16 febbraio 1974 ~ 16

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Passò una settimana e mezza da quando tornarono in collegio, il giorno successivo Jisung parlò con il preside, che scherzando gli disse che lui e Minho finivano sempre in mezzo in queste situazione, per la sua sicurezza gli concesse un altro giorno di riposo, passato in infermeria con l'infermiera che si assicurava che non si fossero infettate le ferite e che stessero guarendo nel giusto modo. "Le hanno curate bene" gli disse.

Oggi però è un giorno diverso, infatti tutti gli studenti, a piedi, con il vaporetto o in treno, stavano facendo ritorno nelle proprie abitazioni; infatti, stamani è sabato e ai collegiali sono stati concessi i due giorni di riposo, previsti ogni ventuno giorni.
Molti studenti preferivano passare il fine settimana in famiglia, altri invece andavano da alcuni amici, erano pochi quelli che decidevano di rimanere.

"Ci vediamo lunedì" disse Jisung, appoggiandosi con una spalla al cancello dell'istituto mentre salutava l'amico.
"Sicuro di non voler venire con me?" gli domandò quest'ultimo
"No, lo sai che mi piace stare da solo, ma i ringrazia i tuoi"
"Come vuoi, io vado allora, altrimenti perdo il vaporetto, a dopodomani" disse muovendo la mano
"Ciao Hyunjin"

E Jisung era uno di quelli, da quando la sua famiglia lo aveva iscritto in collegio, sarà andato a fargli visita otto quattro volte, gli dispiaceva solo di non vedere spesso il fratello al quale però ogni tanto mandava qualche lettera.
Di solito passava il tempo riposando a letto, ma ultimamente ci aveva passato troppo tempo, oppure gustandosi uno dei suoi libri. Adesso però aveva da sistemare anche il suo nascondiglio segreto.

La mattinata era già inoltrata, così decise solamente di programmare il resto della giornata, pensava di poter passare anche del tempo in giardino, ma non era convinto che il tempo glielo avrebbe permesso, di lì a poco, infatti, si sarebbe messo a piovere;
Jisung sperava solo che non si sarebbe allagato tutto, lui non conosceva il posto dove gli inservienti mettevano gli attrezzi per ripararsi dall'acqua alta.
Perché come i collegiali sono in vacanza lo sono anche tutti gli altri, esclusa la cuoca per i pasti.

Così si decise, dopo due ore ininterrotte di pioggia, per non allagare il collegio, scese le scale deciso di trovarle, quando... "Ancora tu!" esordì Jisung alzando gli occhi al cielo "Ciao anche a te" disse
"Che ci fai qui?" domandò ignorandolo
"Sai com'è ci vivo" rispose ironico
"Lo sai quello che intendevo dire, perché non sei andato via come tutti?"
"Come sei acido stamattina" Jisung lo guardò male "Comunque potrei farti la stessa domanda"
"Io non torno mai a casa" rispose il biondo
"Beh! Nemmeno io, che cosa stavi facendo qui giù invece?"
"Fuori diluvia, sono venuto in cerca delle cose per fermare l'acqua, prima che si allaghi tutto."
"Ti do una mano"
"Fa come vuoi" disse il minore alzando le spalle

I due ragazzi girarono per tutta la scuola, controllando ogni sgabuzzino, ma senza successo -perché sono così nascosti? Mica è un affare di stato, qui a Venezia poi è la normalità- questo era il pensiero di entrambi prima di arrivare davanti alla porta di uno dei tanti stanzini, che questa volta però, chiusa a chiave.
"È chiuso" disse Jisung
"Ci penso io"
"Minho" lo chiamò "non puoi buttare giù la porta"
"Lo so, mica sono scemo" rispose l'interessato beccandosi un'occhiata di Jisung che sembrava dirgli -Ne sei sicuro? -
"Non sono scemo Jisung, so scassinarla" e il biondo annuì incerto a all'informazione appena ricevuta.
"Vado a prendere qualcosa"

Tornò poco dopo, con degli oggetti che Jisung non aveva la più pallida idea di che nome avessero e iniziò a smanettare la serratura.
"Sicuro di riuscirci?" il maggiore lo ignorò e dopo un paio di minuti la serratura finalmente scattò.
Minho abbassò la maniglia e aprì la porta, e tirò un sospiro di sollievo nel notare che gli attrezzi erano tutti lì. Velocemente li portarono fuori e iniziarono a tappare tutte le fessure delle finestre. In fine dovettero sistemare alcune passerelle nel giardino, cercarono di far più veloce possibile per non bagnarsi più di tanto, ma Minho sentì uno strano rumore, all'iniziò non ci fece molto caso, poi però ascoltando più attentamente sembrava fosse il verso di un animale, in particolare di un gatto.

"Jisung! Vieni qua"
"Che succede?" gli chiese curioso
"Penso ci sia un gatto nascosto qua in giro" gli rispose
"Un gatto?"
"Sì, ascolta attentamente" così fece e lo sentì pure lui, i due collegiali cercarono di trovare da dove arrivava il suono e con un po' di fatica vennero portati verso un angolo nascosto del collegio e finalmente lo videro, era lì, che continuava a piangere tutto bagnato e probabilmente infreddolito, andarono velocemente dal gattino e Minho lo prese in braccio.
"Dobbiamo portarlo dentro e asciugarlo" disse quest'ultimo
"Gli animali non sono ammessi però"
"Non mi importa, oggi non c'è nessuno"
"Minho... E se è di qualcuno?"
"Non credo, è ancora cucciolo si sarà perso... Aspetta!" esclamò all'improvviso
"Cosa?"
"Tu hai un nascondiglio segreto, credevi me ne fossi dimenticato?"
"No", disse subito
"Andiamo dentro e ne parliamo" disse infine

Tornarono dentro e andarono nella camera di Jisung, mentre iniziarono a prendersi cura del gattino, che tranquillo si faceva pulire e asciugare, cominciarono a discutere
"Che cosa ce ne facciamo? Non può rimanere qui, come facciamo a prenderci cura di lui? Cosa mangerà? Per di più non è facile salire nel nascondiglio senza che nessuno ti veda, ho tutta una tabella con gli orari e sono pochi" spiegò il biondo.
"Non mi interessa, i gatti sono animali abbastanza autonomi non hanno bisogno di troppe attenzioni come i cani e... domani posso uscire e prendere delle scorte per il suo cibo e prendere alcune cose necessarie, ti prego teniamolo... per gli orari ci posso andare anche di notte, non è un problema" provò a convincerlo
"E va bene"

Jisung fece strada a Minho, con il piccolo animale ormai addormentato tra le sue braccia, salirono fino al quarto piano e lo portò nell'atteso 'rifugio' spostò la libreria e rivelò la porticina e Minho lo osservò con uno sguardo misto tra lo sconvolgente e l'affascinante -siamo finiti in un film- pensò
"Entra" gli disse Jisung
"Wow! È carino anche se un po' piccolo" disse stupito, Jisung sorrise.

Nel prossimo capitolo...
•Continua
•"Dovresti farlo più spesso"
•"E' maschio o femmina?"

16/4/2023

Nel collegio ~ minsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora