Come previsto, il mattino inizia con un bel cambio lenzuola. C'è una signora che si occupa delle pulizie ma non credo rientri nelle sue mansioni occuparsi dei residui di notti un po' troppo movimentate.
Piero infila le lenzuola in lavatrice e poi mi fa l'occhiolino mentre mi passa accanto. Scoppio a ridere mentre si toglie i boxer e va a infilarsi in piscina. -Vieni a fare il bagno.-mi dice mentre si toglie i capelli dagli occhi.
-Ho appena fatto la doccia, che senso ha?
-Non ti bagni i capelli. Dai che fa caldo.
-Non dobbiamo andare a casa dei tuoi?
-Si. Ma non cambia nulla se ci andiamo un'ora prima o dopo.
-Mi spieghi com'è che alla fine faccio sempre quello che mi chiedi?-mi lego i capelli in una crocchia alta e mi sfilo la (sua) maglietta che mi sono infilata dopo essermi asciugata. Sotto porto solo gli slip, lui mi osserva attraverso la portafinestra con un sorrisino stampato in faccia-Non vorrai bagnarli, no?
-Infatti adesso metto il costume.
-E daiiiii.
-Ti ricordi quando pochi giorni fa tua madre ci ha beccati nudi in piscina nel post-amplesso, no?
-Si ma ha promesso che non lo farà più. Dai, niente costume.
-A questo punto non dovresti esserti stancato di questi ritmi?
-Mai e poi mai. Sei più eccitante dei film porno, Margherita.
Corrugo la fronte-Immagino sia un complimento.
-Immagini molto bene.
Sospiro, ma in realtà fare come dice mi diverte molto, e lo raggiugo in piscina.
La sua pelle fresca mi fa rabbrividire quando mi abbraccia. -Che buon profumo.-sospira sul mio collo.
-é il bagnoschiuma.
- No, sei tu. -Mi guarda un attimo negli occhi.-Ieri notte è stato...
-Perverso?
Ride- Un pochino. Ma intendevo dire che è stata probabilmente la notte più intensa della mia vita.
-E dai che ne avrai fatte di peggio.-smorzo.
Lui mi guarda negli occhi- é inutile che la butti in caciara, sono serio. Non sono mai stato così tanto a mio agio con una ragazza. Così tanto in intimità. Voglio che tu lo sappia.
Gli prendo una mano, intreccio le mie dita alle sue- Neppure io, Piero. E lo sai già che mi spaventano un tantino queste cose. Ma...
-Ma?
-Ma è inevitabile rendersene conto. E sai anche che la mia storia più importante, quella adulta, è la stessa che è finita malissimo con Gregorio. Ma neanche con lui sono mai stata tanto in confidenza quanto lo siamo io e te. E voglio anche io che tu lo sappia.
Piero mi prende il viso tra le mani e mi bacia. -Non so più com'è la vita se non ci sei tu. -sussurra.
E io, con un brivido di paura, so che è lo stesso anche per me.
Quando ci mettiamo in auto, inforco gli occhiali da sole.
-Stamattina ho parlato con mia madre, le ho chiesto come stesse Mariagrazia. Ha detto abbastanza tranquilla. Si è alzata presto ed è andata in palestra.
-Poveretta, chissà che spavento.
-Sei stata un tesoro con lei. Anche se ti aveva fatto arrabbiare.
Rido-Ma va, lo avrebbe fatto chiunque.
-No, chiunque no.
-Le prendiamo un regalino? Così magari si distrae un po'.
-Ci avevo pensato. Ho visto che guardava delle cuffie wireless online l'altro giorno, le usa per la palestra, quelle che ha già sono un po' antiquate adesso.
-E qui in paese dici che si trovano?
-Certo, ci sono un paio di negozi di elettronica, se vuoi ci passiamo e poi prendiamo i dolci.
-Okay.
Quando arriviamo a casa di Piero, io porto dentro la bustina per Mariagrazia, lui il vassoio di pasticcini. Sua madre ci abbraccia entrambi-Come state?-chiede.-Vi vedo belli allegri.
Piero ridacchia, io devo trattenermi dal fare commenti.-é una bella giornata, no?-risponde lui.-Abbiamo preso una cosina per Mari. é tornata?
-Si, stava facendo la doccia, adesso scende.
-Sta bene, si?
-Si. é stato uno spavento, ma lo sai com'è fatta, è una ragazza tosta.
-E Franz lo sa?
-Gliene ho parlato io stamattina. Puoi immaginare la reazione. Voleva andare a svegliarla apposta per chiederle come stava. Sono andati in palestra assieme. A quanto pare l'ha perdonata anche lui.
Rido, lei mi porge la mano-Grazie ancora, Margherita. Sono contenta che ci fossi tu con Piero. Sia perchè avere una donna accanto in un momento del genere è stato molto importante per lei. Sia perchè immagino questo testone qui avrebbe fatto un macello se non ci fossi stata.
Lui ridacchia, poi mi avvolge un braccio attorno alla vita. é la prima volta che si sbilancia in un gesto d'affetto davanti a sua madre (se non teniamo conto della volta in cui ci ha beccati mentre il suo regale augello stava ancora esplorando il mio nido). E la sensazione di calore che mi provoca non mi dice che è il momento di scappare. Anzi. Mi dice di restare. E io cerco di ignorare il timore che arriva dopo, quello che tenta sempre di rovinare ogni mio piccolo momento di gioia. Franz entra in cucina fresco di doccia e ci saluta. Anche lui mi ringrazia per ieri, poi lui e Piero si aggiornano a riguardo. E quando Mariagrazia ci raggiunge, ci sorride.
Mi guarda, poi mi chiede se può parlarmi un momento in salotto.
Io annuisco e la seguo, lei si torce le mani-Mi dispiace per come mi sono comportata con te. Sono stata stupida, e so che tra te e Franz non c'è nulla. Ero solo un po' gelosa. Ma questo non mi giustifica. Quindi volevo chiederti scusa. E ringraziarti per ieri.
Mi avvicino a lei e le poggio una mano sul viso-Scuse accettate. E non devi ringraziarmi per nulla. Lo so che magari non vuoi che la tua mamma si preoccupi o anche i tuoi fratelli. Ma se hai voglia di parlarne, con me puoi farlo. Non devi per forza essere forte, ti è permesso anche star male per ieri.
Sospira- é stato orribile. Ho avuto tanta paura. Ma sto bene, davvero. Eviterò le feste per un po'.
-Non devi pensare che sia la norma. Ci sono tanti ragazzi idioti. Ma proprio tanti tanti tanti. Ma ci sono anche ragazzi meravigliosi al mondo. Premurosi, gentili, rispettosi. Non sono sempre stata fortunatissima in amore, sono onesta. E mi ero rassegnata all'idea di dover incontrare solo idioti. Ma poi...-mi viene spontaneo sorridere.-Poi ho conosciuto tuo fratello. E non sai che fatica all'inizio fidarsi. Ma lui ne vale la pena. E te ne accorgerai quando incontrerai una persona giusta per te.
Mi guarda un momento, sorride- Sono contenta stiate così bene insieme. Non ho mai visto Piero così tanto preso. Ed è anche per questo che ho reagito in quel modo.
Le sue parole mi causano una piccola scossa di piacere. Qui le cose si stanno complicando. Ho conosciuto la sua famiglia, adesso vado anche d'accordo con tutti. Mi rendo conto che parecchi dei passi che mi spaventavano sono stati fatti, e tutti senza danni, se non le mie ansie. E per una volta, cerco di non pensare troppo. Di essere presente. Di vivere. E sembra quasi che la vita possa essere non solo accettabile. Bella, persino.
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Fino a quando fa bene. Piero Barone
Fiksi PenggemarMargherita ha una vita ordinata. È ciò che ha sempre voluto. Ha un lavoro da ricercatrice all'università, due coinquiline che adora. Ma quando va a trovare sua cugina, Amelia, che per lei è come una sorella e che presto sposerà Ignazio Boschetto, la...