Cuori In Tempesta 1 | ❗In editing

20 | Mi sei sempre mancata

CAPITOLO 20
Mi sei sempre mancata

Adrien invece torna con l'attenzione su di me e aggrotta la fronte, forse per le mie parole un po' troppo spinte sui meandri dell'immaginazione. Fa alcuni passi e prende posto alla mia destra, con le mani nella sua giacca e il cappuccio ancora tirato.
Se non fosse che la pioggia sia peggiorata più di prima e che adesso dal cielo sta sta cadendo grandine, mi sarei alzata e andata via.
«Sei ancora qui perché vuoi sapere cosa abbia fatto con il tuo miglior amico?» chiedo con aria scocciata e chiudo gli occhi, sperando che così magari di punto in bianco, quando schiuderò le palpebre, non troverò più Adrien Monroe accanto a me.

Un sorrisetto mi si dipinge sulle labbra.

«Non devi più preoccuparti. Logan ha capito tutto quello che c'era da capire, non mi starà più tra i piedi» sollevo la mano dove indosso l'anello e poi infilo entrambe nelle tasche del cappotto per scaldarle un po'.
«Ora che hai sentito ciò che volevi puoi anche andartene» apro gli occhi lanciandogli un'occhiata.
Adrien non dice nulla, quindi faccio lo stesso ed entrambi restiamo l'uno accanto all'altra in silenzio e fermi a fissare la pioggia.

«Io... non volevo darti ordini o decidere le tue amicizie, ma solo metterti in guardia. Logan non è il ragazzo adatto per te» prende lui a parlare. Istintivamente rido. «Uh-uh» mugugno e lo guardo. «E chi sarebbe adatto per me?» gli chiedo di conseguenza, davvero curiosa della sua risposta. Crede di sapere ciò che è meglio per me? Bè, si sbaglia.
«Tu, Adrien, credi davvero di sapere quello che fa per me?» lo guardo negli con aria inviperita. «Bé, se è per questo, perché non mi cerchi un buon pretendente e non ti dai da fare e mi organizzi anche il matrimonio? Anzi, no. Mi correggo: chiedilo alla tua tipa, sono certa che si farà i salti di gioia.» Mi abbandono in una risata irritata.
Scuoto la testa con fastidio e torno con l'attenzione sulla pioggia.

«Sei così ottuso da non capire che tu... non hai più alcuna voce in capitolo. Che tu non significhi più nulla. Sei solo l'ombra di qualcuno che conoscevo tempo fa e che mi ha ferita, e per la quale io riservo rabbia e rancore, ecco perché ho reagito così al campeggio, non per salvare qualcosa di noi due o per riaverti. La persona che sei adesso non ha alcun valore per me e io, francamente, non ti voglio, Adrien.» Dico sincera. Gli mando un'occhiata e lo scopro guardare la pioggia. Non ha nemmeno il coraggio di puntare i suoi occhi nei miei...

Perciò continuo a parlare.

«Se i nostri genitori stanno insieme questo non vuol dire in automatico che anche noi dobbiamo per forza avere un bel rapporto. Finché non ti soffoco nel sonno con un cuscino, non vedo il motivo per continuare... qualunque cosa stiamo facendo in questo momento. Per una buona volta - sospiro pesantemente - sii sincero con te stesso. Lascia le... stupide fantasie della tua ragazza e smetti di darle corda perché noi due, Adrien» mi alzo in piedi e metto la borsa sulla spalla, «ciò che siamo stati adesso non lo siamo più» concludo.

Gli volto le spalle e ritorno sotto la pioggia, noncurante che fino all'altra parte del campus dove ho lezione sicuramente ci arriverò zuppa. Ma se questo significa non avere più Adrien nei dintorni, non mi importa.

Dopo diversi passi rapidi, mi sento però afferrata per un braccio e fermata. Lal grandine ha smesso e ora c'è solo acqua e questa mi colpisce il pieno.

«Che cosa vuoi adesso?!» esclamo nervosa appena mi giro e vedo il volto di Adrien. La sua mano mi trascina sotto il riparo più vicino. Sbuffo scocciata e appena la pioggia non ci investe più, gli punto gli occhi addosso.
«Si può sapere che diavolo vuoi ancora da me?»
Pretendo risposte e subito.
«Non ti è bastato quello che ti ho detto?! Cosa vuoi ancora sentirti dire? Vuoi che mi metta a imprecare? Che ti mandi a quel paese? Che faccia la pazza e che perda la voce nel tentativo di farti capire per la milionesima volta quello che ho cercato per tutto questo tempo di infilare nella tua testa ma che tu sembri tanto di non-»