"Benvenuti da Bunnycup, io sono Jessica e sarò la vostra cameriera, cosa volete ordinare?" la cliente dai capelli rossi la guardò era una ragazza dai capelli neri mossi e lucenti, lunghi fino alle spalle, un tatuaggio sul braccio destro rappresentava un motivo floreale mentre una fascia dorata sopra i fiori recitava "scientia potentia est" che poteva essere tradotta con la frase "sapere è potere" indossava pantaloni beige, camicia bianca a mezze maniche grembiule e cappellino verde "Io prendo una "Bunny Excelsior" e un muffin alla cannella, la mia amica invece un "luffy bunny tail" "Ma certo, arrivano subito." mormorò mentre si voltava ed andava verso il bancone, posò l'ordinazione e mentre si annodava i capelli in una cosa sbarazzina si guardò un momento attorno. C'erano diversi clienti a quell'ora nell'internet Cafè, molti erano studenti universitari o impiegati, alcuni frequentatori abituali altri invece facce passeggere.
Era comunque una giornata pesante per Jessica Kent, lavorava in una caffetteria, ma era uno dei tanti lavori che faceva, "sapere è potere" recitava la scritta sul suo braccio e lei lo sapeva, chiunque, davanti ad una tazza di caffè e un pasto caldo, si lascia andare in confidenze con la bella cameriera raccontandole di tutto.
Lo stesso poteva dire per i clienti dell'alimentari dove lavorava due volte a settimana, era riuscita a diventare amica di tutte le vecchiette del quartiere e anche solo andare al salone di bellezza le permetteva di essere sempre aggiornata sugli ultimi pettegolezzi della città.
Una volta consegnate le ordinazioni alle clienti uscì nel retro del locale e s'accese una sigaretta "Hey, J." si volse e sorrise "Ciao Mark." l'interlocutore era un ragazzo afroamericano, giocava a basket in una squadra di quartiere e amava le ciambelle "Hai quello che ti avevo chiesto?" le chiese con un sorriso "Mark, sai bene che è un lavoro lungo e difficile." rispose Jessie camminando assieme a lui "Lo so J, però tra poco è il compleanno di mio fratello." esclamò con un sorriso Mark, Jessie gli porse un foglio "Sono due biglietti per gli New York Yankees, bordo campo." Mark le sorrise "Sei la migliore, grazie." poi corse via e Jessie dopo aver spento il mozzicone rientrò nel locale.
"Ti prego, non puoi aprire un portale per portarci a New York." esclamò per l'ennesima volta Mercy mentre Shi, sordo alle sue lamentele chiudeva il suo borsone "No." "Ma perché?" Shi la fissò "La magia è sacra, non possiamo usarla per cose inutili..." commentò il Senpai "Artemis..." Artemis sorrise: "Mi dispiace, per ciò che decide il tuo Senpai io non posso intromettermi." "Vai a fare i bagagli, partiamo tra 40 minuti." Mercy salì le scale sbuffando, per due settimane sarebbero andati in America per un corso a NY "Condivisione di Esperienze" così l'aveva chiamata Shi, Merida era via assieme al suo ragazzo e li avrebbe forse raggiunti in seguito.
"Attenzione gentili passeggeri, il volo FR-3299 imbarcherà al Gate numero 34." Seduto sulla sedia di metallo Shi chiuse il portatile e nascose uno sbadiglio, Mercy si era addormentata su di lui, "Puffola, è ora di metterci in fila." esclamò alzandosi di scatto facendo cadere a terra Mercy "Sei cattivo." esclamò Mercy "Lieto che tu l'abbia notato, poi fissò Bubbles chiuso nel suo trasportino "Ancora non comprendo come mai tu l'abbia voluto portare." mormorò porgendo i biglietti alla Hostess "Ecco a voi, fate buon viaggio." rispose l'assistente di volo.
Dal corridoio del terminal Shi osservò l'aereo "Hai mai notato che i 747 hanno un certo fascino." domandò rivolto all'allieva "Ho sonno, ti prego entriamo dentro l'aereo." mormorò Mercy, Shi alzò gli occhi al cielo quando fu urtato da qualcuno, voltandosi rimase a bocca aperta "Claire?" Mercy aprì di scatto gli occhi e fissò la figura, era una ragazza leggermente meno alta rispetto a Shi, con i capelli castano scuro, pelle leggermente abbronzata, indossava dei jeans e una giacca grigia, era magrolina e sulle spalle teneva uno zaino anch'esso grigio "Spectre? Sei proprio tu?" Shi le sorrise "Stai andando a prendere l'aereo?" Mercy si chiese se Shi fosse sotto effetto di stupefacenti. Claire sorrise "Io sono il posto 11A, tu?" Shi le sorrise "11B." Mercy alzò gli occhi al cielo "Allora viaggeremo assieme?" "Assolutamente." "Ti aspetto dentro." appena Claire se ne andò Mercy fissò Shi "Allora...lei è?" Shi la fissò "Nessuno." Poi prese la sua 24h ed entrarono nel ponte superiore dell'aereo "Wow, non ho mai viaggiato nella Business Class della Lufthansa." esclamò Mercy "Ti piacerà... OH che fortuna, sono vicino al finestrino." mormorò con un sorriso, poi si sedette e si mise le cuffie, mentre Claire s'accomodò vicino a loro "Io sono Claire Miller." esclamò porgendole la mano "Mercy Frost, allieva di Shi." mormorò "Sei una Templar?" Mercy annuì "Che bello, io faccio parte del distaccamento americano." Lentamente l'aereo si mosse per andare sulla pista di decollo e Mercy lesse il nome della canzone che Shi stava ascoltando "Top Gun Anthem"? Sei serio?" Shi le sorrise mentre l'aereo prese velocità e s'alzò nel cielo.
STAI LEGGENDO
Don't call me angel - The mysteries of the Templar agency
FantasyAvete presente i MIB? Quegli agenti in completo scuro che appaiono di fronte a casa tua e ti dicono che gli alieni non esistono? Ecco. Non sono l'unica agenzia segreta che lavora nel mondo. Tra coloro che proteggono l'umanità in segreto ci sono i...
