10. Joke Strap

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La mattina dopo Stiles si risvegliò riposato come non gli capitava da giorni. Derek aveva mantenuto la sua promessa e il pomeriggio precedente lo aveva obbligato a stare a letto, e il ragazzo aveva passato la gran parte del tempo a dormire. Non avevano più fatto sesso dopo pranzo, e se da una parte gli dispiaceva, perché non aveva mai provato così tanto piacere come quando lo faceva con Derek, dall'altra era grato di poter dare un po' di respiro al suo corpo abusato. Gli facevano male tutti i muscoli, compresi alcuni di cui ignorava perfino l'esistenza, e per un drammatico istante, la mattina precedente, aveva anche temuto di essersi slogato la mascella, accidenti al suo Dom e alle sue dimensioni da pornostar.
In ogni caso, quando quel giorno si era svegliato era rilassato, soddisfatto e felice. Poi Derek era entrato in camera con il vassoio della colazione. E una piccola scatolina bianca.
Stiles si affrettò a sedersi e gli lanciò uno sguardo inceneritore. O almeno era convinto di averlo fatto, anche se a un certo punto iniziò ad avere qualche dubbio visto che il licantropo continuò ad avanzare verso di lui senza fare una piega. Il ragazzo decise che alla fine di tutta quella storia avrebbe preteso che gli pagasse le sedute dallo psicologo per combattere la sua prossima fobia per i pacchi bianchi di ogni forma e misura.
"Hai fame?" gli chiese Derek, come se non ci fosse nulla di strano e lui non si stesse preparando a giocargli qualche brutto scherzo.
Stiles si chiese perché tutti pensassero che quello con una faccia tosta invidiabile fosse lui. Magari avrebbe potuto fare qualche filmato e poi fare una chiacchierata con il resto del branco.
"Stiles?" lo richiamò il licantropo, riscuotendolo dai suoi pensieri di vendetta.
"Non particolarmente" rispose, dopo aver fatto mente locale per ricordarsi la domanda e adocchiando ancora una volta la scatola.
"Mi stai dicendo che non apprezzi lo sforzo che ho fatto per prepararti la colazione?"
"No signore, lo apprezzo molto e la ringrazio dal profondo del cuore. È solo che quando sono preoccupato perdo sempre l'appetito."
Derek sorrise, senza riuscire a celare completamente il divertimento, e posò il vassoio sul comodino.
"D'accordo, allora togliamoci il pensiero, così dopo potrai mangiare i tuoi toast. Apri la scatola" gli ordinò, porgendogliela.
Stiles la prese con un sospiro e tolse il coperchio. Poi sollevò lo sguardo su Derek, lo riabbassò sul contenuto della scatola, come a volersi assicurare di aver visto bene cosa conteneva, e lo alzò di nuovo.
"E questo cosa dovrebbe significare?" chiese perplesso.
"Kevin ci ha invitato a cena" lo informò il licantropo.
"E al posto di giacca e cravatta è d'obbligo il sospensorio?"
"Non esattamente. In realtà, pare che in queste occasioni i Sub debbano essere... come posso dire? Nudi! O al massimo agghindati con dei body simili a quello che abbiamo usato ieri."
"No!" rantolò Stiles, scuotendo la testa e iniziando a boccheggiare.
"Tranquillo, non ho nessuna intenzione di condividere il tuo corpo con altri, e Underwood lo sa" gli assicurò. "Tuttavia, è una di quelle serate particolari che organizza ogni tanto e, anche se noi andremo lì solo per guardare, non possiamo farlo vestiti come se dovessimo assistere a un battesimo."
"Non possiamo semplicemente restare a casa, vero?" provò Stiles.
"No."
"E il sospensorio cosa c'entra?" chiese ancora, dopo l'ennesimo sospiro.
"Kevin si ricordava di averlo visto nella lista e no, nessuno di noi ha idea del perché o di cosa avesse in mente Winthrop, e in tutta onestà non vogliamo nemmeno saperlo. Comunque, visto che c'era e prima o poi dovevamo usarlo, a Kevin è venuta un'idea."
"Non andrò in giro vestito solo di un sospensorio, sappilo!" lo mise in guardia Stiles.
"Come se permettessi che qualcuno ti vedesse così" scosse la testa Derek, che sembrava davvero molto contrariato alla sola idea.
"E allora?"
"Allora Kevin mi ha fatto notare che un Sub che va in giro completamente vestito non sarebbe ben visto in questa particolare occasione, così come il Dom che glielo lasciasse fare, e ha suggerito un'alternativa accettabile che ti permetta comunque di essere abbastanza coperto."
Stiles lo guardò scettico, non nutrendo nessuna fiducia nelle idee di Underwood, soprattutto se riguardavano alternative e corpi non del tutto coperti.
"Se non devo indossare solo quello, allora a cosa serve?" indagò.
Derek sorrise di nuovo, o per meglio dire ghignò, e si diresse verso il suo armadio, e Stiles iniziò a sudare freddo. Anche perché lo vide tornare con l'ennesima scatola.
"Indosserai questi" disse, aprendola e tirandone fuori alcuni indumenti neri che sembravano essere proprio della sua taglia.
Che poi, indumenti era una parola grossa! Si trattava di una camicia senza maniche, con i bottoni argentati a clip e di un tessuto talmente trasparente che avrebbe solo velato il suo torace, lasciando ben poco all'immaginazione, e di un paio di pantaloni di pelle con un enorme buco nella parte posteriore. Stiles ci mise un po' a capire che cosa significasse e, quando alla fine ci arrivò, sollevò lo sguardo scioccato su Derek.
"Vuoi che metta questi? Davvero? Questi?! Si vedrà tutto! Avevi detto che non volevi" lo accusò.
"In realtà, ho detto che non avrei condiviso il tuo corpo, non ho fatto cenno al condividere una parte di esso" lo corresse. "In ogni caso, ho riflettuto sulla proposta di Kevin e sono giunto alla conclusione che sia ottima. In questo modo tutti potranno vedere quanto è delizioso il mio Sub e, allo stesso tempo, sapranno di non poterlo avere. Credo che sarà molto gratificante."
"E da quando il tuo ego ha bisogno di essere gratificato?"
Derek sollevò un sopracciglio e Stiles ebbe un momento di esitazione. Ok, d'accordo, era un Hale e un lupo, da qualche tempo proprio letteralmente, con tanto di orecchie a punta e coda, aveva un ego grande come una casa e tanti di quei problemi esistenziali che le gratificazioni, probabilmente, gli erano proprio indispensabili. Perlomeno a giudicare dalla sua auto e dal suo conto in banca, giusto per fare un paio di esempi.
"Vuoi davvero che vada in giro con quei cosi?" quasi piagnucolò il ragazzo, quando fu chiaro che Derek parlava sul serio.
"Sì."
"E il sospensorio?"
"Con dei semplici boxer il tuo culetto sodo sarebbe coperto, con questo sarà tutto in bella mostra e tu non sarai obbligato a passare tutta la serata senza mutande, cosa che so ti metterebbe ancora di più a disagio, senza contare che potremo spuntarlo dalla lista. E poi sono curioso di vedere come ti sta addosso" concluse il Dom.
Stiles si lasciò cadere sui cuscini e portò un braccio a coprirsi gli occhi.
"Ti odio" lo informò con voce atona.
Derek sorrise soddisfatto.
"No, non è vero, so per certo che stai mentendo. Sai, quella cosa dei battiti del cuore" gli ricordò il licantropo, e Stiles grugnì, inghiottendo l'insulto molto colorito che avrebbe tanto voluto rivolgergli, se non avesse avuto la certezza che gli avrebbe fruttato l'ennesima punizione.

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