Capitolo 11

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Ludovica

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Era ormai passata una settimana da quando io e Christian avevamo fatto sesso per la prima volta e non era passato giorno in cui non eravamo stati insieme.
Ero stata solo con Alessio e se devo dire la verità il sesso con lui non era  stato sempre memorabile, anzi anche molto monotono, con Christian era diverso, avevamo provato a farlo in qualsiasi modo volessimo ed era sempre stato bellissimo.
Eravamo soliti dormire insieme dopo perché troppo stanchi per ritornare ognuno a casa propria. E quella mattina non fu un eccezione trovarlo accanto a me nel mio letto mentre dormiva profondamente.
Lo guardai era bellissimo e mi venne la malsana idea di svegliarlo con un pompino, ma non ero sicura gli andasse bene, forse mi stavo dando troppe libertà? Ma infondo chissene frega sicuro gli piacerà, Alessio non si era mai lamentato.
Smisi di pensare e lasciai che il corpo comandasse la testa.
Salì lentamente a cavalcioni su di lui cercando di non svegliarlo, non era ancora il momento.
Appoggiai le labbra sul suo petto baciando e laccando ogni porzione di pelle. Passai a lambire con la lingua un capezzolo e lo sentì agitarsi sotto di me e sospirare.
Appoggiai le labbra sulla sua pancia e trattenne il fiato e andai a leccare quella magnifica V. Scesi ancora più in basso fino ad avere la sua erezione mattutina davanti ai miei occhi, iniziai a lasciare baci lenti su tutta la sua lunghezza.
Non mi ero accorta che il ragazzo si fosse svegliato, troppo presa da quello che stavo per fare.
Christian mi inserí una mano tra i capelli "Questo si che è un bel risve...Cazzo!"senza dargli il tempo di fare alcunché lo feci sparire tra le mie labbra.
Cominciai a succhiare godendomi i versi di piacere che uscivano dalle sue labbra che divennero più forti quando con la mano destra gli afferrai i testicoli massaggiandoli.
Anche se con Alessio era capitato che gli facessi un pompino non mi era mai piaciuto così tanto, tra le gambe avevo un lago. Volevo che venisse nella mia bocca ma lui era di un altro avviso.
Mi tirò dai capelli per avvicinare il mio volto al suo e divorarmi le labbra gemetti nella sua bocca.
"Devo entrare dentro di te, ma proprio adesso"con un colpo di reni si ritrovò sopra di me.
Si mise in posizione e spinse dentro solo la punta del pene. Io spinsi i miei fianchi verso di lui, volevi sentirlo di più, istintivamente chiusi gli occhi.
"Nono puffetta aprili, mi devi guardare"disse.
Lo guardai mentre affondava un centimetro dopo l'altro, in una tortura bellissima.
La sua erezione mi faceva sentire piena, sensazione che avevo avuto poco volte con il mio ex. Gemetti, lasciando cadere la testa all'indietro, non riuscivo più a guardare mentre spingeva dentro l'ultimo centimetro, era già così in profondità. "Ludo"sussurrò la voce ormai roca.
Aprì gli occhi e mi ritrovai i suoi scuri dall'eccitazione guardarmi lascivi. Si appoggiò ai gomiti per sostenersi meglio e arretrò per poi affondare di nuovo con colpo violento, in quel momento le nostre labbra si incontrarono.
Il suo bacio era travolgente, mi affondò la lingua in bocca nello stesso mondo  in cui affondava in me.
Lo cinsi con le braccia e le gambe e accompagnai i suoi affondi precisi.
Mi suscitava sensazioni così forti che iniziai a gemere ancora più forte e lo strinsi tra le mie braccia mentre l'apice del piacere esplodeva in me.
"Si, puffetta, è così bello quando mi stringi così"disse spingendo ancora più forte durante tutto il mio orgasmo, lui non era ancora venuto.
Mi strinse forte i fianchi e iniziò a pompare ancora più forte "Puffetta ho bisogno che mi stringi ancora come hai fatto prima" disse mentre allungava una mano tra le mie gambe, stuzzicando il mio clitoride. Mentre spingeva freneticamente le mie pareti si strinsero intorno a lui. Dopo altre tre spinte finalmente venne, uscendo dalla mia intimità.
Crollò accanto a me, eravamo entrambi senza fiato. Mi attirò sul suo petto  e prese ad accarezzarmi i capelli.
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"Ti prego svegliami sempre così"disse appena riprese fiato.
"Con molto piacere"dissi dandogli un bacio leggero sul petto.
"Oggi devi andare a fare il provino?"gli chiese alzando il viso per guardarlo meglio.
Christian sospirò era insia me ne aveva parlato la sera prima "Si alle 14"
"Appena hai finito voglio sapere tutto, nei minimi dettagli"
Il riccio ridacchiò "Va bene, ma sarà sicuramente un casino"
"Non dirlo neanche, sei fortissimo spaccherai ne sono sicura, non potranno mai dimenticarsi di Christian Stefanelli"
Chri mi guardò con uno sguardo serio e mi sposto una ciocca di capelli, era un gesto che faceva spesso e mi piaceva "Vorrei credere in me come  fate tu, Matti, Ale e Luigi"
Gli accarezzai una guancia "Lo farai un giorno ne sono sicura, magari iniziando proprio da questo provino. Voglio che tu ti veda con i miei occhi Chri, bellissimo e talentuoso"
"Bellissimo già mi vedo" scherzò lui.
"Chriii perché rovini sempre i momenti seri"
Lui ridacchiò, poi ritornò serio "So quello che vuoi dire, e grazie. Pensavo che gli unici a capirmi fossero quegli idioti dei miei coinquilini e mia madre ma poi sei arrivata tu e lo hai fatto senza chiedere nulla in cambio"non aveva mai smesso di accarezzarmi i capelli in modo dolce.
Io avevo gli occhi lucidi non sapevo cosa dire l'unica cosa che feci fu baciarlo dolcemente.
"Dovremmo alzarci puffetta"
"Che palle la vita reale, vorrei vivere all'infinito in questo letto con te"
"Ma non si può, su alziamoci"disse dandomi una pacca sul sedere e alzandosi dal letto per rivestirsi.
Io lo imitai e indossai una sua maglia, in realtà era la prima che lui aveva dimenticato lì.
"Prima o poi il mio armadio sarà vuoto per tutte le maglie che ti sei presa"
"Stanno meglio a me"
"Te lo concedo"
Quando Christian se ne fu andato, non prima di aver salutato i miei coinquilini, io li raggiunsi in cucina per prepararmi la colazione.
"Ma quindi ora state insieme?"chiese Carola.
"Oddio in realtà non né abbiamo mai parlato non so cosa siamo forse è solo sesso, non lo so"
"Che fate sesso lo abbiamo capito, dovete essere più silenziosi"mi rimproverò Sophie.
"In realtà io mi sono divertito a sentirvi prima"rise Davide.
Io alzai gli occhi al cielo e arrossì"Basta vado a prepararmi per l'università, addio"

It starts with us // Christian Stefanelli -Amici 21Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora