CAPITOLO 5

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Ludovica

"Ma sei scemo"dissi rivolgendomi al ragazzo sdraiato sul mio letto. Mi aveva lanciato una pallina di carta in testa.
"No,sono Christian. Dai, puffetta mi sto annoiando smetti di studiare e facciamo qualcosa"disse, poi indicò a
la finestra "Roma è bellissima oggi, è uno spreco non poterla guardare, solo perché sei una secchiona"disse poi enfatizzando l'ultima parola.
"Io non sono una secchione idiota. E poi te lo avevo detto che dovevo studiare sei tu che sei voluto venire lo stesso"
Lui sbuffò e io ritornai al mio studio.
Era passata una settimana e non c'era giorno in cui Christian ed io non ci eravamo visti, lui stava passando anche più tempo a casa invece di andarsene chissà dove a fare guai.
Più passavamo il tempo insieme e più ero sicura che tra di noi sarebbe potuta nascere una bella amicizia, certo io lo trovavo ancora attraente e lui continuava a fara battute a sfondo sessuale, ma tutto sommato ci divertivamo insieme. Per esempio l'altra notte non riuscivo a dormire e mentre stavo leggendo un libro mi arrivò un messaggio dal riccio un po' ambiguo "Ho bisogno di te" ed io preoccupata ero andata di corsa da lui. Alla fine il bastardo mi aveva chiamata perché voleva dei pancakes ma non sapeva cucinarli. L'impasto finì quasi tutto su di noi, perché Christian era un bambino e continuava a sporcarmi e io dovevo per forza vendicarmi. Mangiammo i pancakes sul divano e alla fine ci addormentammo lì - questa volta non abbracciati - lasciando mezza cucina sporca. Il giorno dopo ricevemmo un enorme rimprovero da parte di Alex che ci costrinse a lavare tutto, ovviamente anche in quel caso non riuscimmo a restare seri. Mi ero divertita molto con lui, avevo riso così tanto, forse come non facevo da tempo.
L' unico tasto dolente era che Christian non mi parlava di lui, non sapevo letteralmente niente della sua vita. Il riccio probabilmente sapeva quasi tutto di me, visto le tante   domande che mi aveva posto, ma quando io cercavo di chiedergli qualcosa lui cambiava discorso e non riuscivo a capirne il motivo.
All'ennesimo sospiro di Christian mi girai verso di lui "Va bene cosa vuoi fare?"alzai gli occhi al cielo.
Lui mi guardò e mi sorrise,sapevo che stava per fare una delle sue solite battute
"Bhe io avrei tante idee su cosa fare in questa stanza"ecco lo sapevo.
"Sei un idiota"
Christian rise "Va bene puffetta"poi si girò verso la finestra con uno sguardo perso, aveva cambiato completamente espressione come se volesse dirmi qualcosa ma non né avesse il coraggio.
Era sempre così e io speravo che ogni volta sarebbe stava quella giusta, quella dove mi avrebbe detto davvero cosa gli passasse per la testa.
Dopo un po' che non parlava lo richiamai "Chri,tutto bene?"
Lui si girò verso di me sempre con la stessa espressione "Che ore sono puffetta?"
Io guardai il mio cellulare "Sono le sette meno venti"prima insiste che vuole fare qualcosa e poi vuole andarsene.
Lui sospirò "È ancora aperta"
"Cosa Chri? Già vuoi andartene?"disse delusa.
Lui ridacchiò"No, puffetta, vuoi venire con me in un posto?"
Che mi stava per far conoscere una parte di lui? Lo speravo tanto.
Sorrisi dolce "Si voglio venire"
Lui ricambiò il mio sorriso e ci avviamo verso la sua macchina.
Il viaggio durò poco e restammo in silenzio per quasi tutto il tempo.
"Chri questo posto in cui mi stai portando, per caso è un bosco dove mi ucciderai e seppellirai il mio corpo"non ce la facevo più a vederlo così in silenzio e pensieroso.
Lui ridacchiò ma non rispose con un'altra battuta come pensavo "In realtà Ludo, ti sto per far conoscere una parte di me che tendo a nascondere da un po' di tempo, perché non né vale più la pena"aveva uno sguardo perso quasi triste.
"E perché vuoi dirlo a me?"
"In realtà non lo so,io non sono un tipo che parla molto, ma tu mi dai una sensazione di tranquillità. Riesco ad essere me stesso con te e non mi capita con tutti, l'unico con cui ho legato fin da subito è stato Matti"disse guardando in giro per trovare un parcheggio.
"Mi fa piacere, Chri, anche io mi trovo bene con te"dissi sorridendogli dolce.
"Oh questo è sicuro puffetta, non puoi resistermi"mi fece l'occhiolino e scese dalla macchina.
"Sei impossibile Christian hai rovinato un bel momento"
Lui rise e continuò a camminare.
"Siamo arrivati"eravamo davanti ad una palestra, se tutto questo casino era per farmi vedere come alza i pesi giuro che lo ammazzo.
Lo seguì all'interno,alla reception c'era una ragazza biondina e riccia, era bellissima. Appena vide il moro sorrise,anche quello era bello, come fanno ad essere così perfette io non lo so.
"Chriii"gli saltò praticamente addosso, già mi dava fastidio.
"Ciaoo Sere"la salutò il moro ricambiando l'abbraccio.
"Ciao Sere"gli feci il verso a bassa voce.
"Ma tu non eri a New York?"continuò il moro, si era staccato da lei ma la teneva ancora per i fianchi e la bionda fastidiosa aveva ancora le mani sulle sue spalle.
"Si ma sono tornata per una settimana poi riparto. Tu come stai? Non ci vediamo da tanto"
Christian le sorrise "Io sto bene, la mia vita non è emozionante come la tua"
Lei gli diede uno schiaffetto sul braccio "Idiota, tantissime volte ti ho detto di venire da me lì, tu non mi ascolti"
Ah, quindi erano anche intimi, mi stavo innervosendo, prima non mi dice dove eravamo diretti e poi mi ignora.
Il moro stava per parlare quando io mi schiarì la voce, i due ragazzi si staccarono presi alla sprovvista.
Christian mi guardò confuso, io ricambiai lo sguardo infastidita.
Il ragazzo si schiarì la voce "Ehm, Sere lei è Ludovica"
Io porsi la mano alla ragazza ma lei rifiutò stringendomi in un abbraccio, ma che voleva quella da me. Guardai il moro per chiedere aiuto e il bastardo se la rideva, sapeva benissimo il mio problema con i gesti d'affetto.
"Ciao io sono Serena, è un piacere conoscerti"mi sorrise.
"Per me no"le dissi, si mi stava sul cazzo.
"Scusa?"mi disse lei, secondo me aveva capito benissimo.
"Okay, Sere la mia sala è libera?"intervenne il moro mettendomi le mani sulle spalle.
"Ehm, dovrebbe esserci Seba ma credo che stia per finire"
"Perfetto a dopo"mi spinse verso un lungo corridoio "Lo so che sei gelosa ma calmati"
"Non sono gelosa idiota, mi sta antipatica a pelle"poi aggiungi "Voi siete stati qualcosa?"
Lui scoppiò a ridere "Non ti nascondo che la trovo molto bella, ma non c'è mai stato niente, poi prima di partire per New York era fidanzatissima"
"Wow vive a New York, può una persona starmi ancora più antipatica?"
Lui ridacchiò e si fermò davanti ad una porta da dove proveniva della musica "Si lavora in una compagnia di ballo, è molto brava"
"È molto brava"lo scimmiottai ma il ragazzo non mi sentí, era già entrato all'interno della sala, dove entrai anche io.
"Ciao Seba"
Io mi girai verso la persona che aveva salutato il moro. E davanti a me c'era un Dio greco,era perfetto, un fisico scultoreo, capelli ricci lunghi, alto.
"Ciao Chri come stai?"lo salutò il ragazzo aveva l'affanno, lo avevano interrotto mentre ballava. Gli stava sorridendo e io mi ero incantata.
"Tutto bene, a te come va?"
"Va più che bene"poi spostò lo sguardo su me "E questa bella ragazza chi è?"
"I-io...io s-sono"chi sono? Non né ho idea.
Christian mi guardava stranito "Lei è Ludovica una mia amica"
Il ragazzo mi prese la mano per baciarmi il dorso "Piacere di conoscerti io sono Sebastian"
Il moro stava alzando gli occhi al cielo.
"Il piacere è tutto mio" e come se lo era.
Christian si schiarì la gola "Seba hai ancora per molto qui?"disse spazientito.
"No in realtà stavo per andare via"
"Bene,mi serve la sala"
Per me sinceramente poteva anche rimanere, ma purtroppo prese il suo borsone e ci salutò.
"Smettila di fare quella faccia, non è poi così tanto bello"disse Christian dirigendosi verso lo stereo.
"Ma scherzi, è un fottuto dio greco"era impazzito perché non si spiegava.
Lui sbuffò "Siamo venuti qui per me,no?"disse collegando il suo telefono alla cassa.
"Giusto, perché siamo qui?"
"Serena è una ballerina, Sebastian anche, secondo te?"
E lì capì tutto "Chri sei un ballerino?"
"Si, non come prima in realtà, ma ogni ballo ancora"
Io mi avvicinai subito a lui "Ti prego mi fai vedere qualcosa"dissi appoggiando il mento sulla sua spalla.
Lui girò leggermente la testa verso di me e ridacchiò "Secondo te perché siamo qui?"poi andò al centro della sala "Quando ti dico io fai partire la musica"
Io annuí, non vedevo l'ora di vederlo ballare. Il moro si mise in posizione e mi fece cenno di far partire la musica  e così feci. Iniziò a ballare sulle note di Closer e rimasi semplicemente incantata. Il moro era sempre bello ma ora lo era ancora di più, non so se fosse la luce diversa negli suoi occhi o la felicità che emanava mentre ballava ma mi sembrava che lì davanti a me ci fosse il vero Christian.
Mi venne voglia di immortalare quel momento per poterlo ancora rivedere, così presi il cellulare e iniziai a riprenderlo. Era l'unica coreografia che gli avessi visto fare ma mi bastò per capire che Christian era nato per fare quello e qualsiasi motivazione ci fosse sotto al fatto che non ballasse più come prima era completamente sbagliata, non poteva abbandonare una cosa che ai miei occhi sembrava renderlo così vivo.
Quando finì di ballare mi ritrovai a battere le mani e mi avvicinai a lui.
"Cavoli Chri sei magnifico"lo abbracciai di slancio, non ero un tipo da gesti così ma in quel momento mi venne naturale. Christian mi aveva fatto entrare in una piccola e bella parte della sua vita e non potevo esserne che contenta.
"Scusa sono sudato" disse con il fiatone, ma ricambiò il mio abbraccio.
"Non fa niente"gli diedi un bacio sulla guancia.
Rimanemmo un po' così mentre lui rimprendeva il fiato, poi mi allontanai leggermente senza però staccarmi dalla sue braccia.
Gli misi le mani sulle guance e lo guardai negli occhi "Chri sei stavo davvero bravissimo, da quando ti conosco non ti avevo mai visto così felice, avevi una luce diversa negli occhi mentre ballavi"
"Lo so danzare mi fa sentire vivo"disse rivolgendomi un sorriso malinconico.
"Prima mi hai detto che non lo fai più come prima, perché?"
Lui sospirò e appoggiò la fronte sulla mia "Mio padre dice che la danza non ha la stessa dignità di un lavoro normale, con una passione squallida non ci paghi l'affitto, queste sono sempre state le sue parole"
Non so perché ma non mi sembrava che mi stesse dicendo tutto, ma avrei accettato le poche briciole che mi stava dando.
"Chri una persona deve vivere di quello che ama, se per te è la danza allora non è sbagliato scegliere di vivere di questo. E tu sei magnifico Christian, sono sicura che potrai fare tante cose se vuoi"gli stavo accarezzando le guance con i pollici, lui aveva chiuso gli occhi godendosi quel momento.
"Non so se è questa la mia strada e poi non sono così bravo, mio padre ha ragione non si vive di passioni"
"Chri invece si può se tuo padre non lo capisce è un idiota, devi provarci"cercai il suo sguardo, i suoi occhi erano lucidi "Se lo vuoi davvero, pensaci Chri non buttare via il tuo talento per colpa di persone che non lo capiscono. Ricordati non si molla mai"
Il moro sospirò"Grazie" e mi lasciò un bacio sulla fronte.
Non dicemmo più nulla, restammo abbracciati e in silenzio, anche se ero sicura che lui non mi aveva raccontato tutto ma per il momento me lo sarei fatta bastare.
Era bello stare così con lui, bearmi del suo calore, del suono del suo cuore, mi sentivo bene fra le sue braccia.
Ad interrompere quel momento fu Serena "Scusatemi, non volevo interrompervi, ma Chri stiamo per chiudere", si decisamente nona sopportavo.
Christian si girò verso di lei, ma senza staccarsi da me "Usciamo subito Sere"
Sciogliemmo l'abbraccio, e ci avviamo verso l'uscita. Quando uscimmo fuori Christian intrecciò la sua mano alla mia e camminammo fino alla macchina cosí, neanche in auto la lasciò.
Quando arrivammo al nostro palazzo si portò le nostre mani ancora intrecciate alla bocca e ci lasciò un bacio sopra.
"Sto bene con te, non te ne andare anche tu"mi disse triste.
Non capì l'ultima parte,ma ero sicura che un giorno me lo avrebbe fatto capire.
"Non ho intenzione di andarmene da nessuna parte, Christian"

NOTA AUTRICE
Christian e Ludovica sono sempre più vicini, ma non purtroppo non sarà sempre così.
Abbiamo saputo qualcosa in più sulla sua, ma purtroppo c'è ancora qualcosa che nasconde.
Ci vediamo vediamo al prossimo capitolo e spero che questo vi sia piaciuto, fatemelo sapere nei commenti.
Comunque ho scelto Closer perché oggi è un anno da quando Chri ha ricevuto la maglia del serale e volevo ricordarlo così.

It starts with us // Christian Stefanelli -Amici 21Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora