ALLA RICERCA DI MARKUS

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~ CARLO ANTI ~

ITALIA, VILLAFRANCA DI VERONA

MARTEDÌ, ORE 9:45

La scena si spostò successivamente alla terrazza indicata da Loris dove Moxxie, sorvegliata dalla ragazza conosciuta dal protagonista alla fermata, pilotava il drone con un telecomando e osservava tramite uno schermo le riprese in tempo reale del drone, il quale sorvolava il cortile posteriore mostrandogli un'immensa folla di studenti del Carlo Anti e dell'Ettore Bolisani compiere la ricreazione, ignara di quello che stava succedendo. Mentre gli studenti parlavano, mangiavano, ascoltavano musica o studiavano, il nostro protagonista Loris uscì dalla scuola e si fermò vicino all'ingresso del cortile posteriore per osservare con stupore la massa di studenti che popolava il cortile.

Loris: "Sono arrivato al cortile posteriore ed è pieno di studenti." disse tramite l'auricolare ad Asia Chatillon e a Moxxie.

Asia: "Naviga tra la folla e tienimi aggiornata." disse con serietà.

Moxxie: "Ma in quanti siete a scuola!? Ci sono moltissimi studenti!!" esclamò sorpreso.

Loris: "Moxxie, fammi una panoramica del cortile e scopri se ci sono movimenti anomali da qualche parte."

Moxxie: "Ricevuto, Loris!" esclamò.

Poi, dopo aver visto dove si trovava il protagonista con la telecamera, guidò il drone più in alto, allargò la fotocamera e notò dietro alla palazzina del Carlo Anti, ovvero la Palestra, un gruppo di ragazzi che si stavano aggredendo per scherzo.

Moxxie: "Un gruppo di ragazzi si stanno mettendo le mani addosso. Dietro alla palestra!" esclamò con serietà.

Loris: "Ricevuto, Moxxie. Bel lavoro!" disse spegnendo con il dito l'auricolare.

Mostrandosi il più normale possibile, Loris navigò tra la folla di studenti e guardando dappertutto alla ricerca di Markus, nel processo evitò di andare a scontrarsi contro qualcuno mentre erano tutti all'oscuro. Dopo un po' raggiunse il luogo indicato da Moxxie, si fermò per osservare brevemente il gruppo e notò nella rissa che sui loro palmi sinistri della mano c'era una cicatrice causata da un taglio. Indossò una maschera bianca da hacker per non farsi riconoscere e si avvicinò con aggressività, facendo finta di essere una minaccia, mentre alcuni si picchiavano e il resto li incoraggiava. Notando l'arrivo del protagonista si fermarono e intimidirono Loris, ma non sapevano quello che gli avrebbe mostrato.

Raven: "Ehy! Sfigato! Vattene da qui! Non è il tuo territorio, stronzetto! Pensi di farci paura con quella maschera?" minacciò ad un centimetro dalla sua faccia, mentre il gruppo si preparò per picchiarlo.

Tuttavia Loris lo guardò negli occhi e alzando il palmo della mano sinistra per mostragli la cicatrice. Il gruppo dei Raven si immobilizzò sul posto e uno di loro disse:

Raven: "È uno dei nostri! Pensavamo fossi un secchione programmatore e che avresti allarmato qualcuno! Resta pure per assistere al pestaggio se vuoi." disse sorridendo con arroganza, mentre alcuni ripresero a picchiarsi.

Loris, infiltrato nel gruppo, assisteva alla rissa mentre due di loro parlavano di Markus.

Raven1: "Hai sentito il leader? Una volta che ruberà la chiavetta ai quei patetici investigatori del paranormale, dovremo massacrare tutti quelli che impediranno la sua fuga."

Raven2: "Certo che è proprio stupida quella professoressa accettare da un culo d'oro tutti quei soldi per farci da spia sotto copertura e mettere in atto il nostro piano."

HELLUVA SCHOOL: LA LEGGENDA DI GIASONE ❄️⚜️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora