48. Sei tutta mia

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Quando gli altri vanno via, Piero mi guarda-Sei tutta mia ora, lo sai?

-Con quale trucco hai pensato di sedurmi? Non sono una che cede facilmente.

Solleva le sopracciglia-Pensavo di fingere di aver bisogno di aiuto con le lenti a contatto.

-Che colpo basso.

-Non eri una che non cede facilmente?

-Sei tu che ti sei approfittato della mia innocenza in quell'occasione.

Ride-Perché tu pensavi davvero di dovermi aiutare con le lenti a contatto. Ma per favore. Hai capito i miei intenti la prima sera a cena.

-Quando mi hai detto di distrarti raccontando la mia vita.

Ride-Ancora? Ti ho già detto che l'ho fatto apposta.

-Mmh.

-Mi hai colpito subito. Questa è la verità.

-Adesso non mi fai una proposta di matrimonio, vero?

-Nah. C'è prima Ignazio.

-Menomale.

-Gianluca non credo.

-Che cattivo che sei. Però devo dire che mi sei piaciuto. Il modo in cui ti sei schierato con Amelia.

-Margherita guarda che Amelia è un'amica. Non devi essere gelosa.

Scoppio a ridere- Che idiota.-poggio i palmi delle mie mani sul suo petto-Sono seria. Sei stato impeccabile.

-Le voglio bene davvero.

-Lo so. Ma vuoi bene anche a lui. E il cameratismo è più diffuso rispetto a schierarsi con le amiche.

-Non sono così.

Lo guardo, comincio a capirlo, ma non glielo dico.

-Sono un po' preoccupato per lui in realtà.

-Per RebeccaFacciadiCazzo?

-No. Perché mi sembra un po' perso. -mi guarda. Vuole chiedermi qualcosa ma desiste.

-Che c'è?

-Niente. Meglio se sto zitto. Già mio fratello stava per fare un casino. Evitiamo.

-Voglio sapere.

-É un mio pensiero scemo.

-Dimmelo.

-Okay. -sospira-In qualche angolo remoto, tu pensi lui provi qualcosa per Amelia?

Peso le mie parole-É ovvio questo. Proverà per sempre qualcosa per lei per come la vedo io. È sicuramente amore ma non c'entra niente con la carnalitá, non più. Saranno legati per sempre uno all'altra ma non ci sarà mai niente tra loro. È chiaro così?

Lui annuisce-Quindi niente di preoccupante.

-No.-gli sorrido-Per nulla.

-Grazie, lo sapevo già. Però avevo bisogno di sentirmelo dire.

-Come sta tuo fratello?

-Te l'ho detto, é scappato a Londra. E non è stato neppure a una presentazione del libro.

-Quindi direi male.

-Direi molto male, sì.

-Mi dispiace. Si vede che è un bravo ragazzo.

-È di famiglia.

-Mmh. Con te non ne sono così sicura.

Mi guarda fintamente sconvolto-Ma come? Ti puniró per bene, lo sai?

Fino a quando fa bene. Piero BaroneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora