSÌ COMPLICATO-..."

"SONO CONFUSO E SCOSSO!" Calò un lungo silenzio, dove proseguì con alcuni singhiozzi da parte del verdino. Era appena iniziato il suo calore, e aveva ormai tutti gli ormoni sballati e confusi. Quindi, gli capitava molto spesso di piangere per tutto.

"Uno come me non potrà mai vivere nel tuo mondo!" Colpì ripetutamente il suo torace, stringendo i denti. L'alpha si massaggiò la fronte. "Sono stato obbligato a farti venire con me. Se ti lasciassi qui da solo, sicuramente qualche bastardo ti prenderebbe con sé! Evita di fare l'idiota!"

"NESSUNO è venuto a cercarmi! Minimo, non mi vogliono fra i piedi!"

"MA PER FAVORE, SONO NETTAMENTE SUPERIORE A TE... Ti stanno cercando, lo sento e ne sono fottutamente certo di quello che dico." Il corpo flebile di Izuku si fermò un istante.

"Non ti lasceranno mai vivere la tua 'seconda vita' con me al tuo fianco. Credi davvero che sia naturale?" Lo sguardo di Izuku si abbassò senza alcun modo di difendersi o controbattere alle sue parole. Nel mentre, lente e grosse lacrime rigavano il suo viso, andando a cadere sul pavimento.

"Anche se venissi con te... anche se lasciassi questo posto... non cambierà niente... o il mio o il tuo mondo vorranno dividerci." Si asciugò il viso, tirando su il naso.

"Merda, che situazione del cazzo..." imprecò il biondino, facendo scattare una leggera e adorabile risata da parte del verdino. Ma non era sincera... anzi, era più tosto malinconica e soffocata.

In quell'istante, dove le urla e i battibecchi cessarono, un altro ricordo affiorò nella mente del verdino.

**Flashback**

"Guarda come ti sei conciato!" Quella sera, i due piccoli si trovavano nel ruscello. La luce lunare risplendeva in una maniera mai vista o osservata dai piccoli bambini stesi su un enorme masso quasi completamente immerso nella corrente d'acqua dolce. Izuku era sporco dappertutto, sia in viso che al di sotto delle ginocchia, e Katsuki lo guardava cercando di tirare su quel morale che ormai il verdino teneva basso e sull'orlo di precipitare in un pianto.

Le piccole dita paffute di Katsuki andarono a massaggiare lo zigomo sporco di fango, ripulendolo quasi completamente. "Io... non voglio... perché mi trattano così...." Izuku era vittima di bullismo da settimane. Prima di entrare nella foresta, una banda di bulli lo fermò, buttandolo nel fango e deridendolo con risate e insulti meschini. Il suo respiro affannò come una piccola mitragliatrice mentre le sue ali si comprimevano.

"Hey, hey! GUARDAMI!" Urlò Katsuki, afferrando con forza e stringendo le guance soffici e rotonde, tirando a sé il viso bagnato e lucido dell'amico. "Non ascoltarli! Te l'ho detto no? Io ti difenderò sempre! È una promessa!"

Il cuore di Izuku perse un battito, ritornando in un ritmo più pacato e lento. I suoi enormi occhi verdi si mischiarono con i due rubini davanti a sé. Calò un silenzio tombale fra i due corpi caldi e appiccicati. I loro petti erano così vicini da permettere di ascoltare il patito cardiaco dell'altro. Izuku tirò su il naso, annuendo di sfuggita. "Non osare, MAI più ascoltarli! Meritano solo di andare all'inferno!"

**Il Flashback si infranse**

"Deku!" Izuku tornò in sé, confuso più del dovuto. Le immagini, i ricordi gli riaffiorarono in mente, mettendolo in confusione. "Hey, ti sto parlando! Ascoltami, idiota!" Finalmente riprese conoscenza. Si guardò attorno, avvistando di nuovo il biondo dove lo aveva lasciato.

"Scusa... io..." Uno schiocco di lingua spezzò le sue parole. "Continueremo il discorso... più tardi" era strano.. silenzioso e turbato..non era da Kacchan e questo Deku lo sapeva e lo intuiva..annui in totale silenzio alzandosi dal letto e uscendo dalla stanza senza nemmeno degnare di uno sguardo Katsuki che chiuse la porta con forza.

Chiedo scusa per il capitolo corto!

Dark Side [ita] // Volume 1//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora