Again But Better: Wednesday & Tyler

Capitolo 14 (Mercoledì)

Quando apro gli occhi, non faccio altro anziché pensare a cosa è successo questa notte.

Non ci metto molto a capire che sono nuda.

Sono abbracciata a Tyler che ancora dorme.

Mi muovo leggermente per avvicinarmi un po' di più a lui, quando mi viene una fitta abbastanza dolorosa al basso ventre, accompagnato da bruciore.

A quella sensazione mi alzo dal letto e noto una macchia di sangue, proprio dove ero stesa qualche attimo fa.

Faccio qualche passo per andare in bagno, ma un dolore acuto me lo impedisce.

Emetto un piccolo verso di sofferenza, che riesce a svegliare Tyler.

<Hey, dove vai?>

Quando abbassa lo sguardo e si rende conto della macchia, si solleva velocemente avanzando verso di me.

<Ti senti bene? Ti ho fatto male? Mi odi?> Chiede in fretta.

A quelle domande mi siedo subito accanto a lui, nonostante il dolore.

<No, no, non pensarlo neanche. È stato bellissimo stanotte. Io ero vergine, è normale Tyler, non sentirti in colpa.>

Mi sorride, mi accarezza la coscia nuda, e mi lascia un bacio delicato sulle labbra.

<Però ti fa male? Ti prego Mercoledì rispondimi.>

<Un po'.> Ammetto

<Ok, fatti una doccia calda, così allieverà il dolore.>

<Va bene.>

Faccio come mi dice.

Entro nel bagno e mi guardo allo specchio: noto un paio di segni rossi sul collo, e due lividi vicino alle anche.

Mi sento grata ad avere dei segni di Tyler sul mio corpo.

Mi faccio una doccia, metto dei vestiti puliti, ed esco dal bagno.

<Ti senti meglio?> Chiede Tyler mentre lo vedo in piedi, impegnato a cambiare le lenzuola del letto.

<Si.> Rispondo.

<Bene.> Dice.

<Vai a farti una doccia, io scendo giù in cucina a preparare la colazione.>

Quando arrivo in cucina, preparo due tazze di caffè e le poso sul tavolo.

Dopo qualche attimo mi arriva una chiamata da parte di Enid.

<Pronto?> Dico.

<Ciaoo, tutto bene?>

<Si.>

<Ieri sera ho visto Xavier al Weathervane con il naso spaccato. Volevo sapere se ne sai qualcosa.>

<Si, ne so qualcosa.>

<Lo sapevo! Avanti, spara.>

<Preferisco dirtelo di persona, vieni domani a casa mia.>

<Devo realmente aspettare 24 ore per saperlo?>

<Pazienza Enid.>

<Ok, aspetterò.>

Riattacchiamo.

Ora, mi toccherà dire a Enid ogni cosa.