45 | Ti lascio andare

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CAPITOLO 45
Ti lascio andare

«Oh! Eccoti!» una voce mi distrae d'improvviso. Mi giro verso l'entrata nella cucina e tolgo le mani dall'husky. Logan fa altrettanto. Entrambi guardiamo Kim avanzare in nostra direzione. Indica con un pollice le sue spalle.
«Noi siamo pronte. Tu vieni o vuoi restare un altro po'?»
«No, no. Vengo» replico e mi volto un'ultima volta verso Logan che mi rivolge un piccolo sorriso a labbra chiuse.
«Divertiti» dice.
La verità è che non mi sarebbe dispiaciuto per niente se questa serata fosse stata solo mia e sua.
Mi avvicino a lui, poggio una mano sulla sua spalla e mi alzo sulle punte degli anfibi per arrivare fin all'altezza del suo viso. Gli lascio un bacio sulla guancia e poi lo guardo.
«Anche tu.»
Logan mi fissa in uno strano modo, improvvisamente silenzioso.
«E vedi di non cadere da qualche parte. Mi raccomando» aggiungo subito dopo, rido lievemente contagiandolo. Mi volto ultima volta verso il cane e gli faccio ultima veloce carezza. «Ciao, amore» gli arruffo il pelo con un sorriso e guardo Logan, afferro la sua mano, gliela stringo forte.
«Ciao» sorrido e mi allontano finché le nostre mani non si staccano data la distanza che aumenta per raggiungere Kim, non riuscendo a staccare gli occhi da Logan che rimane con lo sguardo fisso su di me, da solo nella cucina, il cane sul bancone alle sue spalle e il mio cuore che batte in un modo strano... lo sento tremendamente strano.

Raggiungiamo l'uscita, i miei occhi si spostano sulle diverse persone, finché non finiscono senza prevederlo in alcun modo su Adrien. È seduto su una poltrona, un bicchiere tra le mani che sta girando e rigirando tra le dita fissandolo con aria assorta. Poi finalmente se lo porta alla bocca, mandandolo giù tutto d'un fiato e si rimette in piedi, barcollando per un istante. Chiude gli occhi cercando di riprendersi e nonostante tutto il mio cuore si stringe in una morsa dolorosa che non riesco a contrastare.
Io devo provare solo ribrezzo per lui e allora perché mi sento così... ogni volta che lo guardo? In me succede qualcosa e so che è sbagliato. Veramente troppo sbagliato.

Una volta fuori dalla casa della confraternita, con Kim e Nath poco più avanti di noi impegnata a scrivere qualcosa al cellulare mentre rischia di inciampare e cadere, l'asiatica schiude la bocca: «Posso farti una domanda?»

Improvvisamente aggrotto la fronte, soprattutto per il tono un po' troppo serio che ha appena usato. Mi distraggo dai miei pensieri o meglio dire dallo stato in cui ho visto Adrien. Mi volto e annuisco.
Lei però pare indecisa se parlare o meno, ma alla fine si da coraggio.

«Tu e... Logan, state insieme?»
Inutile dire che quella a inciampare sono io che prendo di netto il rialzo di una pietra del sentiero battuto che passa sul giardino e lo divide in due. Alla mia reazione Kim mi afferra per un braccio e mi fa tornare in equilibrio.
«Cosa?» chiedo presa di sprovvista. «Di... di che parli?»
Chiedo di getto non appena raddrizzo la schiena, quindi la guardo confusa.
Kim alza le spalle con noncuranza. Pare a disagio, non è assolutamente da lei.
«È... niente, insomma. Lascia, lascia perdere, domanda stupida» farnetica in uno strano modo e scaccia tutto con un gesto di mano, ma io decido ugualmente di rispondere per scacciare tutti i suoi dubbi, non voglio che qualcuno si faccia idee sbagliate.
«Siamo solo amici. Cos'è? L'amicizia tra ragazzo e ragazza non esiste?» abbozzo una mezza risata nervosa. Kim mi dà un'occhiata.
«Certo... ma certo che esiste» ribatte lei ma non ne pare convinta del tutto. «È solo che siete così, non so, uniti.»
«Gli amici lo sono, no?» chiedo stranita, ma sorrido quasi a scacciare questa strana atmosfera che di è improvvisamente creata tra me e Kim, veramente insolita.

Cuori In Tempesta 1 | ❗In editingDove le storie prendono vita. Scoprilo ora