Grazie ancora a tutti quelli che sono qui dall'inizio e a tutti i nuovi arrivati. Prima di lasciarvi al nuovo capitolo vi devo avvisare che in quello precedente mancava l'ultima frase, me ne sono accorta ora e ho sistemato. Non che sia chissà cosa, ma serviva e dava un senso a quel finale. Scusate! XD
La mattina dopo Stiles venne svegliato dall'odore dei pancakes. Aveva la schiena a pezzi e per la prima volta in vita sua capiva davvero cosa volesse dire avere tutti i muscoli doloranti, compresi quelli di cui fino al quel momento non sospettava nemmeno l'esistenza.
Derek fu dolcissimo con lui, proprio come lo era stato la sera prima. Stiles non avrebbe mai dimenticato la scena che aveva visto quando era rinvenuto e, nonostante sapesse che in un certo qual modo era molto comica, ogni volta che ci ripensava sentiva che il cuore gli faceva le capriole in petto per la felicità. E al diavolo se era un'espressione da adolescente zuccherosa alla sua prima cotta.
Derek era al telefono con Kevin, anche se aveva capito che si trattava del mago solo dopo un po', e sembrava a un passo dall'avere una crisi di panico. Il suo svenimento lo aveva convinto che aveva fatto qualcosa di sbagliato, che lui avesse riportato qualche danno grave e che fosse necessario l'intervento tempestivo del mago, nonché di un pool di chirurghi altamente specializzati, per risolvere il guaio che aveva combinato.
Quando Stiles si decise a parlare per fargli sapere che stava bene lui si girò a guardarlo di scatto, a riprova di quanto era sconvolto dato che non aveva avvertito i cambiamenti del suo battito cardiaco e della sua respirazione, con la stessa espressione che avrebbe avuto se avesse visto un morto tornare in vita, ma non come gli zombies di The Walking Dead, qualcosa più alla Lazzaro della Bibbia. Era stato divertente sentirlo liquidare Kevin con giusto un paio di parole e vederlo buttare via il cellulare alle sue spalle, senza curarsi di quello che gli sarebbe potuto capitare, e poi precipitarsi al suo fianco. Ed era stato bello, terribilmente bello, sentire le sue braccia che lo circondavano con gentilezza e restare lì a farsi coccolare per le due ore successive.
Il quel momento il licantropo lo stava imboccando, e a nulla erano valse le sue proteste e l'assicurazione che, non dovendo usare il pene per mangiare, era perfettamente in grado di farlo da solo. Derek voleva prendersi cura di lui e nulla e nessuno al mondo avrebbero potuto impedirglielo. O quasi.
Lydia lo chiamò a metà del secondo pancake e Stiles ne approfittò per finirlo da solo, sorridendogli poi con fare innocente. A quanto sembrava, i wendigo erano infine giunti in città, Parrish li aveva avvistati durante uno dei suoi turni di ronda in compagnia di uno dei maghi della Congrega. Al momento sembravano tranquilli ma era meglio non rischiare, perciò nel primo pomeriggio si sarebbero riuniti di nuovo per decidere cosa fare e, ovviamente, era richiesta anche la loro presenza.
Subito dopo pranzo, Derek spedì Stiles in camera perché potesse riposare ancora un po', e quando lo raggiunse aveva in mano un'altra delle sue amate scatole bianche.
"Prima di tutto, sappi che avevo programmato di usare questa cosa proprio oggi molto prima di sapere della riunione. Avevo pensato di darti un po' di tregua dopo la sessione di ieri e prima delle prossime, che saranno altrettanto impegnative, anche se per motivi diversi. Purtroppo, vista la situazione, spuntare una delle altre voci della lista è fuori discussione."
Stiles aprì la scatola che gli aveva dato e scoprì che conteneva un vibratore, lungo circa venti centimetri e con un diametro di almeno quattro, tanto realistico da essere anche leggermente curvato e da avere perfino la riproduzione di vene in evidenza. Al suo fianco, sulla carta velina, era appoggiato un piccolo telecomando. Stiles sospirò e sollevò il viso per poter guardare Derek negli occhi.
"Farà rumore e i ragazzi sono licantropi, hanno il tuo stesso super udito. Lo sentiranno" gli fece notare.
"Lo so, per questo ho appena chiamato Kevin per chiedergli una mano. Ci accoglierà lui quando arriveremo al Dungeon, per evitare rischi, e farà un incantesimo sul vibratore per renderlo silenzioso alle orecchie di tutti i presenti nella stanza in cui si terrà la riunione. Per questo arriveremo prima degli altri e ce ne andremo per ultimi."
"Ok, va bene" acconsentì Stiles, senza fare nessuna storia.
Derek lo scrutò con attenzione, poco convinto.
"Sei sicuro che vada tutto bene, Stiles?" gli chiese.
"Se sei certo che gli altri non sentiranno nulla, per me va bene. Solo, ecco, magari evita di farlo muovere troppo se dovrò parlare, perché non so quanto riuscirò a trattenermi."
Derek continuò a fissarlo, sempre più preoccupato.
"Niente proteste? Davvero?"
Il ragazzo scrollò le spalle.
"Non è che abbia molta scelta, e ormai questa storia è quasi finita, posso sopportare un po' di disagio se significa non dover ricominciare tutto da capo. Mi fido di te, so che ti prenderai cura di me anche se saremo in mezzo ad altra gente, perciò va bene. Davvero! E poi il tuo è molto più grosso, questo non lo sentirò tanto quanto sento te, credo che potrò sopportarlo senza troppi problemi."
Derek scosse la testa, sorpreso e compiaciuto, e lo premiò con un bacio profondo.
"Scendi dal letto, Stiles, e piegati a novanta, petto sul materasso" gli ordinò quando si separarono, senza perdere altro tempo. "Te lo infilo, così poi potrai vestirti."
Derek non ci mise molto, anche se si assicurò comunque di prepararlo a dovere. Una volta che il dildo fu completamente dentro di lui lo aiutò a sollevarsi e lo fece sedere, ghignando impunemente quando lo vide agitarsi per trovare una posizione comoda, e andò a prendergli dei vestiti. Si prepararono in fretta e nel giro di venti minuti erano in macchina, diretti al Dungeon.
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Play The List
FanfictionUna Congrega di maghi si stabilisce a Beacon Hills e uno di loro si invaghisce di Stiles. Per poter 'giocare' con lui gli lancia un incantesimo ma il capo della Congrega riesce a modificarlo, almeno in parte, e Derek si ritrova piacevolmente coinvol...