Wonderland

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"Casa dolce casa." Esclamò Merida rientrando nella loro sede, Shi la fissò "Davvero sei così stanca?" Merida sorrise poi corse ad abbracciare la sua civetta mentre Mercy frizionava il pelo di Bubbles, erano finalmente rientrati alla base, Web si fissò attorno spaesata "Wow questa si che è una base." Shi le sorrise mentre la aiutava a sistemarsi nella sua stanza.

Una volta riposato Shi tornò nel suo ufficio e iniziò a leggere un fascicolo quando la voce di Artemis lo chiamò dall'interfono "Shi, puoi venire un momento?" Shi uscì e si trovò faccia a faccia con una bambina, aveva i capelli neri, la pelle leggermente scura, occhi castani, nasino all'insù, era alta per la sua età, indossava una salopette di jeans e una maglietta bianca, sopra si teneva una borsa a tracolla e stava mangiando con golosità un Pain au Chocolat, si volse puntando gli occhi verdi verso il ragazzo "OH SANTO CIELO KATIE." esclamò sollevando la bambina e portandola in alto "Ciao Shi." esclamò Katie ridendo "Cosa ci fai qui?" esclamò con un sorriso abbracciandola "Sorpresa." Artemis apparve circondata da una decina di bambini, sembravano umani e solo un attento osservatore avrebbe notato che si trattava di piccoli di volpi a nove code, Veela e Lamie "Oh, Artemis, ti sei data da fare?" Artemis lo fissò male "Ho ricevuto una telefonata dalla Templar, dobbiamo occuparcene noi, a quanto pare il loro istituto è stato danneggiato quindi..." Shi annuì "Quanti sono?" Artemis guardò la lista "32." Shi sorrise "Modificheremo le stanze al piano di sopra in modo da accoglierli tutti." la bambina lo guardò "Posso dormire con te?" Shi la fissò "Hai 7 anni, sei grande." poi però annuì "I bambini saranno sotto la tua responsabilità, se vuoi posso assegnare Merida e Mercy a qualcun altro." Shi alzò le spalle "No. Tranquilla, ora sono di pattuglia, sono certo che non faranno danni."

"Anche oggi in giro per pattugliare Roma, che bello." commentò Mercy mentre Merida controllava il carrello della Glock "Ho sentito Demostene dire che tra poco apriranno un nuovo Starbucks." Mercy alzò le spalle "Poco importa. Dobbiamo comunque fare il nostro lavoro."

"Shi, ci narri una storia?" esclamò uno dei ragazzini mentre preparava il pranzo "Dipende, che storia volete sentire?" I bambini lo fissarono "Quella della canzone, quella del fiore e del bambino."

Shi sorrise poi iniziò a raccontare:" Questa canzone parla di una leggenda antica, la leggenda di una rosa eterna. Questa rosa nacque in mezzo al freddo e al gelo,  era una rosa talmente bella che una grande strega vedendo come la vita era apparsa nonostante il freddo decise di conservarla per sempre e lanciò un terribile incantesimo, tutto l'universo sarebbe diventato di ghiaccio fino a quando un cuore dolce e puro entrerà nel giardino.

Per liberare il mondo dal freddo si fece avanti un re pieno di ricchezze, ma il ghiaccio attorno alla rosa mostrò quanto fosse avaro e cattivo e per questo motivo fu scacciato, arrivò una donna famosa per la sua bellezza, ma a causa delle spine decise di non toccarla e fuggì. 

Un giorno apparve un bambino che impietosito dalla condizione della piccola rosa s'avvicinò per scaldarla. Bastò che la toccasse con la sua mano un attimo, per far si che l'incantesimo si spezzasse, apparve la grande Dama Bianca che di fronte a lui tramutò la rosa in una bella bambina e il bambino che voleva tanto un'amica fu contento, la Dama Bianca li benedisse prima di portare via il gelo e il freddo.  Perché in quel semplice gesto, fatto dal bambino c'era tutto l'amore, la cura, l'attenzione capace di sciogliere l'inverno più freddo."  concluse Shi mentre  Oscar iniziò a suonare la chitarra accompagnato da Freya che cantò la canzone.

Mercy parcheggiò l'auto nella rimessa e si pettinò i capelli "Sono io o c'è odore di lasagne?" esclamò Merida annusò "Non ti sbagli." entrambe corsero nell'ascensore e rimasero a bocca aperta quando videro che nella sala comune c'erano una trentina di bambini "Ma che ca..." "Ci sono i bambini." esclamò Demetrio mentre li faceva sedere ai diversi tavoli, Demostene spiegò loro la situazione mentre un bambino provava a tirargli giù i pantaloni.

Don't call me angel - The mysteries of the Templar agencyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora