Capitolo 18

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Christian

"STOP" urlò Carola sancendo la fine del corto di Ludovica.

Si innalzò un forte boato e applausi di felicità tra la troupe.

Riuscivo a malapena a scorgere la mia ragazza in mezzo a tutto quel turbinio di braccia da cui era sommersa. Ma quando alla fine riuscì a liberarsi la vidi correre nella mia direzione e fiondarsi felice tra le mie braccia.

"Ce l'hai fatta puffetta" sussurrai nell'incavo del suo collo stringendola a me.

"Tutto questo è anche merito tuo" mi disse prendendomi il volto tra le mani.
Fece incontrare i miei occhi con i suoi nel quale ci lessi gratitudine e affetto.

"Non ho fatto poi granché, ma tu sei riuscita a rialzarti e a portare avanti tutto questo anche con tutte le difficoltà. Io ho solo risolto i miei sbagli"

Lei mi sorrise "Tu sei stato la mia forza motrice"

Ricambiai il suo sorriso e la strinsi di nuovo a me, non volevo più lasciarla andare "Mi fai bene, lo sai? Mi rendi felice e per me è tanto" le presi una mano e l' appoggiai sul mio petto "Batte così forte solo quando ci sei tu" erano poche le volte in cui riuscivo ad esternare i miei sentimenti così chiaramente, non sono mai stato bravo in quello. Ma Ludovica riusciva anche a migliore quel lato di me.

La mora non rispose ma rimase a guardarmi con gli occhi che le brillavano e poi fece incontrare le nostre labbra, ma non riuscimmo a intensificare il bacio a causa dei sorrisi enormi stampati in volto.
Quel momento così dolce fu interrotto dal suono del mio cellulare.

"Ohhh ma che palle"

"Scusa devo rispondere" le dissi dispiaciuto, Ludovica annuì.

"Pronto"risposi al cellulare senza neanche controllare chi fosse.

"Se non sei qui entro due minuti ti disintegro"urlò Riccardo prima di staccare senza neanche  farmi parlare.
Guardai l'orario display "Cazzo sono in ritardissimo, devo andare subito"

"E la festa di stasera ci sarai?"mi chiese la ragazza speranzosa.

"Certo che ci sarò non potrei perdermelo per niente al mondo" le presi il volto tra le mani e le lasciai un infinità di baci a stampo.

Lei ridacchiò "Dai vai prima che non ti lasci più andare e poi farai tardi"

"Si vado" le lasciai un ultimo bacio" Ciao puffetta"

"Ciao piccolo" disse un po' incerta, ma non ci feci molto caso dovevo arrivare in studio al più presto.
Anche se avevo un brutto presentimento.

***

Un'ora dopo riuscì ad arrivare in studio, ero rimasto imbottigliato nel traffico fino a quel momento e sicuro avrei avuto una lavata di testa da parte di Riccardo, che appena mi vide mi corse incontro.

"Ma che cazzo il telefono controllalo, abbiamo spostato l'orario dovevi stare qui 2 ore e mezza fa, mi sono dovuto inventare la qualunque per non fare arrabbiare Garrison o Emanuel. Dio sei uno scon..."ma non riuscì a finire la frase perché fu spostato di malo modo da Garrison che si parò davanti a me con uno sguardo arrabbiato e deluso.

"Christian Stefanelli dammi una buona ragione per non licenziarti?"urlò con tono arrabbiato.

"Gary...io..."balbettai.

"Per te in questo momento sono Garrison"

Annuì "Ok Garrison io ero impegnato con un progetto universitario della mia ragazza e non ho sentito il telefono, poi sono partito e sono stato bloccato dal traffico"guardai Riccardo che scuoteva la testa e...cazzo ho parlato del corto.

It starts with us // Christian Stefanelli -Amici 21Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora