Capitolo 9

502 11 0
                                    


Ludovica

"Mio Dio Ludo non vedo l'ora di iniziare questo progetto"disse Carola euforica.
Eravamo appena uscite da lezione e il professore ci aveva assegnato un progetto creativo. Potevamo  creare qualsiasi cosa volessimo, ci eravamo divisi in gruppi e ognuno di noi aveva un compito ben preciso.
Nel mio io dovevo occuparmi della sceneggiatura mentre Carola sarebbe stata la regista, Simone, un nostro amico di corso, si sarebbe occupato delle riprese. Avevamo deciso di mettere su un cortometraggio sulla vita reale di una persona che non era riuscita a trovare ancora la propria strada ma con un talento nascosto che gli avrebbe permesso di spiccare il volo.
Il problema sarebbe stato trovarlo.
"Si non vedo l'ora"dissi eccitata.
"Solo come faremo a trovare qualcuno di adatto per il corto?"
Io sospirai, in realtà io avevo pensato chi potesse essere perfetto per quel ruolo ma non ero sicura avrebbe accettato.
Caro mi guardò accigliata " Tu hai già in mente chi vero?"
Io la guardai colpevole mordendomi un labbro "Beh si secondo te come mi è venuta questa storia"
La mora spalancò gli occhi "Oh Dio mio vorresti chiedere a Christian?"urlò.
"Abbassa la voce, comunque si mi sembra perfetto per questo ruolo, ma sarà difficile convincerlo, e pure se ci provassi la sua risposta sarebbe no"
Caro si bloccò di colpo, stavamo andando verso casa, ormai le lezioni erano finite, avevo tutto il pomeriggio libero per buttare giù qualche idea per la sceneggiatura.
"Caro dai muoviti voglio tornare a casa"
Di corsa mi raggiunse e mi prese sotto braccio avanzato il passo "Certo che andiamo a casa tu hai il sacrosanto dovere di convincere Christian a prendere parte al nostro corto e deve riuscirci in tutti i modi possibili"disse decisa.
Io aprì bocca per ribattere ma lei non mi lasciò parlare "Ah no, io voglio vincere chiaro, quindi cara mia tu ci proverai e ci riuscirai anche, chiaro?"
"È una minaccia Carola?"
"Prendila come voi sappi solo che non voglio sentire un no come risposta"
E sinceramente io non avevo neanche il coraggio di rifiutarmi.

"Carola dai dammi tregua oggi, ti giuro che gli parlo ma ora sono davvero stanca e devo iniziare a mettere giù qualcosa per la sceneggiatura"dissi schiacciando il pulsante del quinto piano, finalmente avevano aggiustato l'ascensore non né potevo più di quelle scale.
"Eh va bene basta che gli parli"mi puntò il dito contro la mora.
Alzai gli occhi al cielo e aprì il cancelletto per uscire dall'ascensore visto che eravamo arrivate.
"Chri"urlò Carola.
Io intenta ad aprire la porta saltai perché non mi ero minimamente accorta che l'oggetto delle nostre discussioni stava entrando in casa sua.
"Hey ragazze non vi avevo visto"ci salutò sorridendo.
"Che grandissima coincidenza stavamo giusto parlando di te"iniziò Carola e io l'avrei sicuramente ammazzata.
Christian mi lanciò uno sguardo divertito "Davvero? E cosa stavate dicendo?"
"Guarda te lo spiegherà Ludo io sono davvero stanca credo che andrò un po' a riposare"poi si avvicinò a me e mi sussurrò "Fai il tuo dovere"
"Giuro che ti odio"le sussurrai.
"Chri ci vediamo"lo salutò la mora.
"Ciao Carolina"
Quando la ragazza era ormai entrata dentro casa tra me e Christian calò il silenzio, non ci vedevamo da un paio di giorni e ancora dovevamo parlare della nostra situazione un po' confusa.
Lui si schiarì la voce "Vuoi entrare? Così mi dici tutto".
Io accettai ed entrammo in casa, mi sentivo un po' nervosa.
Lo seguì in cucina e lo vidi aprire il frigo.
"Vuoi qualcosa da bere?"mi chiese.
"Ehm...un po' d'acqua grazie"
Il riccio mi riempì un bicchiere con dell'acqua e me lo porse "Allora? Cosa vuoi dirmi?"
Io sospirai, bene avrei dovuto convincerlo, probabilmente sarebbe stata l'impresa più difficile della mia vita.

Christian

La vedevo nervosa, continuava a torturarsi le dita.
Si schiarì la voce e si appoggiò alla cucina mentre stavo in piedi accanto alla tavola in attesa che parlasse.
"Allora oggi a lezione il professore ci ha assegnato un progetto creativo"iniziò.
"Bhe mi sembra bello"non capivo dove volesse arrivare, con un salto mi ritrovai seduto sul tavolo.
"Oh sì molto io, Caro e un nostro compagno di corso abbiamo deciso di girare un corto"disse entusiasta "E chi vince potrà presentare il suo progetto ad una conferenza che si terrà prima di Natale davanti ad un ospite speciale, che ci verrà comunicato più sotto"
"Di che parla questo corto?"
"Di un personaggio che non ha ancora travato la sua strada ma con un talento enorme"disse titubante.
E io avevo già capito cosa volesse chiedermi quindi sospirai e abbassai la testa "Ludo..."
"Lo so, lo so, io non volevo neache chiedertelo ma Carola ha insistito e poi tu saresti davvero perfetto"
"Non posso, lo sai che non ballo più come una volta"
"Ma dovresti ricominciare, sei bravo e poi questo non è niente di che è solo un progetto universitario di poco conto"
"Ma per te è importante?"le chiesi.
Lei sospirò "Si molto e sarei davvero contenta se fossi tu il protagonista, ti giuro che se accetti faccio qualsiasi cosa tu voglia"mi promise e fu un po' azzardata come promessa, se ne accorse anche lei perché spalancò gli occhi e arrossì.
Io sorrisi malizioso e mi avvicinai a lei fino ad appoggiare le mani ai lati dei suoi fianchi per bloccarla contro la cucina.
"Davvero puffetta qualsiasi cosa? Non fare promesse che non puoi mantenere"
I suoi occhi caddero istintivamente sulle mie labbra e osservavano ogni mio movimento.
Eravamo due calamite, l'attrazione che c'era tra di noi era troppe forte per resistere.

It starts with us // Christian Stefanelli -Amici 21Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora