Quattro braccia, un cuore

30.

Finiamo di fare pranzo in hotel tutti insieme, per poi dirigerci verso la casetta, ognuno di noi andrà a parlare con il proprio professore di riferimento per sapere cosa preparare per la prima puntata di questo nuovo anno, così appena torniamo, ci dirigiamo verso le nostre camere, poi io, Matti e Ale ci troviamo in cucina, pronti per incontrare Raimondo, prendiamo i borsoni e ce ne andiamo in palestra insieme.
Entriamo nella sala e ci troviamo il nostro professore dall'altra parte del plexiglass che, sorridente ci chiede "come state ragazzi? a giudicare dalle vostre facce benissimo direi".
"Alla grande maestro, ci siamo divertiti tanto, poi Jennifer e Alessio si sono anche fidanzati" dice Mattia, ed io gli do una gomitata per zittirlo, iniziando ad arrossire.
"che c'è di male?" dice il mio amico, facendomi il musino.
"niente scemo, è che mi fanno sentire a disagio queste cose, lo sai" rispondo con un sorrisetto.
Raimondo ci riprende dicendo "è tutto bellissimo ragazzi, e sono tanto felice per voi" indicando me e Alessio, "ma ora lasciate che vi spieghi il motivo per cui vi ho convocati" aggiunge.
"Dicci maestro, siamo tutt'orecchi" rispondo io, anche da parte dei miei compagni.
"Vi ho convocati perché tu signorina" dice guardando me "devi preparare una coreografia di moderno, un passo a due con il tuo fidanzato" afferma lui, io divento tutta rossa, mentre guardo negli occhi il mio partner.
"Che coreografia è?" chiede lui incuriosito.
"È una coreo sulla canzone Il Conforto di Tiziano Ferro e Carmen Consoli, la conoscete?" risponde Raimondo.
"Certo che si, è bellissima" afferma il mio fidanzato, per poi aggiungere sottovoce "come te" guardandomi, io ricambio lo sguardo, e, a mia volta annuisco alla domanda fatta dal mio professore.
"bene, allora la vediamo" risponde il nostro maestro, mandando il video in questione.
"Stupenda!" esclamiamo tutti e tre in gruppo.
"sono contento che vi piaccia, e voi due siete apposto così ragazzi, per quanto riguarda te Matti, anche tu ti metterai alla prova con un moderno, nel tuo caso però, sarà contaminato anche da altri elementi, e anche tu, come i tuoi compagni, ballerai senza le scarpe, cosa alquanto insolita per un ballerino di latino come te, lo so" continua Rai, e Mattia gli risponde "si è vero maestro, è strano, però voglio mettermi alla prova in più stili possibili, sono qui per questo, e non mi darò per vinto" aveva un tono molto deciso.
"bravi ragazzi, così vi voglio" risponde orgoglioso il nostro maestro, poi ci saluta, lasciandoci in sala a provare, così io inizio con Ale la mia coreografia, e Matti la sua.
Ci sono diverse prese, ammetto che ho un po' paura, non vorrei essere pesante per lui.
"amore proviamo?" mi chiede, distogliendomi da quel pensiero "s-si" gli rispondo io un po' titubante "amo che hai? e non mi dire niente, lo sai che con me non regge quel giochetto" gli faccio un sorriso, per poi dirgli "non ti si può proprio nascondere niente eh, il fatto è che ho paura di pesarti e farti male, magari se fossi stata magra come Maddalena.." lui si avvicina a me e mi bacia, per poi aggiungere "te la devi smettere con questa, tu sei perfetta così e assolutamente non mi pesi, credimi.." dice abbassando la testa.
"va bene amore, ti credo" gli dico io, riportando i suoi occhi a contatto con i miei.
"ecco brava" risponde lui.
Finiamo così di provare e vedo il mio fidanzato andare in spogliatoio, mentre io finisco di raccogliere le ultime cose "ti aspetto fuori amore" mi dice lui "va bene" rispondo io con un sorriso.
Esco dalla palestra e mentre mi incammino per andare verso Alessio, sento una voce dirmi "ehi ehi, che fai tutta sola?" con un tono che non mi piace affatto.
"amore!" grido, e vedo lui che si gira di colpo, "amore sono qui, che succede?" non fa in tempo a farmi questa domanda, che la persona che mi aveva parlato era sparita, "piccolina, sei pallida, che è successo?" insiste lui, ma io mi limito a dire solo un "niente", credevo di aver avuto un'allucinazione per la stanchezza, poi per tranquillizzarlo lo abbraccio, e insieme ci dirigiamo in casetta, anche con Matti, che mi aveva aspettata insieme a lui.