New Orders

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Shi ascoltò con falsa attenzione i dati che Echira, un suo pari, stava esponendo durante la riunione semestrale alla "Thánatos Enterprise".

"Da come possiamo vedere su questo grafico, sono in aumento i casi di cuori spezzati." "Per infarto o..." domandò Hela "Intendeva in senso figurato" rispose Iside con un sorriso "Ah, peccato." Echira sorrise:"I mortali soffrono tanto per amore." Shi sollevò appena lo sguardo dalla scrivania "Ma davvero?" domandò ironico alzandosi e fissando Echira:"Per amore? Ci sono cose peggiori per cui si può soffrire e mi dici che gli umani soffrono per amore?" Thanatos seduto a capotavola lo fermò:"Shi, siediti. La collega non ha ancora finito." con uno sbuffò Shi si sedette con un tonfo sulla sedia fissando il paesaggio fuori dalla finestra, i Campi Elisi in tutto il loro splendore.

Una volta conclusa Shi la riunione uscì dalla sala conferenze e fece per dirigersi verso il suo ufficio quando Thanatos lo chiamò "Shi, puoi venire nel mio ufficio?" Shi sapeva bene che nonostante la frase fosse stata posta come una domanda, quello era un ordine.

Una volta nell'ufficio Thanatos lo fissò "Hai cambiato stile?" domandò osservandolo. I capelli neri erano appena visibili sotto un elmetto militare, il resto del viso era coperto da una maschera antigas a tutto viso, una t-shirt nera sotto uno smanicato beige con tasconi, pantaloni grigi antracite, anfibi "Mi sento più a mio agio." "Non è che forse stai indossando una maschera?" Shi alzò le spalle "So svolgere il mio lavoro." "Come va il Cammino di Atena?" "Vedo che ti tieni informato sulle mie attività." "Cerco solo di capire se ci lascerai per un'altro impiego." Shi sorrise da sotto la maschera "Ho parlato con Gea, mi ha detto che dopo Kira hai deciso di lavorare da solo." Shi lo fissò "Puoi biasimarmi? Mi aveva detto che saremmo rimasti per sempre a guardarci le spalle e invece..." poi si fermò un momento.

"Quanto tempo è passato?" chiese Thanatos "Due decadi quasi." mormorò Shi "Come sai il tempo è relativo. Sopratutto per noi" poi gli porse due cartelline "Abbiamo intenzione di aprire una nuova filiale a Roma, e vorremmo che andassi tu. Sei il famoso Agente 19, uno dei migliori agenti della nostra agenzia, come sai la "Thanatos Enterprise" dipende dalla "Templar." e loro vogliono te.".

"A Roma?" esclamò sorpreso Shi "Esatto." confermò Thanatos "La mia squadra?" Thanatos sorrise "La solita con due tirocinanti in più." a quelle parole Shi si tolse la maschera "Stai scherzando spero. Due tirocinanti?", Thanatos sorrise "La prima è già qui." poi batté le mani ed entrò una ragazzina con gli occhiali e uno zaino viola.

"Ti presento Merida, sarà la tua prima Kohai." Shi la fissò "Credevo fosse più grande, non una mocciosa." "Ho 17 anni Shi-coso." esclamò piccata Merida "Come mi hai chiamato furbetta?" rispose Shi. "Oh, cos'è ti da fastidio? Io sono il grande Shi, lavoro da solo." commentò Merida "Capo, non puoi farmi questo." esclamò Shi. "Oh, cos'è? Corri da mammina?" Shi si volse e la fissò "Ascoltami piccola impertinente, non farai tanta strada con me se ti comporti così." Thanatos batté le mani "Bene, è deciso, Shi, sei nominato Senpai della qui presente Merida per le prossime trenta decadi." Shi lo fissò "Pure? Tanto valeva fare cinquanta." "Un'altra parola e te la lascio per ottanta." Shi trasecolò di fronte alla minaccia"Va bene. Coraggio furbetta è ora di andare." esclamò uscendo dall'ufficio.

Shi entrò nel suo studio: "Allora io sono il tuo Senpai ed istruttore, mi chiamo Shi, lo sarò fino a nuovo ordine, non toccare nulla in questo studio finché non te lo dico io, non appuntare nulla fino a quando non te lo dico io, posso sembrarti duro, ma se le cose là fuori, nel mondo mortale si mettono male lo diventerò perché il mio lavoro è proteggere te, perché qualsiasi cosa faremo laggiù, la faremo assieme. E...mi stai ascoltando?" domandò rivolto a Merida che si mise a giocare con il suo pupazzo a forma di foca "Wow, che carina." Shi le tolse dalle mani il peluche. "Allora, quale parte di "Non toccare nulla" non è chiara? E soprattutto, non si tocca "Foca"." esclamò "Hai chiamato il tuo peluche a forma di foca, "Foca"?" chiese Merida, Shi valutò l'idea di incenerirla.

"Shi-coso, come mai tieni quella maschera?" "Saperlo non è tra le tue competenze." commentò togliendosi lo smanicato "Va bene, come vuoi capo." esclamò Merida, poi si sedette sul divano di fronte alla sua scrivania "Tra quanto andiamo a prendere un'anima?" esclamò prendendo al volo una palla da baseball tirata fuori dal suo zaino."Se la smetti di parlare e mi lasci leggere il fascicolo andremo presto." rispose Shi aprendo la seconda cartellina "Mercy, Mezzosangue, capacità di fornire guarigione avanzata." mormorò leggendo i fogli. I Mezzosangue erano coloro nati dall'unione tra un Angelo e un demone, avevano poteri di entrambi i tipi e spesso erano molto indisciplinati.

"Shi-coso, come mai lavori da solo?" chiese Merida, Shi la fissò "Furbetta, ti va di fare un gioco?" Merida si mise seduta "Che gioco?" "Quello del silenzio." rispose Shi riprendendo in mano il fascicolo.

Pochi minuti dopo però Merida si mise a cantare "Puoi non cantare canzoni d'amore depresse in questo ufficio?" esclamò Shi "Perché? Si intonano con lo stile di questo luogo e con il suo occupante." Shi assottigliò gli occhi "Come dici prego?" Merida lo fissò "Non lo sai che oggi è San Valentino? La festa degli innamorati e di chi si vuole bene." Shi la fissò "Ah, quindi stasera ci sarà un grande afflusso alla reception, visto che persone ubriache che si schianteranno con la macchina perché sono state rifiutate..." poi le sorrise "Almeno ci pagano gli straordinari." detto questo schioccò le dita e tutto il contenuto del suo ufficio sparì in una ventiquattrore. "Hai il tuo bagaglio?" Merida gli mostrò il suo zaino, Shi schioccò di nuovo le dita e Merida sorrise "Come sei elegante." Shi la fissò "Dobbiamo confonderci tra i mortali." mormorò aggiustandosi gli occhiali neri, era in un completo nero con camicia bianca, mentre Merida indossava una t-shirt e dei pantaloncini corti con della Vans.

"Dove andiamo?" Shi le sorrise "Nel nostro nuovo ufficio a Roma." poi schioccò le dita e un portale magico si aprì "Dopo di te." esclamò facendosi da parte "Grazie Shi-coso." rispose Merida entrando, Shi si diede un'ultima occhiata nella stanza vuota, trasse fuori una foto e sorrise "E così, ha inizio una nuova avventura." mormorò lasciando cadere la foto a terra ed entrando nel portale. 

Don't call me angel - The mysteries of the Templar agencyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora