Ludovica
"Ma quando aggiusteranno quest'ascensore" urlò Davide.
"Quando tutti daremo i soldi per farlo"gli ricordai.
"Si però ti sembra normale portare queste valigie fino al quinto piano , sono pesanti" si lamentò per l'ennesima volta ed eravamo arrivati solo al primo piano.
"Se tu che ti sei voluto portare quelle valigie enormi"lo rimproverai, io con la mia valigia piccola e leggera stavo una favola.
"Scusami ma tutto questo ben di Dio non si crea da solo" disse indicandosi.
Io scossi la testa rassegnata "Muoviti altrimenti non arriveremo mai al quinto piano"
Il rosso sbuffò ma mi seguì lo stesso per le scale, lamentandosi ogni due per tre.
Quando entrammo in casa Sophie e Carola ci accolsero con un abbraccio caloroso, mi erano mancate così tanto.
"Allora raccontateci tutto quello che avete fatto a Napoli"ci chiese Carola.
"In realtà io avrei qualcosa da fare"dissi dispiaciuta.
"Ma come sei appena arrivata"protestò Sophie.
Come potevo dire che c'era qualcosa nella mia vita che andava fatta con una certa urgenza?
Ci pensò Davide, poco carinamente "Lasciatela andare, mi ha assillato per tutto il tempo che siamo stati lì. Deve correre dal suo principe a dirgli che lo ama"disse scocciato,ma in realtà sapevo che fosse orgoglioso di me.
"Davide!"lo rimproverai, come risposta lui alzò gli occhi al cielo.
"Nooo non ci credo, finalmente" esultò felice la rossa saltandomi addosso, la strinsi forte a me.
L'unica che non sembrava molto convinta della cosa era Carola.
"Ne sei proprio sicura?"mi chiese infatti, lo so che quella sua incertezza era per il mio bene.
Mi avvicinai a lei e l'abbracciai "Non sono mai stata più sicura di così. Lo so che vuoi il mio bene ma io so per certo che Christian è tutto ciò che voglio"
"Va bene, se è quello che vuoi fallo, stai attenta però"
"Certo" poi mi rivolsi agli altri "Bene io vado, auguratemi buona fortuna"
Quando raggiunsi la porta di fronte la paura e l'incertezza iniziarono a farsi sentire, non ero più così sicura di volerlo fare. C'era ancora quella vicina che mi diceva che era tutto sbagliato e che Christian non provasse i miei stessi sentimenti. Cercai di scacciare quei pensieri, mi feci corraggio e bussai alla porta. Ad aprirmi fu Luigi.
"Ludo sei tornata?"mi abbracciò.
"Si proprio adesso" dissi entrando in casa.
"Christian è in camera sua"mi disse malizioso, capendo subito il motivo per il quale ero.
Gli sorrisi "Grazie, ci vediamo dopo?"gli chiesi.
Tutto d'un tratto mi sembrò nervoso e imbarazzato, strano "ehm...in realtà io avrei da fare e non so mi troverai qui oppure..."ma si schiarì la voce non concludendo la frase "Ehm c'è Carola?"
Lo guardai confusa, ma che gli prendeva "Si è in casa, come mai la cerchi?"
Spalancò gli occhi "Ehm perché la cerco?"
Io annuí lentamente, si era decisamente strano.
Il rockettaro si guardò intorno alla ricerca di qualcosa "Le devo ridare...questa penna, si me l'ha prestata ed era importante per lei quindi devo ridargliela"disse poi prendendo una penna dal mobile dell'ingresso.
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It starts with us // Christian Stefanelli -Amici 21
FanfictionLudovica Scala ad un certo punto della sua vita si ritrova a dover fare una scelta difficile:andare in un'altra città per inseguire il suo obbiettivo. Napoli - Roma, il viaggio che la condurrà ad esplorare se stessa e ad incontrare sette ragazzi che...