Un bussare insistente, contro la porticina di legno, che impediva e infastidiva il sonno di Minho, i colpi si facevano sempre più insistenti e frequenti. Il castano si rotolò sul divano letto cercando di ignorarli e tornare a dormire, ma la gamba sbatté contro qualcosa di peloso e solo adesso si ricordò dove si trovasse, così con fatica si stiracchiò per bene si mise a sedere e guardò il gattino dormire.
"Scusa, non volevo colpirti" gli disse mentre gli accarezzava delicatamente la testa, il bussare continuo, che si interrompeva sempre per pochi secondi, continuava costringendo il ragazzo a decidere di alzarsi e aprire quella maledetta porta.
"Arrivo, arrivo"
"Ce ne hai messo di tempo" disse Jisung entrando subito dentro la stanza controllando che il maggiore non avesse fatto niente di strano per poi dirigersi dal gattino addormentato, sul divano, prendendolo in braccio.
"Si beh, sono ancora le sette e stavo dormendo..." disse sussurrando, notando come il biondo giochi con il micio facendogli dei grattini sul pancino.
"Te ne sei innamorato? Non eri tu quello che non lo voleva ieri?"
"Hai detto bene, ieri. Questa notte ci ho pensato e non me ne frega niente delle conseguenze, questo esserino è troppo bello" disse lasciandogli un bacio sulla testolina in mezzo alle orecchie, Minho ascoltò e ammirò la scena con un sorriso sul volto pensando a quanto fosse carino, il gatto ovviamente.I due collegiali decisero così di organizzarsi la giornata, visto che è ancora troppo presto per uscire e prendere il necessario al nuovo arrivato, si misero a sistemare tutta la stanza.
"Te l'ho già detto che è proprio carina?" disse Minho mentre chiudeva il divano ripiegando la coperta rossa e riposizionando i due cuscini nel loro posto.
"Sì e non è ancora finita"
"Cosa devi fare ancora? Secondo me va bene così"
"Mi piacerebbe riverniciare tutte le pareti, ma sono indeciso sul colore oppure ci potrei disegnare..." disse finendo col pensare a nuove idee
"In effetti i muri sono un po' rovinati, beh contando che molte cose d'arredamento sono rosse potremmo dipingerla tutta di nero e poi magari disegnarci qualcosa." Propose Minho.
"Nero... Mi piace! Dopo che usciamo andiamo a comprare il necessario per farlo"
"Aspettando che siano almeno le nove possiamo spostare alcune cose, per far spazio a quelle del gatto intendo" disse il maggiore.Jisung lo guardò un po' storto, non aveva molta voglia di spostare cose pesanti la mattina presto e devono comunque stare attenti a non far troppo casino, magari qualcuno è rientrato prima.
"Va bene... direi che possiamo girare il divano e metterlo sotto la finestra, di fianco c'è ancora spazio e potremmo metterci le ciotole e la cuccia, sopra ci sono solo le mensole e non gli daranno fastidio, e il tavolino lo mettiamo nell'altro angolo." pensò a una possibile soluzione.
"Dai mettiamoci a lavoro"Con un po' di fatica riuscirono a sistemare tutto e nel frattempo il tempo passò velocemente, Jisung si fermò e lesse l'orologio sulla parete, le lancette segnavano finalmente le nove e tre minuti.
"Minho andiamo a cambiarci così andiamo via" lo richiama
"A cambiarci? Non possiamo uscire con la divisa?"
"No, è vietato perché se combiniamo qualcosa al di fuori di qui con queste roviniamo l'immagine del collegio" spiegò alzando gli occhi
"Ho come la sensazione che tu c'entri qualcosa con questa regola..." disse Minho divertito nel guardare la reazione del minore.
"Potrebbe essere che una volta possa aver accidentalmente fatto cadere una persona nel canale, ma non si è fatta male... però tutti hanno visto da che collegio venivo e questo aveva portato dei casini e brutte voci alla scuola..."
Minho non riuscì a trattenere le risate e scoppiò a ridere, prima Jisung lo guardò male, ma poi rise anche lui, quella volta è stato piuttosto divertente in effetti, anche se il pelato del preside non la prese affatto bene e creò questa regola per cercare di salvare il più possibile la dignità della scuola quando gli studenti non vengono sorvegliati."Fai il bravo noi arriviamo tra poco" disse Minho al gatto prima di uscire, Jisung chiuse a chiave la porta e con l'aiuto del maggiore ci riposizionò davanti la libreria, quando finirono scesero le scale rimanendo attenti al fatto che non ci fosse nessuno e si divisero ritornando nelle rispettive stanze.
Jisung raggiunse velocemente la sua stanza e si mise subito alla ricerca di cosa potesse indossare, scrutò attentamente ogni abito che possedeva e decise di mettere i suoi pantaloni preferiti, i jeans bianchi a zampa di elefante, come maglia optò per un lupetto di cui il colore tendeva tra il verde scuro e un verde militare, che infilò dentro i pantaloni a vita alta a cui legò anche una cintura nera, e infine indossa sopra una giacca marrone, si infilò le scarpe a punta, che aveva lucidato giusto il giorno prima, e scese ad aspettare Minho.
Era la prima volta che vedeva il castano con degli abiti comuni e aveva uno stile diverso dal suo, portava una giacca di pelle con sotto una camicia dai motivi floreali azzurri e rosa sbottonata nei primi due bottoni, indossava dei pantaloni di pelle che gli calzavano a pennello e anche lui aveva le classiche scarpe appunta con un po' di tacco.I due collegiali si incamminarono verso il negozio di animali, durante il tragitto non si scambiarono molte parole, ma entrambi si godettero la passeggiata e la vista di Venezia.
Il tintinnio di una campanella segnò il loro ingresso nel negozio, come prima cosa andarono a scegliere una cuccia che non fosse troppo costosa, non potevano permettersi di spendere troppi soldi e il cibo per il piccolo felino era più importante.
Ne scelsero una rossa così si abbinava al resto ed era super morbida ed entrambi erano convinti che gli sarebbe piaciuta tantissimo. Presero due confezioni da un chilo di croccantini e due scatole di cibo umido, sperando che bastino per le successive tre settimane, altrimenti devono portargli qualcosa dalla mensa, ma Jisung pensa che non sia un problema dargli il suo cibo visto che lui non lo mangia.Infine andarono a scegliere anche un collarino in cui poter incidere il nome del gatto su una targhetta in metallo.
"Minho, ma è maschio o femmina?" fino a quel momento Jisung non ci aveva pensato e gli venne il dubbio per di più non avevano ancora scelto un nome da dargli.
Il castano ci pensò un attimo nemmeno lui ne era sicuro, il gattino era ancora troppo piccolo per poterlo dire con sicurezza, ma era convinto fosse maschio.
"Maschio" disse quindi
"Ne sei sicuro?"
"Non è ancora tutto formato, ma dovrebbe esserlo e poi non è così importante"
"Si lo so, ma dobbiamo scegliergli un nome, tu ne hai in mente qualcuno?"
"Che ne dici di Soonie?" disse Minho
"Soonie? Soonie..." ripeté un po' di volte il nome per poi affermare "Mi piace, è facile e mi piace come suona, che Soonie sia"Nel prossimo capitolo...
•"Da quanto?"
•continuaScusate l'assenza dell'ultima settimana, ma è stata molto impegnativa e soprattutto difficile e non me la sentivo di scrivere.
Come penso molti di voi sapranno mercoledì 19.4 Moonbin ci ha lasciato.
Seguo gli Astro da quattro anni ormai e mai pensavo di leggere una notizia del genere ed è stato difficile. In questi quattro anni però ho avuto il piacere e anche l'onore di conoscere una persona come Moonbin, sempre sorridente e con la sua immensa passione per il ballo. Nonostante le cause del suo decesso non siano ancora state confermate, quello che è sicuro però è che la morte si è presa la sua vita troppo presto. Non so quello che ci aspetta dopo la morte, ma spero possa continuare ad essere felice, noi lo ricorderemo solo con il suo meraviglioso sorriso.
30/4/2023
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Nel collegio ~ minsung
FanfictionÈ l'inizio del 1974 quando la vita del ribelle Jisung cambia con l'arrivo di Minho, un nuovo studente che si rivelerà presto il suo complice perfetto, tra segreti, rivolte e l'inizio di un amore nascosto nel cuore del collegio. ~l.mh + h.js ~h.hj +...