Entro in casa con mia madre, Mano e Lurch.
Appena entrata, mio padre mi corre incontro.
<Mia piccola vipera, stai bene?>
<Si, sto bene. Possiamo evitare di parlare dell'accaduto?> Dico, mentre mi incammino verso camera mia.
Appena entro chiudo a chiave, e poggio la schiena contro la porta.
Chiudo gli occhi: sono stanchissima.
Decido di farmi una doccia.
Addosso, ho ancora i vestiti della festa.
Entro nel mio bagno privato, tolgo i vestiti, e mi fiondo nella doccia.
Lavo anche i capelli che sanno di alcol.
Non voglio pensare alla scorsa sera.
In testa ho già troppi pensieri, non voglio pensare ad altro.
Subito dopo aver asciugato i capelli, metto una camicia da notte molto leggera.
Mi infilo nel letto, chiudo gli occhi, e mi abbandono ad un sonno profondo.
*
Sono passate circa 2 ore da quando mi sono addormentata.
Ad un certo punto sento un rumore che mi fa subito alzare: proviene dalla finestra.
Vedo una figura avanzare verso di essa, comincio a pensare come stendere l'infiltrato, ma dopo poco, riconosco subito chi è.
<Tyler!> Dico incredula.
<Cosa ci fai qui?>
<Ciao Mercoledì, stai bene?>
<Si.>
< È da quando sono scappato dal penitenziario che sono vicino a te. Non riesco a starti lontano, ti prego fammi restare per almeno questa notte.>
<Tyler, sei ricercato.>
<Ti giuro che domani me ne andrò.>
"Non andartene mai più." È quello che penso nella mia testa, ma sono troppo orgogliosa per dirlo.
<Va bene, puoi rimanere. Ma dovrai dormire su quel divanetto lì infondo.>
<Sempre meglio del penitenziario.> Dice sarcastico.
Sto per ritornare verso il letto, quando dico:
<Tyler...>
<Dimmi.>
<Grazie per ieri sera.>
<Tutto per proteggerti.>
<Buonanotte Tyler.>
<Buonanotte Mercoledì.>
Mi rimetto nel letto e cerco di continuare a dormire.
*
All'improvviso mi trovo in un bosco.
Vengo attratta da dei lamenti da parte di una persona: Tyler.
È ferito, privo di sensi.
<Tyler!!!> Urlo correndo verso di lui.
Comincio a piangere, delle lacrime mi rigano il viso, e un dolore nel petto si fa sempre più acuto.
<Mercoledì!>
Ritorno alla realtà.
Era solo un sogno, solo un sogno.
<Hey, è tutto ok, era un sogno.> Dice Tyler prendendomi il volto tra le mani.
<Fammi spazio.>
<Cosa fai?>
<Mi metto vicino a te, non puoi rimanere da sola.>
Gli faccio spazio, mi giro sul fianco in cerca dei suoi occhi.
Siamo così vicini che i nostri nasi quasi si sfiorano.
Ci guardiamo per diversi minuti che sembrano essere infiniti.
Dopo poco si avvicina, e mi da un bacio delicato sulla fronte.
A quel tocco, chiudo gli occhi.
Mi sento al sicuro.
Decido quindi di godermi quegli attimi, che vorrei fossero eterni.
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Again But Better: Wednesday & Tyler
FanfictionDopo il semestre alla Nevermore, Mercoledì torna a casa. Non tutte le sue domande hanno avuto risposta, ma presto, ci sarà un enorme cambiamento nella sua vita.