Capitolo 14

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Christian

"Ce ne hai messo di tempo, fratè"disse Mattia raggiungendomi all'ingresso dell'università.
"Scusami è che sai com'è Roma c'è tantissimo traffico"dissi io con l'affanno. Il biondo stava correndo così tanto che non riuscivo a stargli dietro.
"Non intendevo ora, idiota"mi diede uno schiaffetto dietro alla nuca, se non la smetteva lo avrei ucciso, faceva male quel piccoletto.
Sospirai perché parlava di Ludovica "Sicuro mi mandará al quel paese"
"Non ha i suoi torti"
Bloccai i miei passi "Ho paura fratè, non so cosa dirle mi sembra tutto così enorme e difficile. Io la capirei se non volesse stare con me"
Mattia si girò verso di me e mi appoggiò una mano sulla spalla "Chri adesso ti sembra difficile ma so che nel momento in cui la vedrai saprai sicuramente cosa dirle"
"Come fai ad esserne così sicuro, quel giorno l'ho trattata malissimo"
"Perché sei un idiota che a volte non ragiona e spara stupidaggini, ma te ne penti sempre, lei infondo sa che quelle parole non le pensi davvero. E tu quando tieni a qualcuno ti faresti anche ammazzare, tu forse non l'hai capito ma le persone sono fortunate ad averti nelle loro vite"
Io gli sorrisi grato "Sono fortunato io ad averti nella mia vita"
Il biondo mi rivolse un occhiolino "Questo sicuro adesso muoviti abbiamo una corto da salvare" e riprese a camminare.
Quando arrivammo alla porta del bagno Matti la spalancò entrando all'interno e io lo seguì.
La prima cosa che notai era Carola appoggiata ad una porta , appena mi vide spalancò gli occhi sorpresa di vedermi lì, le feci il segno di stare in silenzio.
Da dietro alla porta si sentì un singhiozzo "Sai cosa dobbiamo fare ora Carola, andiamo dal professore e gli diciamo che non possiamo fare più nulla e ci prenderemo un brutto voto, mi prenderò io tutta la colpa perché sono un disastro e non so fare niente" sentire la sua voce, anche se rotta dal pianto, mi fece sentire meglio, in pace con me stesso.
Feci cenno a Carola di spostarsi, presi il suo posto e lasciai che la mia bocca parlasse da sola "Non farlo, puffetta. Non sei un disastro, sei la persona più bella e talentuosa che io abbia mai conosciuto. Non lasciare che le persone ti dicano che non sei capace, fai in modo che si ricredano, anche se a dirtelo è un povero idiota che non pensa prima di parlare. Non è colpa tua se l'audizione non mi è andata bene e non è vero che non avrei mai voluto conoscerti anzi da quando sei entrata nella mia vita hai portato solo luce, mi hai fatto tornare a credere nella mia danza. Esci da quel bagno, facciamo il vecchio corto che era bellissimo e se vorrai potremmo ripartire da dove ci siamo fermati, sistemeremo tutto insieme, non ti lascerò più sola" speravo che le mie parole l'aiutassero ad uscire da lì dentro e che smettesse di piangere, ma in realtà dal bagno non proveniva nessun suono e la ragazza non aveva nessuna intenzione di uscire.
Mi girai verso Carola e Mattia che avevano la mia stessa espressione sconfitta. Avevo rovinato troppo le cose con Ludovica per poterle risolverle con un stupido discorso, anche se era stato fatto con il cuore in mano, avevo fallito di nuovo.
Ed è per questo che non mi aspettavo il suono della serratura aprirsi, ma probabilmente Ludovica stava uscendo per darmi finalmente quello schiaffo che mi meritavo.
Mi girai e vidi la ragazza uscire asciugandosi gli occhi dalle ultime lacrime che aveva versato. Era bellissima e mi era mancata così tanto la sensazione di averla davanti ai mei occhi.
"Me lo prometti?"disse con una voce sottile e così piena di speranza che mi fece battere ancora di più il cuore.
Le sorrisi "Te lo prometto"
In un secondo me la ritrovai tra le braccia, me la strinsi così forte a me perché era troppa la paura di perderla di nuovo.
"Mi dispiace così tanto puffetta, sono stato un idiota e ti ho abbandonata nel momento in cui avevi più bisogno di me" parlai con le labbra contro la sua spalla perché non avevo nessuna intenzione di staccarmi da lei.
"Sei qui ora questo è l'importante le cose si sistemerranno da sole"
Eravamo ancora stretti l'una all'altra quando Carola si schiarì la voce "Non vorrei interrompere questo bellissimo momento, ma abbiamo un corto da girare e non vorrei perdere altro tempo. Muoviamoci"era palesemente ironica.
Ludovica sciolse il nostro abbraccio "Si andiamo" disse con un sorriso enorme sul viso.
"Forza andiamo a fare questo corto sono pronto" dissi deciso.
Eravamo appena usciti dal bagno, le ragazze stavano avanti a noi quando Mattia mi appoggiò di nuovo una mano sulla spalla "Te lo avevo detto che ce l'avresti fatta, sono fiero di te, stai cambiando davvero"
"Non so se lo sto facendo davvero, so solo che voglio provarci"
Il biondo mi rivolse un sorriso incoraggiante "Sono sicuro che ci riuscirai"
E io speravo davvero di non combinare più casini.

It starts with us // Christian Stefanelli -Amici 21Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora