5.

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Apro la porta della sala e mi trovo di fronte il ballerino di latino americano che ha partecipato al programma di Maria de Filippi lo scorso anno, nonché il migliore amico di Christian Stefanelli.
Rimango ferma all'entrata, devo ammettere che non me lo aspettavo, e non so come lui possa essersi offerto di farmi una lezione se non mi conosce nemmeno.
Accantono questi miei dubbi e mi faccio avanti.
"B-buongiorno" dico, con la voce un po' tremolante.
"Ciao, sono Mattia, piacere di conoscerti!" esclama lui, porgendomi la mano.
"Piacere mio, Jennifer" rispondo e gliela stringo.
Ammetto che questa sua solarità mi sta mettendo a mio agio, in quanto poco prima ero tesa come una corda di violino.
"Allora, so che devi fare i provini per amici, sei preoccupata?" chiede, guardandomi dritto negli occhi.
Come lo sa? chi lo ha informato?
Annuisco.
"Parecchio preoccupata, forse pure troppo.."
"Come hai detto?" mi riprende lui.
"Scusa, stavo riflettendo a voce alta, ero tra i miei pensieri, comunque si, un po' si, ma è l occasione che aspetto da quando sono piccola e credo sia normale" aggiungo.
"Un po' di tensione ci sta, ma devi divertirti e tirare fuori il meglio di te, siamo qui adesso anche per questo" dice lui, facendomi un sorriso per rassicurarmi.
"Hai ragione" rispondo.
"Iniziamo da una coreografia di samba, ne hai mai fatta una?" chiede.
"No, non ho mai studiato latino e nemmeno provato nessun passo di questo stile" rispondo, un po' in ansia, per la paura di fare una figuraccia.
"tranquilla, iniziamo dalle basi allora" dice lui, con un tono calmissimo.
"va bene" rispondo.
Passano tre ore, la lezione finisce, vado a bere un sorso d'acqua e cerco di riprendermi dall'affaticamento muscolare, poi vado da lui, avevo delle cose da chiedergli.

Pov's Mattia

La vedevo molto impaurita, chissà, forse aveva paura di cadere e farsi male, ci può stare, essendo la sua prima lezione, però è stata davvero brava, e dall'entusiasmo che metteva in quei movimenti, ho capito subito che il giorno dei casting se lo sarebbe divorato il palco, non ce ne sarebbe stato per nessuno, quella ragazza vive per la danza.

Pov's Jennifer

Lo vedo con gli occhi bassi sul cellulare, intento a farsi gli affari suoi, forse starà riflettendo su come dirmi che sono stata un disastro, o chissà cosa.
Vado verso di lui per parlargli un attimo.

"Mattia, scusami, posso sapere alcune cose?" chiedo incuriosita.
"Dipende.." risponde lui, con un sorrisetto sarcastico. "Ma dai, scherzo! certo, dimmi tutto!!" aggiunge, con un tono allegro.
Quel ragazzo sembra vivere sulle nuvole, è sempre così spensierato e felice, beato lui.
"Grazie, beh, volevo chiederti.." mi fermo, perché non sapevo bene come dirglielo.
"dimmi, non aver paura" risponde lui con la sua solita pacatezza.
"Volevo chiederti come mi conosci, visto che tu sei noto per aver fatto amici, e io sono una normale ballerina" chiedo corrugando un sopracciglio.
"Serena è la tua migliore amica, giusto?" chiede lui, come se fosse già sicuro della risposta.
"Ehm, si, ma non capisco, cosa c'entra lei?" chiedo confusa.
"Non ti ha detto nulla? Io e lei ci stiamo sentendo" afferma.
Rimango allibita da quella risposta, ecco cosa voleva dirmi Serena quando eravamo in camera mia, prima che il padre la venisse a prendere.
"S-si, mi aveva accennato che stava conoscendo un ragazzo, ma non immaginavo minimamente fossi tu" rispondo.
"Si si, sono io, ed è stata lei a darmi l indirizzo di questa palestra e a dirmi di venire qua a farti una lezione, ci tiene così tanto che il tuo provino vada bene" risponde.
Noto che aveva gli occhi lucidi mentre parlava della mia migliore amica.
"Matti, tutto bene?" gli chiedo, senza capire il perché stesse per piangere.
"Tutto okay, tranquilla, è che sono così felice di aver conosciuto una ragazza altruista come lei, e quando ne parlo mi fa questo effetto, le voglio bene" afferma.
"bene?" chiedo, prendendolo un po' in giro.
"si, bene" risponde, arrossendo un po'.
"ci credo ahaha" rispondo.
"dai, allora ci rivediamo ai casting, in bocca al lupo Jenny" aggiunge.
"COSA!?" chiedo alzando la voce, quasi urlando.
"Si, a me Raimondo ha promesso un banco per questa edizione, in seguito all infortunio dello scorso anno" aggiunge, con un sorriso, aveva la gioia negli occhi.
"non lo sapevo, mi sono persa quel daytime, scusami.." aggiungo, dispiaciuta.
"tranquilla, forza, metticela tutta che ti voglio in classe con me eh, e so che ce la farai" risponde, facendomi l occhiolino, e mi fa cenno con la mano, per salutarmi.
"Grazie Matti" aggiungo, ricambio l occhiolino e il saluto, vado in spogliatoio, mi cambio, mi sciolgo i capelli, li pettino e torno a casa.
Ero estenuata ma felicissima, avevo incontrato e fatto una lezione con Mattia Zenzola, e poi, si stava conoscendo con la mia migliore amica, non potevo chiedere altro.

Quattro braccia, un cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora