La mattina dopo Derek trovò Stiles davanti alla specchio del bagno. Si stava accarezzando i capezzoli e stava osservando il proprio riflesso, mentre lo faceva, con una strana espressione, un po' perplessa e un po' imbronciata.
"Ti fanno male?" gli chiese, dopo essersi appoggiato allo stipite della porta, facendolo sussultare per la sorpresa.
"Non proprio male" rispose "ma li sento un po' indolenziti. Magari ora starebbero meglio se tu non ti fossi divertito a farli sfregare sulle lenzuola tutte le volte che mi hai scopato, ieri" lo accusò.
"Non mi pare che tu ti sia lamentato, né per lo sfregamento né per le volte che ti ho scopato."
Stiles sbuffò ma non commentò oltre, perché sapevano entrambi che Derek aveva ragione. Il pomeriggio precedente era stato tanto intenso quanto appagante, e il lieve bruciore che avvertiva ai capezzoli era un prezzo più che accettabile da pagare per il piacere che il licantropo gli aveva fatto provare.
"Allora, cosa abbiamo in programma per oggi?" cambiò discorso.
Derek inarcò il solito sopracciglio ma non disse altro sull'argomento. Invece gli fece un cenno con la testa per indicargli di tornare in camera da letto.
"Ricordi quando abbiamo parlato del fatto che Winthorp fosse un imbecille e che in lista c'erano alcune cose assurde?" gli chiese, quando furono entrambi seduti sul letto.
"E come dimenticarlo?" grugnì Stiles, che ancora non riusciva a sentire il nome dell'idiota che lo aveva messo in quella situazione senza infuriarsi.
"Bene, oggi useremo una di quelle cose. Ho scelto l'oggetto che pensavo ti sarebbe piaciuto di più per darti un po' di tregua, visto che ieri è stata un'altra giornata pesante" gli spiegò Derek.
Il Dom gli porse l'ennesima scatola, solo che questa volta non era bianca. Al contrario, era fin troppo colorata. E veniva dal Giappone. Considerato il numero spropositato di doujinshi che si era scaricato da internet, era abbastanza sicuro che i caratteri stampati sul cartoncino fossero kanji, e se quello non fosse bastato a convincerlo della cosa ci avrebbe pensato la donnina mezza nuda in stile manga a fugare ogni suo dubbio.
Stiles guardò l'immagine sulla scatola, poi guardò Derek, poi di nuovo l'immagine sulla scatola. E alla fine esplose.
"Su quella stramaledetta lista c'era anche una dannatissima vagina di silicone?!"
Derek scrollò le spalle, come a dire che lui non c'entrava nulla con quell'affare, e Stiles si mise quasi a piagnucolare.
"Non è possibile. Non è assolutamente possibile. Che ho fatto di male nelle mie vite precedenti per meritare anche questo?"
"Potrei anche dirti che non è la cosa peggiore che c'è sulla lista ma dubito che saperlo potrebbe in qualche modo tirarti su di morale" gli fece notare il licantropo.
Stiles lo guardò con gli occhi da cucciolo bastonato ma Derek non fece nemmeno una piega. Per quanto fosse certo che per lui sarebbe stato di sicuro imbarazzante, quel giocattolino non gli avrebbe fatto alcun male e usarlo gli avrebbe procurato solo piacere.
"Non so che intenzioni avesse Winthorp, ma io ho pensato a un modo divertente di utilizzarlo" lo informò, e la sua allegria non piacque per nulla al suo Sub.
"E sarebbe?"
"Voglio vedere come ti masturbi" gli rivelò.
Ci mancò poco che il ragazzo non si strozzasse con il suo stesso respiro.
"Non puoi essere serio!" lo accusò, quando fu di nuovo in grado di articolare una frase di senso compiuto.
"Ho mai scherzato durante una scena o, più in generale, sono mai stato meno che serio quando si trattava di questi giochini?" replicò il licantropo.
Stiles guardò di nuovo la scatola che aveva tra le mani e deglutì, per niente a proprio agio.
"Ora voglio che tu apra quella confezione, che tiri fuori quella cosa e la lubrifichi per bene. Poi poggerai la schiena sui cuscini, semi sdraiato, e inizierai a giocarci" gli ordinò il suo Dom, e lui fu attraversato da un brivido di eccitazione, alla faccia dell'imbarazzo. Avere una voce tanto sensuale come quella che aveva Derek doveva essere di certo un crimine, e Stiles decise che una volta tornato a casa avrebbe controllato nei volumi di legge di suo padre per averne la conferma, o magari avrebbe potuto chiedere al padre di Jackson dato che era un avvocato.
In quel momento, però, tutto quello che poteva fare era eseguire gli ordini che aveva ricevuto dal suo Dom. Aprì quella scatola fin troppo sgargiante, tirò fuori il cilindro di silicone e usò il lubrificante che c'era nella confezione per lubrificarlo. Poi si lasciò cadere sui cuscini.
Il problema era che non sapeva da che parte iniziare. Cioè, sapeva cosa doveva fare, in fondo quel pezzo di plastica non era altro che il sostituto di una mano, o di altro a cui in quel momento preferiva non pensare, e lui e la sua mano destra erano diventati molto intimi nel corso degli anni, ma non riusciva a decidere se doveva infilarci subito il suo membro a riposo o se provare prima a eccitarsi nel modo classico.
"Allora, cosa stai aspettando?" lo riscosse il licantropo, che sembrava alquanto impaziente di vederlo all'opera.
Stiles raccolse tutto il suo coraggio, si accarezzò un paio di volte e poi si infilò in quel buco stretto. Il gel freddo lo aveva fatto rabbrividire ma, a parte quello, la sensazione di essere avvolto da quella cosa di silicone non era affatto spiacevole. Quando iniziò a muoverlo avanti e indietro, poi, cominciò ad avvertire perfino una certa eccitazione.
Il problema era che non si era mai masturbato di fronte a nessuno e non riusciva a smettere di pensare a quanto fosse imbarazzante, cosa che gli impediva di concentrarsi a dovere su quello che stava facendo e di godersi l'esperienza. Le poche occhiate che si azzardò a lanciare al suo Dom, poi, non lo aiutarono per niente. Derek non sembrava affatto soddisfatto dello spettacolo che gli stava fornendo e lui diventò ancora più nervoso, col risultato che la sua già scarsa eccitazione finì per volatilizzarsi.
"A quanto pare non sta funzionando" commentò infatti il licantropo, una decina di minuti dopo l'inizio di quella sessione.
Il ragazzo si rifiutò di guardarlo, talmente imbarazzato e in ansia che la sua mezza erezione sparì quasi del tutto.
"Allora proviamo in un altro modo" decise a quel punto Derek.
Stiles lo vide alzarsi e andare verso il suo armadio. Il fatto che lo avesse aperto e chiuso nel giro di pochi secondi, prendendo quello che gli serviva senza doverci rovistare dentro, gli fece capire che aveva già programmato tutto, perciò le cose erano due: o lo conosceva fin troppo bene e aveva previsto cosa sarebbe successo, o aveva organizzato tutto fin nei minimi particolari per ottenere erattamente quello che voleva, e Stiles non sapeva quale delle opzioni preferire. Quando Derek tornò da lui aveva in mano quello che sembrava un piumone arrotolato molto stretto e tenuto fermo da delle corde che lo avvolgevano tutto intorno, tipo salame.
Il suo Dom buttò il fagotto sul letto e, senza tanti complimenti, gli sfilò l'onahole dal membro ormai quasi completamente a riposo. Poi lo infilò al centro del rotolo, forzando un po' per farlo entrare, e strinse ancora un po' le corde. A quel punto si girò verso Stiles con un'espressione innocente che poteva significare solo che le cose, per lui, stavano per andare di male in peggio.
"Vieni qui, Stiles" lo richiamò. "Vediamo se così ti piace di più."
Il ragazzo si avvicinò, per niente convinto, e il licantropo lo spinse contro il rotolo di stoffa.
"Coraggio! So che hai avuto un po' di esperienza con mia cugina, perciò sai come si fa."
In altre parole, Derek voleva che scopasse quella cosa! Stiles lo guardò come se fosse impazzito ma lui non si scompose. Al contrario, sollevò una mano con molta calma e gli indicò il piumone arrotolato.
Il ragazzo prese un respiro profondo per farsi coraggio e tentò di trovare una posizione che gli permettesse di eseguire il suo ordine senza rendersi più ridicolo di quanto già non si sentisse. Dire che era imbarazzato non rendeva affatto l'idea di come si sentiva in quel momento.
Quando aveva ormai deciso di lasciar perdere la comodità e di farlo e basta, per concludere quella storia il più in fretta possibile, sentì le mani del suo Dom poggiarsi sui suoi fianchi. Derek lo aiutò a mettersi nella giusta posizione e poi lo spinse contro l'onahole, deciso a vederlo affondarci dentro. Peccato che, a quel punto, il membro di Stiles non fosse in grado di penetrare nulla.
"Coraggio, ragazzino, mostrami come ti tocchi" gli ordinò, sussurrando direttamente al suo orecchio, e Stiles trattenne il respiro.
Derek era un bastardo manipolatore, ormai ne aveva la certezza. Ed era altrettanto sicuro di non riuscire a dirgli di no, non quando gli parlava con quella voce da infarto, comunque. Perciò spostò una mano tra le sue gambe e iniziò a toccarsi e accarezzarsi, fino ad avere un'erezione completa. Gli incitamenti del suo Dom e le dita che continuavano ad affondare nei suoi fianchi non fecero altro che accelerare tutto il procedimento.
"E ora fammi vedere quanto sei bravo" lo incoraggiò, spingendolo contro il piumone arrotolato fino a quando Stiles non affondò dentro l'onahole. Arrivò perfino a guidarlo nelle prime spinte, come a volersi assicurare che avesse davvero capito cosa doveva fare.
L'imbarazzo di Stiles non fece che aumentare, ma il calore e la forza di quelle mani sulla sua pelle furono sufficienti per mantenere alta la sua eccitazione. Perfino quando il licantropo lasciò la presa lui continuò a ondeggiare i fianchi: se Derek voleva immaginarlo nell'atto di scopare una donna, lui lo avrebbe accontentato. Era vero che non aveva la sua stessa esperienza, ma di certo sapeva come fare.
Si stava muovendo da almeno dieci minuti quando il suo Dom parlò di nuovo.
"Allora, è più piacevole farlo con una vagina di silicone o con Malia?"
Stiles scosse la testa, rifiutandosi di rispondere e completamente scioccato per quella domanda. Non si aspettava che Derek potesse chiedergli una cosa del genere, e in quel modo, poi! Senza contare che, al di là del fatto che lui e Malia si erano lasciati da tempo, e che da quando era caduto vittima dell'incantesimo non aveva pensato a lei, né al sesso con lei, nemmeno una volta, al momento aveva problemi più seri a cui pensare. Era eccitato, e masturbarsi dentro quell'affare era decisamente piacevole, ma per quanto ci provasse non riusciva a raggiungere l'orgasmo. Era frustrante, e preoccupante, e l'ultima cosa che voleva era che Derek se ne accorgesse, perciò accelerò i suoi movimenti e provò a concentrarsi.
"Qualcosa non va, Stiles?" gli chiese il licantropo, avvicinandosi a lui.
"Va... tutto... bene!" negò Stiles, tra un respiro pesante e l'altro.
Peccato che Derek non gli credette nemmeno per un istante.
"Bugiardo" disse, e gli passò un dito lungo la spina dorsale, facendolo inarcare. "Vuoi che ti aiuti?" gli chiese poi, suadente.
"E come?" si lasciò sfuggire il ragazzo, che subito dopo si insultò mentalmente per la sua mancanza di controllo.
"Così!"
E Stiles sentì le dita di Derek allargargli le natiche e la sua erezione farsi strada dentro di lui. Fu esaltante, ed eccitante, e appagante, e terribilmente spaventoso. Il Dom lo prese con forza, anche se si assicurò di non fargli troppo male, e si mosse nel suo canale con spinte profonde, portandolo quasi subito all'orgasmo.
In un istante di terrificante consapevolezza, Stiles si rese conto di che cosa gli mancasse davvero per raggiungere il piacere, mentre si scopava quella vagina finta: Derek. Dentro di lui. E all'improvviso ebbe davvero paura.
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FanfictionUna Congrega di maghi si stabilisce a Beacon Hills e uno di loro si invaghisce di Stiles. Per poter 'giocare' con lui gli lancia un incantesimo ma il capo della Congrega riesce a modificarlo, almeno in parte, e Derek si ritrova piacevolmente coinvol...