Il suono delle sirene la fecero alzare, ogni giorno era identico a quello prima, Web si sistemò la sua tuta arancione, si rifece il letto e si sistemò i capelli nel piccolo specchio imbullonato al muro, da quanto tempo era lì? Non lo sapeva. Sapeva che i prigionieri chiamavano quel carcere "Nowhere".
L'avevano condotta lì bendata e con delle cuffie antirumore, si era ritrovata in una cella dotata di una scrivania, uno sgabello e un letto, quasi interamente realizzati in calcestruzzo gettato, oltre a un bagno che si spegneva se bloccato, una doccia che funzionava con un timer per evitare allagamenti e un lavandino privo di un rubinetto. Di fronte al rubinetto c'era uno specchio in acciaio lucido imbullonato al muro, una luce elettrica illuminava l'ambiente ed era accesa o disattivata solo a distanza, fissato al muro c'era un televisore che trasmette programmi di diverso tipo, la sera di solito veniva mostrato un film, altrimenti fungeva da orologio o magari trasmetteva musica. Dalla finestra poteva solo vedere il cielo e il tetto, l'intera cella era 3 metri e mezzo di lunghezza e larga 2. Ai detenuti era permesso mangiare, vestirsi, proteggersi dal freddo, fare attività fisica, leggere, lavorare nel carcere e ricevere attenzioni mediche.
La divisa era composta da una maglia arancione pantaloni grigi, biancheria intima di cotone, calze e un fazzoletto arancione, venivano svegliati alle 6:30 alle 6:50 i militari si schieravano ognuno di fronte a una cella, dopo circa trenta secondi le sbarre delle celle si aprivano e venivano ammanettati. Per essere condotti a fare colazione, alle entrate di tutti i corridoi, della sala da pranzo e di ogni ambiente erano posti dei metal detector mentre una moltitudine di rilevatori di movimento e telecamere a raggi infrarossi controllavano i corridoi, ogni detenuto inoltre indossava un collare elettronico contenente un ordigno esplosivo che faceva anche da inibitore per chi possedeva poteri. A colazione i detenuti potevano mangiare fiocchi di cereali assortiti, uova sbattute, latte, the, frutta essiccata, toast, pane e marmellata o con burro.
Dopo essere tornati alle loro celle alle 7.30 i prigionieri dovevano riordinare la loro cella e predisporre all'esterno la spazzatura. Le celle dovevano essere mantenute pulite e in buon ordine dagli stessi carcerati. Carta igienica, fiammiferi, sapone e detersivi erano consegnati alle celle il giovedì e il sabato. Le sbarre, la finestra e il pavimento della cella dovevano essere puliti ogni giorno.
Poi andavano a lavorare sempre sotto sorveglianza, lei era stata assegnata alla biblioteca del carcere, ai prigionieri non era consentito di avere del denaro, ma i loro guadagni andavano su un fondo apposito. Ad alcuni prigionieri erano poi assegnati dei compiti in lavanderia, in sartoria, in calzoleria nonché in giardino. Lavorava fino alle 12.50, veniva riportata nella sua sezione e i prigionieri erano ricontati, aveva notato che venivano di norma contati 13 volte al giorno
Il pranzo era servito nella sala alle 13:00 di solito, primo, secondo e contorno, forchette, cucchiai e coltelli dovevano essere lasciati sul tavolo e venivano contati prima e dopo i pasti da una guardia per assicurarsi che nessuno di questi venisse rubato o potesse divenire una potenziale arma, alle 13.30 erano riaccompagnati in cella dove rimanevano fino alle 14 per ritornare a lavorare fino alle 18 quando venivano riaccompagnati in cella dove potevano farsi la doccia in attesa dell'orario della cena che veniva servita alle 19:00 dopo di che i prigionieri tornavano nelle loro celle per la notte. Durante i pasti ai prigionieri sedevano a dei tavoli ciascuno da quattro posti, era concesso di mangiare quanto volessero ma nel tempo di 30 minuti e senza lasciare sporcizia; ogni avanzo veniva riportato e poteva comportare una sanzione disciplinare, con tre sanzioni il prigioniero poteva perdere un privilegio, come ad esempio la possibilità di fumare durante le ore d'aria o in cella.
Una volta in cella i detenuti potevano guardare il film oppure leggere un libro, lo spegnimento generale delle luci era alle 22:30. Dopo la chiusura delle celle, 6 guardie erano solite controllare i quattro blocchi di celle.
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Don't call me angel - The mysteries of the Templar agency
FantasyAvete presente i MIB? Quegli agenti in completo scuro che appaiono di fronte a casa tua e ti dicono che gli alieni non esistono? Ecco. Non sono l'unica agenzia segreta che lavora nel mondo. Tra coloro che proteggono l'umanità in segreto ci sono i...
