Capitolo 22 (Mercoledì)

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E' la stessa sera.

Io e Tyler siamo sul divano abbracciati.

Non mi sono allontanata da lui neanche un secondo.

Ho ancora gli occhi rossi, pieni di lacrime, causate dalla mia visione.

Tiro su con il naso e Tyler riesce a sentirlo.

Si mette seduto e ki tira su, prendendomi in braccio.

Mi da un bacio sulla fronte.

Comincio a piangere più forte, non so cosa mi stia succedendo.

<Mercoledì, non piangere...> Sussurra.

<Tyler...< Dico singhiozzando.

<Shh, è tutto ok.>

<Tyler, non voglio perderti di nuovo.>

<Non accadrà, sono qui, non me ne vado.>

Poggio la testa sul suo petto, mentre mi accarezza la schiena.

<Mercoledì...>

<Dimmi.>

<Se, per una ragione, dovrebbe succedermi qualcosa...>

Mi alzo di scatto e poi continua:

<Promettimi che non metterai a rischio la tua vita. Promettimi che andrai avanti.>

<No!>Dico secca.

<Mercoledì ti prego.>

Comincio a camminare per il salotto ed esclamo:

<Tyler, due sono le cose: o moriamo entrambi, o ci salviamo entrambi.>Dico leggermente infastidita.

<Non permetterò di farti uccidere per colpa mia.>

<E invece lo farai.>

<No!> alza la voce.

Si avvicina, imprigionandomi tra la parete e il suo petto.

<Mercoledì, ficcatelo in testa: ti giuro che se ti dovesse accadere qualcosa a causa mia, io mi ucciderò.>

Prendo coraggio, esco dalla "trappola" e dico urlando:

<No! Ficcati in testa che nessuno mi ha mai detto cosa fare! La vita è la mia, deciderò io!>

Poi, salgo in camera mia, lasciando Tyler da solo in salotto.

sulla mia scrivania c'è la palla di cristallo che si illumina.

Mi avvicino e vedo madre che mi cerca.

<Cosa c'è madre?>

<Tesoro, come vanno le cose?>

<Abbastanza bene.>

<Ne sei sicura? Ho visto in una visione che stavi piangendo...>

Anche lei è una psichica, oltre ad essere mia madre.

<Mercoledì', parla con me.>

<E' tutto ok, era solo una sciocchezza.>

<Parlamene.>

<Ho visto Tyler che veniva torturato.>

Madre sorride.

<Cos'hai da sorridere?>

<Oh nulla, una sciocchezza.>

<Dai.>

<Ti preoccupi per una persona. Sei dolce.>

La guardo malissimo.

<Ok come vuoi.>

<Ora devo andare.>

<Ci vediamo madre.>

Poi, mi lancio sul letto con un milione di pensieri per la testa.

Again But Better: Wednesday & TylerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora