Capitolo 19

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Ludovica

Ormai è già una settimana che sono qui a Napoli, mi mancava tanto la mia città e la mia famiglia.
Mamma in questi giorni non ha fatto altro che cucinare, ovviamente io ho apprezzato tutto, oggi più del solito visto che era  la vigilia di Natale.
Il mio nipotino riempie le mie giornate facendomi ridere con le sue buffe espressioni.

Ma mi mancava la mia vita a Roma, e per quanto li sentissi tutti per telefono non era lo stesso. Soprattutto mi mancava Christian, lui più di tutti. Sentivo come se una parte di me l'avessi lasciata lì con lui, mi sentivo vuota. Quando riuscivamo a vederci in videochiamata era come se ritornassi a respirare dopo essere stata in apnea.
Lui mi mancava come l'aria.

"Ludovica"urlò mia sorella.

Io ero talmente persa nei miei pensieri che saltai sulla sedia "Ma perché urli?"

"Ti sto chiamando da un po' di tempo e non mi sentivi. Mi prendi il ciuccio?"

Mi alzi e gli porsi quello che mi aveva chiesto "Scusa ero sovrappensiero"

"Lo avevo notato ultimamente sei sempre così"

Io annuí ma non risposi perché venni distratta dal suono del mio telefono.

Ti prego puffetta salvami, Mattia e Benni si stanno limonando da 3 ore.
Chri ❤️‍🩹💜 19:30

Sorrisi divertita immaginando la scena e risposi.

Se fossi lì saremmo noi al loro posto 😏
Ludo ✨ 19:31

Dio non dirmi queste cose che poi ci penso
Chri ❤️‍🩹💜 19:32

Hanno smesso 🥳
Chri ❤️‍🩹💜 19:32

Hahahahahaha ora non sei più il terzo incomodo. Ti devo lasciare mia sorella mi guarda in modo strano, ci sentiamo più tardi?
Ludo ✨ 19:34

Ho sempre il telefono pronto per te ❤️
Chri ❤️‍🩹💜 19:35

❤️
Ludo ✨ 19:35

"Perché mi guardi così?"chiesi a mia sorella, mi stava guardando con uno strano sorrisino sul viso.

"Chi era? Stavi sorridendo"mi chiese.

"Oh ma nessuno e poi non è vero che stavo sorridendo" mentí spudoratamente.

"Nono io ci vedo benissimo non mentirmi, ti conosco, ti ho cresciuta io" mi rimproverò con le braccia incrociate sul petto e un sopracciglio alzato.

Ormai mi aveva scoperta, che senso aveva mentire "Ok, stavo parlando con un ragazzo che ho conosciuto a Roma, in realtà è il mio vicino di casa"

"Aww lo sapevo, ogni volta che ti chiamavo sentivo sempre una voce maschile, allora ti muovi a farmelo vedere?" si avvicinò quasi saltellando a me, io scoppiai a ridere perché anche se aveva 32 anni e fosse già mamma non aveva mai perso il suo lato bambino.

Presi il cellulare e gli mostrai il profilo Instagram di Christian e lei mi strappò letteralmente il cellulare da mano.

"Però, la mia sorellina si tratta bene, quindi state insieme?"

Ecco la batosta "In realtà non né abbiamo mai parlato, siamo qualcosa ma non so definirti cosa"

Lei appoggiò il cellulare sul tavolo e si rivolse a me con uno sguardo materno "Ci tieni a lui?"

Ecco un altro argomento tosto "Io in realtà..."mi schiarí la voce "credo di essere innamorata di lui" era la prima volta che lo dicevo ad alta voce.
In quei giorni avevo pensato molto alla nostra situazione, a quello che provavo quando ero con Christian, anche il semplice sesso tra noi per non era più solo quello ma era amore, lo avevo capito l'ultima volta che lo avevamo fatto prima che partissimo per le vacanze di Natale. La dolcezza che si stavamo mettendo entrambi nell'atto, le carezze, i baci lenti, il mio cuore impazzito. Io lo amavo ed era inutile mentire a me stessa "Non credo, so di amarlo"

It starts with us // Christian Stefanelli -Amici 21Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora