Venerdì 25 gennaio 1974 e il rischio di acqua alta per la giornata era più elevato del solito, il personale del collegio stava barricando porte e finestre ed altri sistemavano le passerelle nel giardino per raggiungere l'entrata. In queste giornate i collegiali sono sempre felici perché per l'89% delle volte per motivi di sicurezza li fanno rimanere nelle loro stanze.
Ma oggi non era una di quelle, la solita routine aveva avuto inizio. La sveglia alle 5.30 del mattino da parte del sorvegliante, il vestirsi, il rifarsi il letto e trovarsi alle 6.00 in punto davanti al refettorio per prepararsi a degustare la colazione che di gustoso non aveva niente, ma comunque a parere di Jisung era sempre meglio dei pasti successivi della giornata.
Prima ora di lezione alle 8.00, francese. La professoressa Laurent fece il suo ingresso in aula e tutti gli alunni si alzarono in piedi in segno di rispetto e la salutarono "Bonjour, vous pouvez vous asseoir (Buongiorno, potete sedervi); noto con piacere che tra voi c'è un nuovo collegiale, ti va di presentarti?" Minho osservò l'insegnante per qualche secondo poi si alzò dalla sedia e si presentò "In francese?" disse lei in modo ovvio "je m'appelle Lee Minho (mi chiamo Lee Minho)"
In classe iniziarono ad esserci dei mormorii dopo la presentazione del ragazzo che la professoressa fu costretta ad interrompere "Bene Minho è un piacere averti qui con noi, ora però iniziamo la lezione"
La lezione finì tranquillamente, l'ora successiva i collegiali avrebbero dovuto avere il professore di scienze motorie e sportive, ma a causa dell'acqua alta ha avuto un imprevisto e non è riuscito a raggiungere la scuola. I ragazzi credevano che gli sarebbe stata concessa un'ora libera, calcolando anche la pessima giornata, ma questo era il loro secondo pensiero sbagliato.
Gli studenti parlavano tra loro e senza rendersene conto iniziarono ad alzare troppo la voce, alcuni creavano piccole palline di carta e le lanciavano addosso ai compagni che automaticamente cominciavano a ridere, ma tutto questo divertimento venne fermato dal professore, l'ultimo che i collegiali avrebbero voluto vedere. Alla sua vista tutti si zittirono e si sedettero composti, tutti tranne Minho, il nuovo ragazzo non lo conosceva e non capiva la reazione dei suoi compagni e il motivo in realtà poco gli interessava.
Il docente non sembrava la persona più felice del mondo al momento, ma non era l'unico. "Allora, sarò il supplente di quest'ora, visto che oggi non avevamo lezione non ho preparato niente quindi avete questo tempo per studiare. Se sento anche solo uno di voi fiatare finisce subito dal preside, intesi?" disse guardando la classe con un pizzico d'odio. Poco dopo iniziò a fare in silenzio l'appello 'Kim Seungmin, Lee Felix, Lee Minho...' il professore notò e si soffermò sul nome del nuovo studente "Lee Minho?" ripeté a voce alta, l'interessato alzò lo sguardo e guardò l'insegnante, capì di doversi alzare in piedi, nel farlo però strascinò la sedia sul pavimento creando un fastidioso e alquanto irritante cigolio "E' il nuovo arrivato? Non sa che le sedie devono essere alzate quando spostate, non glielo hanno mai insegnato?" Minho lo guardò infastidito, per lui aveva un tono della voce derisorio e fin troppo ironico, ma decise di restare zitto.
"Non si presenta?" "Mi chiamo Lee Minho" "Bene signorino Lee, vuole illuminarci con il motivo del suo trasferimento?" Domandò l'insegnante con un fare fintamente innocente "Non credo sia una cosa che le interessa" A tale frase lo guardò digrignando i denti "Se io le dico una cosa, lei deve farla ha capito?" "Non sono costretto a raccontare la mia vita privata" Jisung lanciò uno sguardo a Minho per suggerirgli di calmarsi e non perdere la pazienza, ma il ragazzo non colse bene il consiglio.
"Come si permette di parlarmi con questa voce da sufficiente, si scusi" Disse con tono autorevole "Io non le ho mancato di rispetto signor professore, ho solo deciso di astenermi nel raccontare la mia vita privata come da mio diritto" La classe si girò tutta verso di lui osservandolo senza fiatare, temevano la reazione dell'insegnante che non tardò ad arrivare.
"Infierisce ancora! Lei scherza col fuoco Lee, mi sono stancato. Esca da questa classe, ora!" A tali parole Minho scoppiò, aveva resistito anche abbastanza ad ascoltare quel cretino dell'insegnante, prima di uscire buttò a terra tutto il materiale presente sopra il banco si avviò verso la porta e uscendo la sbatté con forza che la fece tremare e il rumore rimbombò per tutto il collegio.
La lezione fortunatamente terminava solo tra un quarto d'ora e quando la campanella suonò Jisung si catapultò fuori dalla porta per raggiungere Minho. Il ragazzo stava riflettendo sul comportamento del maggiore, se fosse stato lui probabilmente avrebbe iniziato a urlare in faccia al professore già al primo sguardo, per lui Minho era stato più che bravo a resistere. Dopo un pò lo trovò seduto sulle scale con gli occhi chiusi. "Hey!" il castano aprì gli occhi e scrutò Jisung "Ciao" il biondo si avvicinò e si sedette insieme a lui sulle scale "E' un argomento delicato quello del cambio della scuola, vero?" lui annuì "Ti ringrazio per avermelo confessato o almeno in parte" Minho si girò verso di lui e gli concesse un sorriso "È una cosa di cui non mi piace parlare ed è più complessa di quel che sembri." Jisung rimase lì ad ascoltare il maggiore parlare, era veramente sorpreso che Minho glielo aveva detto ieri nonostante si conoscessero da poche ore ed era curioso della motivazione.
Nel frattempo Hyunjin era alla ricerca del suo migliore amico scomparso nel nulla finita l'ora di supplenza, il biondo è un ragazzo molto spensierato che si perde facilmente nei suoi pensieri e per questo motivo non si accorse della persona che si era fermata di colpo davanti a lui andandoci a sbattere contro e facendo cadere le cose che teneva tra le mani "Oh mi dispiace tanto, ero distratto e non mi ero accorto ti fossi fermato" iniziò a scusarsi velocemente "Tranquillo, ti sei fatto male?" al suono di quella voce a Hyunjin brillarono gli occhi, poteva riconoscerla ovunque, aveva un suono così sensuale, ma in qualche modo anche dolce, una voce che non si addice a quel ragazzo più basso di lui e con le lentiggini sparse in tutto il viso, era così profonda che se la si sente per la prima volta si pensa possa appartenere a un uomo sui venticinque anni tutto muscoli e con le spalle larghe e non a un ragazzino di diciotto, mingherlino, ma con un filo di muscoli e un volto angelico.
"Felix... Ah no tranquillo, ti ho fatto male? sono io che ti sono venuto addosso" lui gli sorrise e scosse il capo in segno di negazione e sussurrando un 'sto bene' "Cosa posso fare per farmi perdonare?" "Non serve dico davvero" "Insisto" "Allora lasciami pensare un attimo... ah, potresti venire con me a studiare in biblioteca così passiamo un po' di tempo insieme, ti va?" A Hyunjin l'idea di studiare non lo entusiasma, però lo fa l'idea di stare con Felix quindi senza pensarci due volte accetta, annuendo felicemente verso il ragazzo.
Il venerdì i collegiali si radunano nell'auditorium per ascoltare il discorso di fine settimana del preside proprio per questo adesso sono tutti seduti composti nell'attesa dell'arrivo del preside e il corpo docenti.
Dopo un paio di minuti fecero il loro ingresso e tutti si alzarono in piedi nel rispetto, il preside si posizionò davanti al microfono per iniziare il discorso "Buongiorno a tutti, come ben sapete siamo radunati qui per il mio discorso settimanale, spero che questa settimana sia stata produttiva. Come quasi tutti sapranno ieri si è unito a noi un nuovo collegiale, Lee Minho che spero si stia ambientando grazie all'aiuto del suo compagno, Han Jisung. Tuttavia, sono venuto a conoscenza di un fatto spiacevole, il signorino Lee ha mancato di rispetto al professor Conti... ma devo riconoscere un errore da parte di entrambi; per questo motivo non punirò il collegiale anche perché è un nuovo arrivato, ma la devo comunque avvertire, chiaro?"
Minho era stupito che il preside non l'avesse punito e annuì guardandolo. Dopo un momento di pausa continuò a parlare "Nonostante l'accaduto ho deciso che tra una settimana farete una gita con pernottamento fuori per tre notti, non vi dirò ancora il luogo, ovviamente se tutti avranno una sufficienza e ci sarà un adeguato comportamento" concluse il discorso guardando in direzione di Jisung, Minho e Hyunjin, il quale deglutì alla vista. Gli studenti dopo aver avuto il permesso di dileguarsi raggiunsero i dormitori, felici di poter passare quattro giorni fuori dal collegio sperando che nessuno avrebbe recato problemi.
Nel prossimo capitolo...
• lavori di gruppo
• 2022: i sopravvissuti
• "Piacere, Chan!"
22/1/2023
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Nel collegio ~ minsung
FanfictionÈ l'inizio del 1974 quando la vita del ribelle Jisung cambia con l'arrivo di Minho, un nuovo studente che si rivelerà presto il suo complice perfetto, tra segreti, rivolte e l'inizio di un amore nascosto nel cuore del collegio. ~l.mh + h.js ~h.hj +...