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«N-no»
Un giovane demone fu costretto a inginocchiarsi lacerato in pieno petto dalla spada celeste, l'uomo lo guardò in modo superiore assottigliando gli occhi guardando il demoni accasciato a terra prima di portare la mano in avanti.
La tese nel momento in cui questa iniziò a brillare di luce propria dal palmo in su..
Il mento iniziò a tremare e il demone alzò la testa sotto shock con le lacrime agli occhi se bene non fossero evidenti.
«ti-i scongi-» la creatura non fece nemmeno in tempo a supplicare.. che il palmo gli tastò la fronte ponendo fine alla sua esistenza..
Solo i vestiti rimasero per terra mentre il corpo si scretolava sotto atroci sofferenze e urla disumane.
La stessa sorte era accaduta a più di un centinaio di demoni, anche gli angeli erano morti ma in numero minore.
Masaru, guardava la scena da lontano difeso da dieci guardie della sua armata, sentì l'ansia salire lungo il suo torace fino a fuori uscire in un singhiozzo strozzato, L'Omega adulto non potette fare niente, era lui il Re ma rispetto alla moglie la sua potenza era ridotta.
E si maledì di non averla lasciata lì con lui perché ne sentiva la mancanza, il suo Omega interiore brontolava e chiedeva dove fosse il suo Alpha sebbene Masaru era un Omega dominante.

Il Re subì un attacco a sorpresa da dietro riuscendo tuttavia a anticiparlo scansando l'intruso lontano oltre le mura del castello.
«Sire, sono troppi»
Disse una delle guardie incaricate a gestire l'armata, il Re la guardò con il sudore che ormai scendeva incessante sul suo volto fino alla clavicola.
«C-continuate!»
Dove diamine è Katsuki?!..
L'uomo si guardava in torno, preoccupato, cercando disperatamente quella capigliatura bionda che gli ricordava tanto la moglie, ma non la vide.
Si morse il labbro mentre il villaggio andava a fuoco e tutto intorno a lui era un mischio di:
Sangue, morti, esplosioni, draghi e combattimento senza limite.
Nell'aria c'era solo il fumo che trascurava i demoni o angeli che combattevano, fino a quando, il Re scanso i suoi difensori andando avanti mentre finalmente lo vide.. l'inconfondibile mantello di suo figlio svolazzare in aria...e quasi si commosse nel pensare che fosse lui a tornare a piedi..ma non appena incrociò i suoi occhi con quelli di un uomo il suo cuore perse un battito.
Il Re degli angeli passò in mezzo alla lotta come se non gli importasse nulla mentre demoni su demoni gli saltavano a dosso venendo lanciati a tutta velocità dalla telecinesi del Re.

Katsuki fu lasciato cadere con il culo per terra, visibilmente paralizzato con la testa in cline in basso.
I pochi soldati dietro il Re (Masaru) si allarmarono difendendolo da più lati, Masaru vagi senza contro guardando il figlio che veniva afferrato dalla testa con entrambe le mani e obbligato a guardare davanti a se.
«Credo che questo ti appartenga, amico mio» l'immenso angelo sorrise, Masaru di istinto avanzò cosa che al Re non gli fece piacere andando a appoggiare sulla gola del ragazzo una spada coperta del liquido benedetto.
Un urlo indemoniato uscì dalle labbra di Katsuki sentendosi il collo bruciare al semplice contatto con il liquido denso bianco, costringendo Masaru a indietreggiare.
«..Mi ha un po' deluso, certo..ha ucciso a sangue freddo molti dei miei angeli...ma il pezzo grosso no.» lo insultò, prendendosi gioco di lui irritandolo ancor di più..

Masaru rimase stordito, come se ad ogni mossa che facesse quella lama si avvicinava sempre di più al figlio, non potendo fare niente, decise di parlare o almeno fermare l'uomo prima che facesse qualcosa di orribile.
«Puoi uccidere il mio popolo, puoi uccidere persino i miei soldati...ma ti scongiuro, lascia mio figlio.» il Re guardò l'altro con l'unica espressione che sapeva esser molto coinvolgente, riuscì a far allontanare la lama ma l'uomo non si presto a lasciare il giovane, ben si...lo stritolo con la corda benedetta che ancora avolgeva il suo busto.
«Dov'é tua moglie? Non la vedo..sai non vorrei mai che venisse a farmi le feste proprio ora.»
«Non è qui, ok?»

E mentre le labbra si ricoprivano di sangue, Katsuki, sollevò il capo stordito non riuscendo a vedere un bel nulla di quello che aveva intorno, solo fioche luci arancioni e l'inconfondibile figura del padre davanti a se, si morse il labbro leccandosi il suo stesso sangue per poi sputarlo essendo come acido per le sue papille.
«Senti, parliamon-.. »

Dark Side [ita] // Volume 1//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora