IL MAGNIFICO RESORT DE LA COURT

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Dopo un paio di indicazioni e direzione date dalla studentessa guerriera, i protagonisti raggiunsero un gigantesco atrio grande come un centro commerciale con tanto di negozi, bancherelle, attività turistiche come centri massaggi, terme, parco giochi interno per i bambini, esposizioni di alcuni reperti storici molto costosi, il tutto coperto da un alto ampio soffitto in vetro, ovviamente le decorazioni natalizie non mancavano. Questa parte del Resort, la più grande e frequentata dai turisti, possedeva al centro dell'atrio un altissimo e gigantesco albero di Natale con mille luci colorate, palline di vario genere, strisce filanti glitterate e sulla punta dell'albero c'era una stella d'argento. Ai piedi dell'albero c'erano molti regali di svariate forme, piccoli e grandi, incartati con carta colorata e fiocchi rossi, argentati o dorati. In alcune zone di interesse c'erano delle scale a chiocciola in legno d'abete che portavano a dei corridoi recintati, dando così accesso alle stanze di alloggio e agli uffici amministrativi, in particolare quello del nobile proprietario francese. Se attraversato un ponte recintato sorretto da dei grandi archi decorativi in legno, si accedeva ad altre stanze del Resort. Il pavimento della zona superiore, come anche le pareti, era di legno e coperto da lunghissimi tappetti rossi, invece sulle pareti c'erano attaccati applique, quadri con raffigurate le vette delle Dolomiti o animali selvatici, ghirlande natalizie, strisce d'argento e su ciascuna porta di ogni singola stanza, sempre fatte in legno, c'era appeso un grande fiocco rosso oltre al numero della camera inciso centralmente sulla superficie legnosa. Tornando alla zona inferiore, il divertimento e l'allegria infestava il resort mentre bande musicali suonavano canzoni natalizie marciando a ritmo per tutto l'atrio, molti bambini correvano e urlavano dalla gioia mentre giocavano con innocenza, alcune persone parlavano allegramente davanti a pasti o bevande calde in compagnia, certi anziani cantavano in coro canzoni famose di Natale, mentre la maggior parte vagava osservando la magnificenza del Resort, magari chi guardava l'albero gigantesco, chi i negozi o chi semplicemente sfruttava i divanetti per riposarsi, posti centralmente lungo il viale con un pavimento realizzato in pietra rosa. I pilastri possenti in legno massiccio reggevano i corridoi della zona superiore, i quali erano posizionati quasi intorno al perimetro dell'atrio vicino ad alcuni negozi. Appese al soffitto in vetro calavano giù delle grosse palle natalizie, luci bianche, angeli dorati stilizzati e una rappresentazione stilizzata di un Babbo Natale in slitta trainato da delle renne. Intanto Loris, Loona, Chris, tranne Asia Chatillon la quale fuggì via tra la folla di turisti, si guardarono intorno con uno sguardo incantato e una voglia matta di abitare in quel resort per sempre. Camminarono con passo lento ammirando tutte le attrazioni dell'atrio e respirando un forte odore di biscotti alla cannella appena sfornati, cioccolata calda, castagne al forno, vin brûlé e profumi speziati natalizi. Non volevano più tornare a casa da quanto erano felici mentre le urla di felicità li trasportavano in quella magica atmosfera. Mentre Loris e Chris camminarono insieme con gioia, da dietro di loro comparve un maggiordomo con due cappelli di Babbo Natale e li mise in testa ai due protagonisti con eccitazione. Poi sparì facendo aumentare lo spirito di allegria nei due animi dei ragazzi mentre Loona fu coinvolta inaspettatamente in un coro e si unì cantando alcune parole con gioia per poi compiere una piroetta e lasciare, con un saluto amichevole, le voci canterine del Natale per riunirsi con i due protagonisti, schivando perfino una banda musicale vestita come uno schiaccianoci. Ammirato il posto e assaggiato lievemente le attrazioni del resort, raggiunsero l'altissimo albero di Natale dove il lussurioso proprietario li stava aspettando. Ferdinando De La Court era un cinquantenne di origini francesi con capelli corti lisci di colore nero, sfumati per la maggior parte di bianco, con baffi grigi lunghi, simili a un tricheco, grandi e voluminosi. Aveva occhi marroni e vestiva un abito elegante di color rosso scuro decorato con alcune rifiniture d'oro, pantaloni neri e una cravatta nera calzando delle scarpe stringate. Come Jonathan, anche lui portava un orologio da tasca nascosto in un taschino sopra al cuore.

Ferdinando: "Giovani ragazzi, mia carissima signorina, spero che il viaggio di andata non sia stato una noia per voi e mi auguro che le turbolenze non vi abbiano creato problemi. Sono il nobile De La Court Ferdinando, proprietario di questo lussurioso resort, e sono molto grato che abbiate accettato l'invito, vi devo molto. Forse avrete già conosciuto il mio maggiordomo Jonathan, lui è un mago quando si tratta di intrattenere il pubblico. Vi ha riservato un piano di visita guidata del resort per l'intero pomeriggio! Venite con me nel mio ufficio, mentre vi parlo un po' di questo posto!" disse emozionato con un accento francese riponendo l'orologio nel taschino.

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