30 gennaio 1974 ~ 8

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Minho era appena arrivato davanti alla sua stanza, quando aprì la porta trovò Changbin intento a cambiarsi, portava soltanto i pantaloni e stava per indossare la camicia pulita quando si girò verso la porta sentendo l'ingresso di Minho, il maggiore lo fissò per qualche secondo notando il fisico robusto e allenato del più basso 'wow' pensò; staccò gli occhi dagli addominali dell'amico soltanto quando quest'ultimo gli parlò "Com'è andata dal preside?" lui riportò gli occhi in quelli del ragazzo e alzò le spalle con menefreghismo.
"Ci ha detto che dobbiamo pulire il cortile e tutte le divise"
"Mi sento un po' in colpa, cioè avete iniziato voi, ma noi vi abbiamo seguito"
"Tranquillo, sarà divertente farlo con Jisung" disse mentre si distendeva sul letto ancora imbrattato di vernice, con un leggero risolino.
"L'importante che facciate veloce che dobbiamo fare il compito di storia più tardi"
"Mmh" annuì senza ascoltare più di tanto e chiudendo gli occhi.

"Minho è da un quarto d'ora che ti sto aspettando giù in atrio, si può sapere che cosa stai facendo?" disse Jisung spalancando la porta di colpo, Changbin era uscito già da un pezzo per tornare a lezione quindi il maggiore era solo, Jisung lo trovò beatamente addormentato nel suo letto e si sarebbe fermato a guardarlo dormire se Minho non fosse ancora completamente sporco e fossero in ritardo.

Jisung senza pensarci su troppo urlò il suo nome e il castano per zittirlo gli lanciò un cuscino che però venne fermato dai riflessi preparati del biondo prima dell'impatto sulla sua faccia.
"Dai Minho alzati, ci metteremo delle ore tu non vuoi mangiare?"
"No, non ho fame"
"Beh io sì quindi muoviti"
"Ma se tanto non mangi mai"

L'ultima frase Minho la disse sovrappensiero, biascicando le parole ancora insonnolito e quando se n'era reso conto il leggero sorriso che prima contornava il viso del più piccolo era già sparito e aveva assunto un'aria seria e più distaccata.
"Ti aspetto fuori, muoviti a cambiarti" furono le ultime parole di Jisung prima di lasciare il castano solo nella sua stanza che con un po' di nervosismo si sfregò una mano sul volto sbuffando.

Quando Minho finì di cambiarsi scese insieme a Jisung nell'atrio e trovarono il sorvegliante che li aspettava impaziente.
"Era ora, inizierete a sistemare prima il cortile per il quale ci vuole meno tempo, dopo la pausa pranzo tornerete subito qui e laverete tutte le divise. Ma! Visto che le uniformi hanno bisogno di rimanere a lungo tempo in acqua, adesso le metterete a mollo e poi potete pulire il giardino. Tutto chiaro?"
I due annuirono svogliatamente mentre gli venivano passati stracci, scope, secchi e spugne.
"Buon lavoro!"

Rimasero da soli, entrambi non sapendo bene cosa fare, senza parlare Jisung iniziò a trasportare le ceste con all'interno i vestiti sporchi nell'area apposita; li immerse dentro grandi bacinelle piene d'acqua e ad ogni indumento immerso rilascia uno sbuffo a Minho veniva da ridere, ma per non peggiorare la situazione iniziò a lavorare seguendolo in silenzio.

Finirono dopo quasi dieci minuti nei quali nessuno aveva aperto bocca, Jisung si diresse verso il lato da pulire del cortile senza aspettare Minho che appena se ne accorse si mise a corrergli dietro cosa che al biondo non interessava, si fermò soltanto quando arrivò nel luogo desiderato, a guardarlo si pietrificò sapeva avessero fatto casino, ma non pensava di averlo ridotto in quello stato e Minho ebbe la stessa reazione -per fortuna che il sorvegliante ha detto che ci avremmo messo meno- pensò.

Jisung si rimboccò le maniche e iniziò a raccogliere tutti i pennelli sparsi per terra.
"Cosa faccio?" Chiese Minho
"Pulisci?"
"Si, ma con cosa inizio?"
"Raccogli i barattoli da terra prima"
"Va bene"

Il biondo non aveva intenzione di parlare a Minho, ci era rimasto male, per quanto quell'affermazione fosse veritiera e Jisung lo sapeva bene, ma non poteva farci niente. "Non si fa così"
"Cosa?" chiese Jisung fermandosi dallo spazzare il giardino
"Non si fa in questo modo" ripeté Minho
"Oh allora fallo tu se lo sai tanto fare, Mr. So tutto io" Il maggiore gli lanciò un'occhiataccia e Jisung era a conoscenza che lui non stesse pulendo bene, ma in tutta la sua vita lo avrà fatto sì e no quattro volte e il maggiore lo stava innervosendo.
Minho si avvicinò al biondo e gli prese la scopa dalle mani mostrandogli attentamente il movimento corretto da fare, il biondo si stava vergognando insomma ha 18 anni e Minho gli sta insegnando come spazzare, così gliela strappò di nuove dalle mani.
"Grazie, ho capito faccio da solo"
"Come vuoi"

Finirono in poco più di un'ora e tra i due ragazzi non ci furono grandi interazioni, il più piccolo cercava di fare più in fretta possibile per non passare altro tempo con Minho e appena conclusero scappò via andando in mensa cercando il suo migliore amico.

"Hey Ji" lo salutò Hyunjin "Ciao..."
"Ciao Jisung" disse una voce allegra "Oh ciao Felix, scusa sono molto stanco"
Felix gli fece cenno di stare tranquillo e di riposarsi un po' prima di tornare a lavorare "Jisung oggi è mercoledì ci sono i dolcetti al cioccolato, i tuoi preferiti" gli disse Hyunjin
"Non ho fame"
"Invece lo mangi, hai bisogno di energie per lavare più di venti camicie, su!"
Jisung si lasciò scappare un piccolo sbuffo, ma afferrò il dolcetto e gli diede un piccolo morso.
Al gusto dolce del cioccolato le sue pupille si dilatarono e il suo stomaco emette un leggero brontolio e dopo soltanto altri tre morsi lo finì.

Una delicata risata gli arrivò da dietro e mentre faticava a masticare per colpa del dolce abbastanza gommoso vide Minho ridere di lui.
"Si può sapere che c'è da ridere" riuscì a dire senza sputare
"Niente, sei adorabile hai le briciole ovunque"
Quando Jisung deglutì sonoramente gli fece la linguaccia.
"Sei ancora arrabbiato?" Gli chiese
"Non sono mai stato arrabbiato" rispose secco
"Ma-" "Niente ma Minho, andiamo a finire di lavare le uniformi"

I due collegiali uscirono dal refettorio salutando i loro amici e raggiungendo velocemente il giardino, si dissero che non si sarebbero distratti per riuscire a finire in tempo e raggiungere i loro amici per il lavoro di storia.

Minho si fermò dal raschiare una camicia osservando un Jisung tutto concentrato con addirittura la punta della lingua fuori cercando di togliere quella fastidiosa macchia rossa.
"La bella lavanderina" cantilenò il castano
"Perché tu?" Minho lo schizzò con l'acqua in risposta
"Non iniziare Minho sei infantile, abbiamo detto che non avremmo perso tempo"
"Che c'è? Stai perdendo il tuo lato ribelle?" Domandò con un sorrisino sfacciato
"Non credo proprio, sono solamente stanco e ho voglia di riposare, quindi sbrigati"
Minho sbuffò, si stava annoiando e gli facevano male alle mani, ma non ribatté il più piccolo e continuò il suo lavoro.

In tutto ci misero poco più di due ore e furono entrambi stremati, raggiunsero il sorvegliante e Jisung gli disse che avevano terminato e le uniformi le avevano appese al sole.
"Ben fatto ragazzi, potete andare adesso"
Jisung quando non fu più sul raggio del sorvegliante iniziò a correre per le scale, aprì velocemente la sua stanza e la risbatté con noncuranza catapultandosi sul letto, scrisse un biglietto a Hyunjin chiedendogli di svegliarlo tra un'ora per andare a lavorare al progetto di storia e poco dopo si addormentò stremato e la giornata non era ancora finita.

Nel prossimo capitolo...
continua...
"Aw, che carini!"

19/2/2023

Nel collegio ~ minsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora