Arte una delle parole più difficili di cui esprimere e spiegare il significato, l’arte può essere qualsiasi cosa, anche la cosa più banale di sempre, l’importante che abbia una forma di creatività e di propria espressione.
Oggi al collegio è stato allestito nel piccolo giardino interno dell’istituto, tutto il necessario per far partecipare gli studenti alla lezione di arte. Il professore per l'occasione ha intenzione di presentare ai collegiali il grande pittore statunitense Jackson Pollock uno dei maggiori rappresentanti dell'espressionismo astratto o action painting.
Gli studenti entrarono nel cortile e l’insegnante gli fece cenno di sedersi a terra nelle coperte e quadri sistemate sopra l’erba curata del collegio.
“Oggi vi presento un nuovo artista, sono sicuro che molti di voi l’abbiano già almeno sentito nominare, vi do un indizio inizia con la J, P” iniziò la lezione il professore e gli studenti cominciarono a pensare chi poteva essere, quasi subito uno però alzò la mano, sicuro di sapere la risposta “Dica Hyunjin” “Jackson Pollock” disse fiero il biondo “Molto bene, la risposta come detto dal vostro compagno è il pittore statunitense Jackson Pollock considerato uno dei maggiori rappresentanti dell'espressionismo astratto o action painting.La tecnica di pittura di Pollock è il "drip painting", uno stile particolare che si diffuse tra gli anni Quaranta, è un modo di dipingere in cui il colore viene fatto sgocciolare spontaneamente, lanciato o macchiato sulle tele. L'opera che ne risulta enfatizza l'atto fisico della pittura stessa. Pollock compie l'opera con procedimenti automatici, gesti incondizionati e spontanei, come i surrealisti. I suoi lavori non nascono come “arte studiata” ma si affidano in parte anche al caso, dipingendo in modo impulsivo e istintivo.”
“Professore è vero che Pollock non sapeva disegnare?” chiese Hyunjin completamente immerso nella lezione "Sì presume sia stato così, è vero e questo lo abbia spinto a creare una nuova tecnica, signorino Hwang la vedo molto interessato oggi, le piacciono le sue opere?" Il ragazzo annuì sorridendo "Bene, perché oggi dovrete fare voi un quadro con la tecnica di Pollock, su questa grande tela, tutto chiaro?"
I ragazzi erano entusiasti all’idea, almeno potevano passare la mattinata facendo qualcosa di divertente, che le solite pallose ore di lezione.Il professore consegnò a ciascun studente un pennello e gli spiegò bene la consegna “Tutti insieme farete sgocciolare i pennelli sopra la tela ognuno con colori diversi, potete iniziare”
Lentamente il dipinto stava prendendo forma, fino a quel momento i collegiali erano rimasti seri, ma una goccia di pittura blu andò a depositarsi sul volto di Minho, il quale si girò per vedere chi lo aveva sporcato e trovò lo sguardo colpevole di Jisung nel suo, per dispetto gli diede una pennellata verde sulla guancia sinistra e il minore lo guardò sconvolto. “Ma io non lo avevo fatto apposta” e lo colpì a sua volta con sguardo furbo, iniziarono una mini-lotta tra di loro e l’insegnante per fortuna non li aveva notati.
Sbadatamente alcune gocce schizzarono addosso ad altri collegiali e da lì iniziò il caos, la pittura cominciò a volare andando ovunque, c'era chi aveva la faccia completamente colorata, chi aveva i capelli multicolore. Hyunjin che scappava da Felix e Seungmin che lo inseguivano armati di pennelli e pittura rossa “Non mi avrete mai”, ma fu il suo migliore amico tradirlo con della vernice blu “La mia bellissima pelle…” disse fintamente disperato.
Il professore rimase impietrito a guardarli di certo non si aspettava questa fine, a risvegliarlo fu proprio della pittura sui suoi pantaloni. “Ora basta!” tutti si fermarono “Mettete giù i pennelli e mettetevi in riga, signor sorvegliante vada a chiamare immediatamente il signor preside”
Dopo un paio di minuti il sorvegliante fece ritorno seguito dal preside, il quale era ancora ignaro della sua richiesta convocazione, più si avvicinava e più si può notare il sguardo tramutare, non servì nemmeno spiegare cosa fosse successo che subito chiese “Chi è il responsabile?” nessuno osò parlare “Chi è che ha iniziato questa pagliacciata?” Jisung alzò gli occhi e incontrò quelli di Minho che lo fissavano, ma nessuno disse niente “Sono veramente deluso, il professore vi aveva dato fiducia e voi… avete rovinato non solo il lavoro svolto, ma le divise scolastiche e sporcato un vostro docente; quindi, lo ripeto per l’ultima volta chi è stato e prenderò provvedimenti per tutti"
Jisung un po’ titubante alzò la mano e notandolo lo seguì a ruota, il preside gli osservò sbuffando “Perfetto, voi due con me, gli altri vadano a cambiarsi”
I due entrarono nell’ufficio del preside e aspettarono che l’uomo prese parola “Mi volete spiegare il motivo della vostra infantile azione?” “Jisung accidentalmente mi ha sporcato con della pittura, così l’ho sporcato anch’io e poi si sono uniti tutti gli altri, la motivazione non c’è forse solo la noia” disse annoiato Minho.
Il preside gli osservò qualche minuto in silenzio “Bene allora, per punizione laverete tutte le divise a mano e ripulirete il cortile, ora andate a cambiarvi che sembrate Arlecchino” concluse con fare stanco e deluso.Minho e Jisung si guardarono e sorrisero l’avevano fatta grossa, ma era solo l’inizio.
Nel prossimo capitolo...
• Continua...12/2/2023
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Nel collegio ~ minsung
FanficÈ l'inizio del 1974 quando la vita del ribelle Jisung cambia con l'arrivo di Minho, un nuovo studente che si rivelerà presto il suo complice perfetto, tra segreti, rivolte e l'inizio di un amore nascosto nel cuore del collegio. ~l.mh + h.js ~h.hj +...