Capitolo 18 (Mercoledì)

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Sono stesa sul mio letto a fissare il vuoto.

Sono leggermente assonnata, chiudo gli occhi, ma subito dopo sento bussare alla porta.

<Entra.> Dico subito, sento il bisogno di vedere Tyler.

Lui mi mette tranquillità.

Mi appoggio sul fianco e si avvicina a me.

<Hey, come stai?> Chiede sedendosi sul letto e massaggiandomi la schiena.

<Ho solo un po' di voltastomaco.>

Mi poggia la mano sulla fronte coperta dalla frangia ed esclama:

<Merda! Mercoledì, scotti.>

Non mi da tempo di dire qualcosa che esce dalla camera e torna in meno di 30 secondi con un termometro.

<Dai vieni, misuriamo la febbre.>

Mi infila il termometro sotto il braccio e si avvicina.

Mi lascia dei baci delicati consecutivi sulla testa, mentre aspetta che il termometro suoni.

Quando suona, lo toglie dal braccio e lo guarda.

<Cazzo!>

<Che c'è?>

<39.2> Dice spaventato.

L'ultima volta che mi è venuta la febbre avevo 6 anni.

Mi arriva una vampata di nausea, e mi alzo di scatto.

<Tutto bene?>

Non ho il tempo di rispondere.

Corro in bagno e vomito.

Tyler corre da me, si piega e mi scosta le tracce dietro le spalle.

<Posso fare qualcosa?> Chiede premuroso.

<No, mi faccio una doccia.> Rispondo.

<Ok, ti aspetto in camera.>

Ancora un po' scombussolata, entro nella doccia e apro il getto dell'acqua.

Credevo che con una doccia sarei stata meglio, ma in realtà mi sento solo peggio.

Mentre l'acqua calda scorre sopra di me, comincio a vedere appannato, le orecchie mi fischiano, e una profonda fitta mi colpisce il basso ventre.

Cado sul pavimento bagnato, sbattendo la testa, e perdendo i sensi.

L'unica cosa che riesco a percepire è il frastuono che ho creato cadendo.

Again But Better: Wednesday & TylerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora