Mi alzo in piedi e vedo Megan entrare in camera mia, che mi squadra dalla testa ai piedi, mettendosi a braccia conserte, per poi dirmi "hai finito di urlare e strepitare!? anche io devo parlare con la mia famiglia, non ci sei solo tu" alza un sopracciglio, poi aggiunge "hai anche una voce insopportabile".
"O-ok scusami, non volevo disturbarti" dico, in tono dispiaciuto.
Lei, di tutta risposta volta le spalle e se ne va dalla mia camera, cavolo, è tosta, non la immaginavo così, ma va bene lo stesso.
Dopo qualche minuto entrano Mattia, Samuel, Aaron e Federica nella mia stanza, e Mattia inizia "Jenny, ti presento Samuel, è il mio vicino di letto" afferma.
"Piacere Samuel" dice lui facendomi un sorriso dolcissimo.
"Piacere Jennifer, mi sei piaciuto tanto durante la tua esibizione, complimenti" dico.
"graziee, anche tu sei fortissima, davvero" ricambia lui, con quella sua voce tenera.
"grazie davvero, ero tanto tesa ma sono felice sia andato tutto bene, poi visto che non mi sembrava vero di essere entrata, ci ha pensato lui con la sua cinquina a farmelo realizzare" affermo indicando Matti, per poi scoppiare a ridere insieme a Samuel.
Dopo un attimo si fa avanti Federica, lei è una delle cantanti che con la sua voce mi emoziona moltissimo.
"Piacere Jennifer" dico sorridendole.
"Piacere mio" risponde lei, poi per allentare la tensione aggiunge "comunque oh sei tostissima madonna, per me puoi prendere direttamente la maglia della finale" afferma lei, convinta di ciò che aveva appena detto.
"ehhh non esageriamo" le rispondo, dandole istintivamente un abbraccio, che lei non esita a ricambiare in modo caloroso, accarezzandomi la nuca con una mano.
"Credo che diventeremo proprio buone amiche" dice, poi continua "a pelle mi sei troppo simpatica".
"Anche tu Fede, davvero, poi sei un portento nel canto" dico.
"Grazie, è un complimento tanto grande per me, se consideriamo che faccio la parrucchiera ed ho cantato sempre e solo in camera mia" risponde lei abbassando gli occhi, con una voce leggermente malinconica.
"Fè, che hai?" dico, mettendole due dita sotto il mento e sollevandolo leggermente, così da poterla guardare negli occhi.
"No niente, è che non ho mai cantato con così tante persone davanti e ho paura di ciò che mi aspetta" afferma.
"Ma tu sei bravissima e non hai proprio niente da temere, madre natura ti ha dato un dono per il canto, io sono convinta che tu sia nata per fare questo" dico fermamente, e senza darle il tempo di rispondermi le getto le braccia al collo e le do un bacio sulla fronte.
"stai tranquilla, andrà alla grande ne sono certa" le sussurro dolcemente.
"Grazie Jenny" dice lei, con la voce un po' strozzata, perché le veniva da piangere.
Mi siedo sul letto, tra Fede e Mattia, mentre Samuel stava in piedi davanti a noi, e al nostro gruppetto si aggiunge anche Aaron, un altro dei cantanti che mi ha colpito molto, credo che abbia un timbro di voce e un modo di esprimere le emozioni unico e ben riconoscibile.
"Ce mancavo solo io, che facciamo non ce presentiamo?" dice, marcando quella sua cadenza umbra che mi fa morire dal ridere e facendo una piccola risata, per poi tornare serio e aggiungere "Piacere Edoardo" mi tende la mano, gliela prendo e ricambio il gesto.
"Allora, quanti anni hai?" continua lui.
"18, tra poco ne farò 19" rispondo, poi aggiungo "tu?"
"Io 17, ma tra una settimana ne farò 18" afferma "sono il più piccolo della classe dopo Samuelino", dice mettendogli un braccio sulla spalla e spettinandolo con una mano.
Mi scappa una risata, e loro ridono insieme a me.
Poco dopo usciamo tutti e 5 insieme fuori, e iniziamo a giocare a obbligo o verità, per scherzare un po' e conoscerci meglio.
Mi sento così bene con questo gruppetto, piano piano poi farò conoscenza con tutti, ma non ho ancora capito il motivo per cui sto sulle scatole a Megan, magari avrò modo di parlarle e capire, penso tra me e me.
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Quattro braccia, un cuore
RomanceL'anima sognante di una ragazza che ha sempre seguito le regole e non ha mai provato il brivido dato dall'adrenalina, si scontra con quella di un ragazzo che crede di aver già vissuto tutto e che nulla possa più sorprenderlo, i loro cuori si toccano...