DEI STRANI INDIVIDUI

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~ DE LA COURT LUXURY RESORT ~

ITALIA, DOLOMITI

DOMENICA, ORE 20:36

Mentre Loris e Loona si riposavano nel QG dell'I.M.P., dalla bizzarra avventura sulle Dolomiti che avevano affrontato, per noi la nostra avventura glaciale non era ancora giunta al termine. Infatti, tra i viali del resort lussuoso natalizio, la nostra studentessa guerriera stava girovagando con passo felpato nei corridoi superiori dell'atrio turistico per scoprire e investigare se Ferdinando De La Court potesse c'entrare con la faccenda dei Raven. Asia Chatillon d'improvviso si fermò quando sentì una voce alterata maschile provenire da una delle stanze, più precisamente dall'ufficio dell'antagonista. Asia si avvicinò per cercare di ascoltare e ascoltò una conversazione non ben decifrabile a lei.

Asia: "Ascoltiamo in che affare si è cacciato stavolta! Ancora con queste guardie del cazzo, è così ostinato!" mormorò irritata, avvicinandosi alla porta dell'ufficio.

Dall'altra parte della porta, Ferdinando De La Court, visibilmente arrabbiato, stava parlando con una professoressa della scuola superiore Carlo Anti, la più crudele e insensibile della scuola.

Ferdinando: "Che significa che Asia non può essere sorvegliata durante il periodo di lezioni!? Sa chi sono io!? Mia figlia deve essere assolutamente controllata dai miei maggiordomi privati, non mi fido di quello che potrebbe fare senza la mia presenza!! Asia può essere ribelle se lo vuole e io glielo impedirò!! Perciò, vi ordino di darmi l'autorizzazione di poter mandare delle guardie del corpo per controllare Asia!! SUBITO!!" urlò furibondo, mentre passeggiava su e giù per l'ufficio come un matto.

Professoressa: "Signor De La Court, sua figlia è in ottime mani grazie ai Raven e se la Preside venisse a scoprirlo, potrebbe arrestarla per stalking e impedimento istruttivo. Ma perché, invece, non ne parli proprio con la Preside per trovare un compromesso?" domandò con freddezza.

Ferdinando: "Ci ho già provato!! Non potrà mai capire la fonte di questo team! E io ho chiamato lei, perché so che è una signora alquanto affidabile. Ricordo che mi aveva parlato di un gruppetto di studenti che stava cercando di evocare un demone, a che punto sono? Li hai spiati?" domandò incuriosito.

Professoressa: "Quei patetici e strambi studenti stanno cercando degli oggetti e forse hanno delle importanti informazioni nella loro chiavetta USB a riguardo!" disse con disgusto.

Ferdinando: "Bene! Quindi... che ne dici di stringere un patto? Un patto molto interessante per il suo portafoglio." disse con serietà e malizia, fermandosi a guardare il fuoco ardere nel camino.

Professoressa: "Sarebbe un grande onore! Di che si tratta, signore?" domandò entusiasta e maliziosa.

Ferdinando De La Court non rispose e guardò il libro rosso maledetto di Ethan Hawkins sulla scrivania accanto a lui, che lo chiamava, sussurrava il suo nome, come se un'energia negativa lo stesse attirando.

Ferdinando: "Riguarda quel demone. Ma non un semplice demone, ma bensì... un Re!" disse con serietà e con una gran voglia di mettere in atto il suo piano malvagio.

D'altronde, Asia Chatillon era fuori dall'ufficio cercando di capirci qualcosa, non riuscì a comprendere bene cosa fosse l'argomento della conversazione... e sembrava veramente incerto e celato. Asia si arrese e tornò di corsa nella sua stanza per studiare le prove raccolte e, forse, organizzare una missione per i prossimi giorni. Chiusa a chiave la porta della stanza, Asia Chatillon distese una grande piantina della scuola superiore Carlo Anti tappezzata di post-it e scarabocchi. Asia Chatillon osservò attentamente ogni dettaglio della mappa, si era scritta i luoghi comuni dove i possibili gruppi minacciosi si ritrovavano durante la ricreazione, ovvero dietro alla palestra lungo il Viale degli Atleti, uno vicino alle recinzioni lontano dalle strutture scolastiche, uno nell'atrio principale che di solito sedeva esclusivamente per mangiare... e un altro, denominato da lei, gruppo mobile e casinista. Un gruppo che girovagava per la scuola con il compito di infastidire, bullizzare, distrarre e portare un clima di ansia e tensione con un probabile e preciso scopo legato al loro leader, ancora sconosciuto. Questo gruppo del panico di solito si avvistava ai distributori automatici al primo e secondo piano, ma mai al piano terra visto che potevano essere facilmente presi di mira dai professori. La cosa bella di questo gruppo era che erano molto bravi a mimetizzarsi e a disperdersi tra la folla se attiravano troppa l'attenzione dei professori, visto che la maggior parte degli studenti portava quasi lo stesso abbigliamento per via di una moda sociale. Poi Asia Chatillon prese una fotografia scattata durante l'incidente con i panini avvelenati, dove mostrava due studenti coperti da un telo bianco sul pavimento, mentre la polizia buttava i panini in un sacco e altri parlavano con la Preside per acquisire informazioni. Tutto questo ha comportato all'arresto della paninara e allo stop della vendita dei panini. Nella fotografia, Asia Chatillon strizzò l'occhio non appena notò uno studente incappucciato osservarla da dietro un angolo, tanto da trasmetterle un brivido nonostante il suo carattere tenace. Non riuscì ad individuare il volto dello studente, quindi si pose delle domande: chi era? C'era lui dietro a tutto questo? Asia Chatillon appoggiò la fotografia sulla mappa e ne prese un'altra dove ritraeva Loris fare rissa con un gruppo dei Raven, a quel tempo ancora sconosciuti e non era ancora stata incaricata dalla Preside per indagare. Lo aveva fotografato di nascosto a metà di novembre. Quella fotografia la faceva sorridere ed era da quando l'aveva scattata che lo voleva come alleato per investigare sui Raven, ma anche come possibile cotta. Asia arrossì un po', appoggiò la fotografia sulla mappa, osservò tutti i post-it con su scritti varie indicazioni da poter usare durante un possibile inseguimento o bloccare il team a livello strategico in un giorno futuro. All'improvviso, Asia Chatillon si sentì osservata e si guardò un po' in giro, poi prese un coltellino di nascosto e senza preavviso lo lanciò in direzione alla finestra, conficcandosi in una colonna di legno, così da far fuggire il corvo robotico di suo padre. Asia lo guardò volare via con odio e irritazione, non né poteva più di essere costantemente controllata senza nemmeno avere un minimo di privacy. Asia Chatillon arrotolò la piantina della scuola con le prove e la nascose in un posto sicuro, ovvero in una baguette finta. Affamata e con una forte voglia di mangiare qualcosa di caldo, Asia uscì dalla stanza e si affacciò alle staccionate di legno per poter decidere in quale ristorante mangiare, che si trovano giù nel viale turistico, ma a distrarla dalla fame fu un gruppetto di studenti molto strano che correva verso l'uscita dell'atrio turistico. Asia notò che avevano dei coltelli nella fondina, vestivano con cappotti neri e con degli abbigliamenti simili a quelli del precedente inseguimento iniziale con protagonisti Loris e Loona.

Asia: "Intrusi? Ci penso io!" mormorò con serietà e sarcasmo, per poi correre giù lungo le scale a chiocciola di legno.

Asia Chatillon seguì di nascosto il gruppetto fino all'esterno, in una serata buia e gelida.

Raven 1: "Questo posto mi brucia le palpebre! Quante cazzo di luci natalizie ha messo quel culo nobile!?" esclamò infastidito.

Raven 2: "Ti ricordo che lui ci pagherà moltissimo se eseguiamo i suoi ordini, perciò, non offenderlo!" esclamò severamente.

Raven 3: "Ma guardate! Un bambino con uno stupido cappello a punta!! Così luminoso e patetico come sua madre!" disse con malizia e sarcasmo.

Raven 4: "Coglione! È una decorazione natalizia!! Di cosa ti sei drogato questa volta? Ah, no, scusa, tu sei sempre fatto come un cammello in calore!" esclamò con sarcasmo.

Raven 3: "Ehy, vaffanculo! Sei tu il drogato qui, non io! Allora cos'è tutta questa sostanza bianca per terra? Cocaina?" domandò incuriosito e infastidito.

Raven 5: "Sì, amico! E c'è né un botto!! Sballiamoci insieme!!" esclamò entusiasta, per poi insieme al suo amico respirare la neve per terra.

Raven 4: "Che razza di imbecilli!! È NEVE, NON COCAINA!!! BRUTTE TESTE DI CAZZO!!" esclamò tirando un paio di calci al Raven 3.

Raven 3: "Minchia, ho tutto il naso ghiacciato! È meglio della cocaina!" mormorò tremante e con piacevolezza.

Raven 1: "EHY, COGLIONI!!! SEGUITEMI E NON FATE CAZZATE!! DOBBIAMO ANDARCENE DA QUI PRIMA CHE IL TRENO PARTA!!! MUOVIAMOCI SE NON VOLETE CHE VI INFILO UN FUOCO D'ARTIFICIO SU PER IL CULO!!!" esclamò furioso.

I Raven rimasero in silenzio e seguirono, a quanto sembrava, il capo del gruppetto verso una piccola stazione che portava lontano dal resort natalizio. Tuttavia, nel frattempo, Asia Chatillon aveva assistito alla stupida scena dei Raven e mormorò, nascosta dietro le decorazioni luminose.

Asia: "Raven? Che ci fanno qui? Sono più stupidi di quanto pensassi!" mormorò con un sorrisetto preoccupato, per poi tenerli d'occhio e avanzare tra le luminarie esterne.

HELLUVA SCHOOL: LA LEGGENDA DI GIASONE ❄️⚜️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora