Harry e Dana entrarono in classe mano nella mano, guadagnandosi l'attenzione di tutti, professore compreso.
La ragazza era imbarazzata, e questo era visibile dalle sue guance rosse.
Mentre Harry era tutto sorridente, stava marcando il territorio, presto si sarebbe sparsa la voce dei due e Harry non si sarebbe più dovuto preoccupare degli altri ragazzi.
Insomma nessuno voleva mettersi contro Harry Styles, anche se questo stava a significare non guardare più la ragazza più bella di tutto il continente.
Dana lasciò la mano di Harry e si andò a sedere al secondo banco nella fila centrale, un posto odiato da tutti, perché si stava praticamente in bocca al professore.
Harry si sedette all'ultimo banco nella fila laterale destra, uno dei posti migliore in cui potersi fare gli affari propri.
La ragazza rimase leggermente delusa dal fatto che Harry non si fosse seduto vicino a lei.
Insomma neanche cinque minuti prima le aveva promesso che non l'avrebbe più lasciata.
La lezione passò lentamente, durante la lezione Dana si era ritrovata a pensare ad Harry.
Ed Harry si era ritrovato a maledirsi per essere stato così sciocco da non essersi messo vicino a lei.
Suonò la campanella e tutti gli alunni si precipitarono fuori dalla classe.
Tranne Harry e Dana.
"Che lezione hai ora?" Chiese il riccio avvicinandosi alla ragazza che era intenta a sistemare le cose nella sua borsa.
"Educazione fisica, per due ore. E tu?" Rispose la ragazza, una parte di lei voleva chiedere a Harry perché non si era seduto vicino a lei ma l'altra parte di lei gli diceva di far finta che nulla la toccava e quindi così fece.
"Io ho letteratura inglese, ci vediamo a pranzo allora." Prima di lasciarla il ragazzo gli diete un bacio sulla guancia e poi si sorrisero.
Dana finì di mettere le cose in ordine e poi uscì dalla classe.
A passo svelto si diresse negli spogliatoi, che erano ormai vuoti perché erano tutti già in palestra, dove si cambiò indossando una canotta bianca, e dei pantaloncini corti e molto molto stretti. Odiava questo abbigliamento ma era obbligatorio essere vestiti, per così dire, in quella maniera.
"Signorina Walls, é in ritardo"
Non appena entrò in palestra Dana si sentì dire queste parole, dalla professoressa di educazione fisica.
"Si mi scusi, ho avuto un contrattempo" disse lei, mentre si faceva una coda alta per non avere i capelli davanti il viso.
La donna sbuffo ed iniziò ad elencare le coppie per svolgere gli esercizi.
"Walls e Tomlinson ".
Il cuore di Dana si fermò per un secondo.
Non era pronta a questo, non dopo quello che era successo nel bar.
Se la ragazza era sbiancata, il ragazzo invece era molto felice , infatti sul suo viso era comparso un ghigno.
oh la piccola Dana avrebbe pagato per quello che aveva fatto nel bar.
"Forza col primo esercizio, le ragazze a terra pronte a fare gli addominale e i ragazzi tirano la palla, che le ragazze devono ritirare mentre si alzano." Disse la prof tirando una palla a ogni ragazzo.
Dana si posizionò davanti a Louis e poi si stese.
"Pronta?" Chiese Louis sorridendo.
"Sono nata pronta" rispose lei, anche se in quel momento era tutto tranne che pronta.
i primi due tiri di Louis furono 'delicati' ma dal terzo iniziò a tirare con più forza come se in ogni tiro metteva un pò più di rabbia.
Dana riusciva comunque a prendere la palla e fare l'esercizio correttamente.
"ti ricordi l'altro giorno al bar? Quando mi hai presso dai capelli piccola troia?" Disse ad un certo punto Louis con rabbia tirando la palla con tutta la forza che aveva dritta in faccia di Dana.
La ragazza riuscì a evitare la palla.
"Ma sei malato?" Urlò mentre si alzava, pronta a riprendere i capelli di Louis fra le mani.
"Tu-" incominciò lui, ma fu interrotto dalla professoressa.
"Tutti e due con me, voi ragazzi finite gli esercizi" disse con tono severo uscendo dalla palestra seguita dai due.
"Ma è stato lui che-" incominciò Dana, ma anche lei fu interrotta dalla professoressa.
"zitta, lo direte al preside."
La donna si fermò davanti una porta di legno con sopra una targhetta d'oro con scritto 'preside Flan'.
"Bene io ora entro voi sedetevi qui" indicò delle sedie dall'altra parte del corridoio.
"Se sento delle urla vi farò espellere, chiaro?"
I due ragazzi annuirono e si andarono a sedere, il più lontano possibile l'uno dall'altra.
La donna entrò e dopo cinque minuti buoni riuscì.
"Ora dovete entrare voi." Disse e poi se ne tornò in palestra.
Louis si alzò per primo ed entrò senza bussare seguito da Dana.
Il ragazzo era abituato a delle chiacchiere con il preside, in fin dei conti almeno due volte a settimana finiva lì dentro.
Invece Dana non ci era mai stata e quindi aveva l'ansia a mille.
"Tomlinson, mi sei mancato in questi tre giorni" disse il preside prendendosi gioco di lui.
"Tu invece devi essere Dana Walls, giusto?"
La ragazza annuì.
"Il gatto ti ha mangiato la lingua?" Chiese il preside.
Dio era più odioso di Tomlinson e gli altri quattro messi insieme.
"No signore" rispose Dana con voce sicura.
I due ragazzi rimasero dentro per almeno quindici minuti raccontando ognuno la propria versione.
Alla fine avevano ottenuto una punizione, per una settimana a pranzo sarebbero dovuti stare insieme e pulire i tavoli, una volta che tutti i ragazzi sarebbero usciti dalla mensa.
La punizione sarebbe iniziata subito.
E questo stava a significare che Dana non avrebbe potuto mangiare con Harry, ma doveva stare con Louis.***
Scusate per l'attesa, ma eé colpa della scuola.
Volevo dirvi che dato che ho gli esami devo studiare molto e la storia prenderaà una pausa.
Appena finito riprenderoò la storia.
Scusatemi, ma capiremi.
Un bacio.
Giulia.
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Vindictive || Harry Styles.
Fanfiction"Perdonare é giusto, vendicarsi é fottutamente divino". Dana vuole la sua vendetta, e per averla é pronta a tutto.