GELIDE LACRIME DI COLPA

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~ FORESTA DOLOMITICA ~

ITALIA, DOLOMITI

SABATO, ORE 22:47

Il gelido freddo della foresta rese deboli i corpi dei due e potevano benissimo morire di ipotermia nel giro di ore. Loona si alzò con fatica tremando, si guardò intorno spaventata e si avvicinò di corsa verso Loris inginocchiandosi per controllarlo. Il suo viso era pallido, tremava, occhi lucidi, labbra secche e stava perdendo molto sangue dal palmo della mano.

Loris: "Mi dispiace, Loona, mi dispiace, mi dispiace, mi dispiace, mi dispiace, perdonami, uccidimi, ti prego, lasciami qui, lasciami morire, per favore!!" disse frettolosamente tutto ciò che gli passava in testa.

Loona era sconvolta ed era sola in mezzo al nulla con il suo amico morente, stava per impazzire e non sapeva cosa fare. Prese il telefono per avvisare Blitz, ma non c'era segnale, quindi, sentendosi in colpa, iniziò a piangere dalla disperazione, appoggiò la testa sul suo petto mentre la sua voce si ruppe per il dolore sapendo che ormai era troppo tardi. Improvvisamente lei urlò al cielo presa dalla follia:

Loona: "ARGHHHHHHHHH!!!!!" urlò in lacrime provando tutte le emozioni negative esistenti.

Abbracciò tra singhiozzi e lacrime Loris mentre lui si addormentò. Alzò gli occhi per guardarlo negli occhi e notò che non si muoveva più. Lo scosse un po', poi un po' di più e disse:

Loona: "Loris? LORIS?? No, no, no, no, no, ti prego, non lasciarmi da sola!! Mi dispiace di essermi comportata come una merda nei tuoi confronti, avevo paura che mi abbandonassi e che non mi avresti più considerata come una tua amica!! Avevi ragione, dovevo lasciarti il tuo spazio per costruire il tuo futuro, sono stata troppo protettiva e appiccicosa!! Perdonami, perdonami, Loris. La colpa è tutta mia!!" disse disperata con la voce rotta per il dolore.

Loris: "Ti... voglio... bene." mormorò con fatica lacrimando.

Loona spalancò gli occhi e pianse ancor di più sapendo che era vivo.

Loona: "Io non ti voglio bene, io ti amo!!" rispose abbracciandolo più forte.

Loris: "Sai... che morirò... vero?" domandò senza emozioni.

Loona: "Assolutamente no, Loris!! Tu vivrai, te lo prometto!!" rispose irritata togliendosi il giubbotto per coprire e tenere al caldo il protagonista.

Loona: "Basta lacrime, Loona! Cerco di costruire un rifugio e un falò!! Per il tuo bene!" disse ottimista asciugandosi le lacrime e riboccandosi le maniche per costruire un piccolo rifugio.

Girovagò nelle vicinanze per raccogliere tanti rami secchi, foglie e alcune rocce per il falò, li portò tutti vicino a Loris e iniziò a costruire la base per un falò con molto impegno, dopo aver pulito la zona dalla neve, mentre Loris dormiva beatamente. Dopo che Loona si assicurò che fosse ancora vivo, prese un coltellino, lo sfregò su una pietra di selce trovata nei dintorni e creò delle scintille che bruciarono i rametti e le foglie secche, poi aggiunse altri pezzi di legno e ci soffiò per espandere le fiamme. Dopo un po' e tanto sforzo creò un eccellente falò ed esultò con gioia, poi andò da Loris e gli sussurrò:

Loona: "Ehi, ragazzo! Sono riuscita ad accedere un falò, così puoi scaldarti mentre vado a trovare altri materiali per costruire un riparo. Intanto riposa." sussurrò dolcemente baciandolo sulla guancia sinistra.

Il protagonista si limitò a sorridere nel sonno, mentre Loona andò alla ricerca di altri materiali per costruire un rifugio. Era passata un ora dopo che Loris e Loona erano rimasti bloccati nella foresta dolomitica, tuttavia l'amichevole Segugia Infernale antropomorfa era riuscita a creare un riparo, una tettoia, con un telo trovato nei paraggi sorretto da dei tronchi. Loona era seduta al fianco di Loris che tentava di asciugare il sangue, il quale dormiva profondamente, e mentre lo faceva rifletteva su ciò che aveva combinato nei giorni scorsi, si sentiva così in colpa per quello che gli aveva fatto. Doveva lasciarlo andare prima o poi, non poteva essere messo a dura prova da lei stessa, sapeva anche che era indipendente e sapeva gestirsela da solo, ma doveva pur sempre avere bisogno di qualcuno pronto a prendergli un braccio in caso di pericolo. Eppure Loona era consapevole che Loris non si sarebbe unito all'Immediate Murder Professionals, perchè aveva già altri progetti a cui pensare, ma se voleva e non aveva altra scelta, lo avrebbero accolto senza neanche pensarci sopra, e per Loona sarebbe stato fantastico lavorare con Loris, soprattutto vivere folle avventure ancora più intense. All'improvviso le sue due orecchie da Segugia Infernale captarono qualcosa provenire nel cuore dell'oscura e gelida foresta di pini. Si guardò intorno col cuore in gola dall'ansia, si alzò per prendere l'unica arma a disposizione che aveva, ovvero un coltellino, e camminò lentamente verso il falò oscillando la lama davanti a lei. Impaurita e preoccupata, vide quello che non avrebbe mai pensato di vedere in quel momento. Alcuni lupi affamati e assettati di sangue circondarono la zona confortante dei protagonisti e pronti da un momento all'altro per sbudellarli. L'istinto selvaggio di Loona la portò a ringhiare e a spaventarli con degli urli per farli capire chi comandava la zona. I lupi rimasero pietrificati, ma iniziarono a ringhiare molto più forte e si fiondarono contro di lei. Incredula, tentò di accoltellarli al volo ma svariate frecce di legno colpirono tutti lupi salvandola da un destino orribile. Loona rimase in piedi ad assistere alla morte degli animali selvatici e vide uscire dalla buia foresta delle figure con indosso indumenti rudimentali e armati di archi, cerbottane e torce. Ovviamente non abbassò la guardia e continuò a puntarli il coltello per proteggere Loris ad ogni costo. Una figura avanzò cautamente verso di lei portando le mani dietro la schiena per farle capire che era al sicuro. Si fermò davanti a lei a osservare Loona, spaventata e arrabbiata, poi osservò un ragazzo disteso sotto alla capanna.

Loona: "È ferito gravemente!! Non fateci del male!" implorò con rabbia puntandogli il coltello.

Dopodiché la figura si tolse la maschera di legno per rivelarle l'identità, uno dei compagni del protagonista, Nicolò.

Nicolò: "Loona? Che cosa ci fate qui?? E perché Loris è in quelle condizioni??" domandò preoccupato.

La protagonista spalancò gli occhi e tirò un respiro di sollievo abbassando l'arma.

Loona: "Oh cazzo, per fortuna! Pensavamo che saremo morti congelati! Eravamo in missione per recuperare il libro rosso maledetto di Ethan Hawkins dalle grinfie di Ferdinando De La Court, solo che ci ha sorpresi e ci ha catapultati qui!! Loris ha un coltello conficcato nel palmo della mano e sta perdendo molto sangue!! Se non facciamo qualcosa per curarlo, morirà!!" esclamò disperata.

Nicolò: "Quel nobile ci sta portando molti problemi, ti racconterò appena arriviamo nel nostro rifugio!!"

Poi il Nicolò ordinò ai suoi aiutanti:

Nicolò: "Sono nostri amici!! Portate il ragazzo su un lettino di pelle di cervo e dirigetevi al nostro rifugio!! In fretta!!"

Dopodiché i suoi aiutanti corsero verso Loris con un lettino trasportabile mentre Loona li guardò un po' con poca fiducia, con paura che abbiano cattive intenzioni.

Nicolò: "Siete in buone mani, fidati di me. Nel nostro rifugio potrete scaldarvi e riempirvi la pancia con un po' di cinghiale alla brace!!"

HELLUVA SCHOOL: LA LEGGENDA DI GIASONE ❄️⚜️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora