La sveglia di Dana suonò presto come al solito per darle tutto il tempo di prepararsi.
La ragazza svolse le sue solite attività per rendersi impeccabile.
Quando scese in cucina trovò la madre che faceva colazione come al solito, chiacchierò un pò con lei e poi uscì di casa dirigendosi dritta nella sua adorata 500 bianca.
Mentre stava per uscire dal vialetto di casa sua, una Bmw nera si fermò proprio davanti a lei.
Harry scesa dall'auto, con in mano un mazzo di rose rosse.
Ma cosa cavolo sta succedendo? Perché ha in mano un mazzo di rose?
"Buongiorno piccola" disse Harry avvicinandosi allo sportello del auto di Dana, che spense il motore e poi scese.
"Buongiorno " La voce della ragazza uscì più come una domanda, era molto confusa sul perché Harry fosse a casa sua a quell'ora e in più con dei fiori in mano.
"Dopo scuola io e i ragazzi ci vediamo al bar, vuoi venire con noi?"
Dana ci pensò su per un pò, e alla fine si decise.
"Si, vengo" Dopo queste parole sul viso del ragazzo nacque un gran sorriso.
"Allora ti porto io a scuola, così dopo andiamo al bar insieme e poi ti porto a casa?"
"Posso venire anche da sola, ho una macchina per questo"
"Dana per favore, fatti dare un passaggio".
"Harry non ti preoccupare posso andare da sola".
La discussione andò avanti così per circa cinque minuti , alla fine Dana andò con Harry, dato che lui non dava segno di voler mollare.
Il ragazzo rientrò in macchina, seguito da Dana.
Dana si sentiva un pò stupida, Harry non le aveva dato i fiori, quindi probabilmente non erano per lei, ma una parte di lei ci sperava così tanto.
Harry posò i fiori sul cruscotto, e poi mise in moto la macchina partendo a tutta velocità.
Dio ti prego so che non mi sto comportando bene con questi ragazzi ma ti prego, ti prego non farmi morire in macchina con Harry.
La ragazza pregava nella sua mente perché il ragazzo guidava senza regole, non fermandosi ai stop e superando qualsiasi auto.
"Chi cazzo ti ha dato la patente?" urlò Dana dopo che Harry passò con il semaforo rosso.
Sul viso del ragazzo nacque un sorriso, che non prometteva niente di buono.
"L'ho comprata".
Dana spalancò gli occhi.
"cosa? L'hai veramente comprata?"
"I soldi servono per comprare le cose, sai?"
"Si ma non la patente"
Dana ora capiva, ovviamente nessuno sano di mente avrebbe fatto passare l'esame di guida a Harry.
In macchina calò il silenzio che durò fino alla scuola.
"Eccoci arrivati, sani e salvi piccola" disse Harry prima di scendere dall'auto.
"Sicuramente é grazie a Dio che siamo vivi e non grazie a te".
Harry fece finta di non sentire, in realtà non aveva comprato la patente e sapeva anche guidare bene secondo le regole, ma lui si divertiva a vedere la paura dipinta sul viso delle presone vicino a lui e così guidava come un malato, ma comunque stava sempre attento ed era pronto a qualsiasi cosa pur di evitare di uccidersi o di uccidere qualcuno.
I due iniziarono a camminare, Harry prese la mano di Dana.
A quella azione la ragazza fù sorpresa, anche se era già successo un paio di volte che Harry le prendesse la mano.
"Mh, Dana?" Richiamó l'attenzione su di sé Harry.
"Si?" Chiese Dana guardando gli occhi verdi di Harry.
"ti sono piaciuti i fiori?" Chiese quasi in un sussurro.
Cosa? I fiori?
"Harry tu non me li hai dati."
"Ma io li ho portati e pensavo fosse abbastanza evidente il fatto che fossero per te"
Lo sguardo del ragazzo vagava sulle vari figure che camminavano davanti a lui, per paura di guardare gli occhi celesti di Dana che tanto adorava.
Si sentiva uno stupido.
"Potevi tipo dirmi "tieni sono per te" ma tu non hai detto niente e io quindi pensavo che fossero per qualcun'altra. "
Fra i due calò il silenzio Harry si guardava in giro mentre Dana guardava lui per capire cosa stesse pensando, i due continuavano a tenersi la mano ma si erano fermati e invece di stare uno accanto all'altra si trovavano uno di fronte all'altro.
"Scusa, io non so bene come funziona non ho mai portato i fiori a nessuno eh pensavo fosse chiaro che erano per te".
Dana sorrise a Harry che finalmente era tornato a guardarla.
"Allora grazie mille per le stupende rose rosse.
Ma sai cosa si dice?"
Il ragazzo scosse la testa per far capire che non lo sapeva allora Dana continuò a parlare "si dice che chi regala le rose rosse si deve far perdonare per qualcosa.
E tu Harry ti devi far perdonare qualcosa?"
"Forse questo" disse Harry avvicinandosi al viso di Dana.
Harry si perse nei suoi occhi cristallini e poi la baciò, Dana rimase per un secondo in stato di shock e poi ricambiò il bacio.
"Harry, Dana" una voce stridula urlò.
I due ragazzi si staccarono e si guardarono in torno, finché non videro Jessica con Miriam e Sara avanzare verso di loro.
Jessica era una delle migliori amiche di Dana, quindi una delle troiette a cui farla pagare.
Jessica era bionda, ma il suo biondo invece di tendere all'oro come quello di Sara tendeva più al bianco, e i suoi occhi neri sulla pelle pallida la rendevano particolare e misteriosa.
"Ragazze" salutò Harry con un sorriso, prima di passarsi una mano tra i capelli.
Proprio ora dovevate arrivare, pensò il ragazzo.
"Jessica, Sara e Miriam" disse Dana con un finto sorriso dipinto in volto.
"Andiamo? La campanella sta per suonare" disse Sara prendendo Dana per il braccio, per poi trascinarla via.
Harry lasciò la mano di Dana e le sorrise quando lei si voltò alzando le spalle, come per scusarsi dell'interruzione dovuta alle troie.
Sara, Miriam e Dana camminavano avanti, mentre Jessica era rimasta più indietro, e quando le ragazze scomparvero dietro la porta dell'ingresso lei invece di seguirle andò da Harry.
Il ragazzo stava aspettando i suoi amici per poi entrare tutti insieme.
"Harry" lo chiamò Jessica con la sua finta voce da bambina.
Il ragazzo si giró con un sopracciglio alzato.
"Dimmi" disse duramente.
Il ragazzo non voleva sentire merdate sul conto di Dana da parte di quelle ragazze che si definivano sue amiche.
"Stai lontano da Dana, non fidarti di lei, nei suoi occhi non c'é la bontà che vedete tutti voi stupidi.
Nei suoi occhi c'é rabbia,odio e rancore.
ti conviene stare alla larga da lei" detto questo la ragazza se ne andò senza dare il tempo a Harry di contrabbattere.
Il ragazzo rimase confuso e colpito da quelle parole.
Non é così, Dana non può essere così, lei é la piccola e dolce Dana.***
Ciao a tutte ragazze, scusate per l'attesa.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto é spuntata una nuova persona cioé Jessica, che ne pensate di lei?
Se questo capitolo vi é piaciuto vi invito a votarlo o a commentarlo.
Poi volevo dirvi che una mia amica si é offerta di fare copertine per le storie, Martina (magari commenta questo pezzo così le persone sanno a chi rivolgersi) quindi se siete interessati fatemi sapere.
Detto questo grazie per chi spende un pó del suo tempo per leggere questa storia.
Un bacio.
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Vindictive || Harry Styles.
Fanfiction"Perdonare é giusto, vendicarsi é fottutamente divino". Dana vuole la sua vendetta, e per averla é pronta a tutto.