Dana rimase tutta la sera in camera sua senza uscire mai, nella sua mente si ripetevano le immagini di Miriam che si vantava di aver scopato con Harry e poi Harry che le diceva che lei per lui non era niente. Dana era furiosa e triste allo stesso tempo, in più il giorno seguente sarebbe ricominciata la scuola e questo stava a significare dover vedere Harry, Miriam e tutte le altre persone che Dana odiava con tutta se stessa.
La ragazza decise di andare a dormire, ma come ogni volta quando si hanno dei pensieri , non riusciva ad addormentarsi e si girava e rigirava penando continuamente a Harry, ogni volta che chiudeva gli occhi si trovava davanti l'immagine di Harry. Il risultato fù una dormita di circa tre ore, e una Dana con occhiaie e pessimo umore.
Dana si alzò e si andò a preparare, cercando di nascondere il più possibile le sue occhiaie e il suo cattivo umore; non voleva far preoccupare la madre più del dovuto.
La ragazza con molta pazienza e molto trucco riuscì a tonare come nuova, il suo aspetto era quello classico da brava ragazza che tutti avrebbero definito agnellino, ma dentro di se Dana sapeva di vere un leone pronto a prendersi ciò che era suo.
Dana scese in cucina dove trovò la madre come al solito con una tazza di cappuccino fumante in mano.
"Buongiorno amore, come ti senti ? ieri non sei scesa neanche a cena"
"So bene mamma, mi faceva male la pancia già te l'ho detto" rispose Dana dando un bacio alla mamma prima di bere il suo caffè.
"Sicura che non è per altro?"
"No mamma, ora vado prima che si faccia tardi" Dana salutò la madre con un tenero abbraccio per poi catapultarsi fuori per non subire un interrogatorio vero e proprio.
Dana entrò nella sua cinquecento bianca, accese subito la musica a tutto volume con la speranza che il rumore della musica fosse più forte di quello dei suoi pensieri.
Dopo poco tempo Dana si trovò nel parcheggio della scuola, con lo sguardo individuò la bmw e la Jaguar di Niall parcheggiate vicine. Vicino alle due macchine c'erano i rispettivi proprietari con tutti i loro amici e le troie.
Passo e faccio finta di non averli visti, oppure vado lì e li saluto come se non fosse successo niente? Dana si domandava questo mentre avanzava verso il gruppo, una guerra interiore per decidere cosa fare si stava svolgendo in lei. Alla fine vinse la parte più forte, e orgogliosa.
Dana decise di affrontare il tutto, tanto prima o poi avrebbe dovuto farlo e quindi perchè non affrontare subito la situazione e levarsi il pensiero? invece di rimandare in continuazione una cosa inevitabile.
La ragazza si mise tra Niall e Liam e con il miglior sorriso finto esordì con un "Buongiorno".
"Buongiorno" risposero tutti in coro, tutti tranne Harry, Zayn e Miriam.
Harry e Miriam erano vicini, così Dana non potè fare a meno di guardarli con faccia disgustata, Harry sembrava impassibile ma dentro di se piangeva come un bambino disperato perchè voleva avere il perdono di Dana. Miriam invece godeva perchè Harry era vicino a lei e non a Dana.
"Così Dana hai picchiato la nuova troia di Harry?" Chiese Louis attirando l'attenzione su di se.
Dana non si aspettava quella domanda, in realtà non si aspettava che si venisse a sapere.
"Louis smettila" lo avvertì Harry.
"Perchè? voglio solo sapere, allora Dana?"
"Si ho picchiato la nuova troia di Harry, qualche problema? l'ha voluto lei" Tutti i ragazzi fissavano Dana come se fosse un alieno , mentre Miriam scuoteva la testa pronta a ribattere e Sara e Jessica avevano la bocca aperta.
"Nuova troia di Harry, certo,sei forse gelosa di me palla di lardo?" chiese Miriam avanzando verso Dana.
Mi ha chiamato palla di lardo, io l'ammazzo. Pensò Dana un secondo prima di dare un pugno dritto sullo zigomo di Miriam, che indietreggiò presa dalla sorpresa.
Miriam iniziò ad urlare insulti a Dana mettendo in gioco il periodo in cui era presa in giro. Una profonda rabbia iniziò a farsi spazio in Dana.
Dana non era il tipo di ragazza che alza le mani, ma con Miriam non riusciva a tenersi era come se il viso della troia le urlasse "ehi sono qui! picchiami", e Dana non poteva non accontentare ciò che urlava il viso di Miriam. Così Dana prese Miriam per i capelli, ma prima che potesse fare altro Harry la prese da dietro e la trascinò via, la stessa cosa aveva fatto Liam con Miriam.
Harry portò Dana nel bagno delle donne, non badando alle urla della ragazza che l'intimava di lasciarla andare e agli sguardi delle persone. Una volta nel bagno Harry chiuse la porta a chiave e poi si mise davanti a essa con le braccia incrociate.
I due ragazzi rimasero ziti per un po, fissandosi a vicenda.
"Posso andare?" Chiese Dana, la ragazza stava per piangere ricordandosi delle parole del ragazzo del giorno precedente e per questo voleva uscire.
" Non puoi andare fincchè non chiariamo tutta questa merda" Disse Harry .
" Bene allora parla caro Harry, perchè io non ho niente da dire" Il tono di Dana era offeso, come il suo viso.
Harry sbuffò e si passò le mai fra i capelli chiudendo gli occhi, per poi riaprirli e fissarli in quelli di Dana " Prima di tutto finiscila di picchiare o litigare con quella puttana del cazzo, se ti avesse visto il preside o un professore saresti stata nei guai perchè eri nella area della scuola e lo sò per esperienza personale". Harry fece un passo verso Dana che però indietreggiò.
"Bene dopo la lezione non picchiare le persone, posso andare ?"
"No Dana, cazzo non ho neanche iniziato la parte seria!" scattò Harry prima di recuperare la calma e ricominciare a parlare "Dana mi dispiace, mi dispiace con tutto me stesso di quello che ho fatto e detto. Mi dispiace essermi scopato Miriam alla festa, ma ero veramente fatto e ubriaco. Ma cosa che mi dispiace di più è quello che ti ho detto a casa tu, io sono stato solo uno stupido"
"Si sei stato e sei uno stupido". Harry la fulminò con lo sguardo e poi continuò ad avanzare verso di lei, mentre lei indietreggiava.
"Dana tu non capisci neanche un minimo come io possa sentirmi"
"Se non ti fossi comportato male non ti sentiresti in nessun modo."
"Il punto è che non mi sento solo male per quello che ho fatto, il punto è che io mi sento strano"
"Strano?" Ormai Dana aveva la schiena appoggiata al muro, e Harry era a pochi centimetri da lei, le loro labbra potevano sfiorarsi.
"Strano" Harry fece toccare le loro labbra per un'istante.
"Strano da quando ti ho visto la prima volta con i tuoi occhi celesti, la pelle candida, il tuo corpo dannatamente perfetto ma che io ti ho fato credere imperfetto per vigliaccheria Dana"
La ragazza stava per scoppiare a piangere da un momento all'altro "Harry io non capisco"
"Cazzo Dana io ti amo, sono fottutamene innamorato di te dal primo momento che ti ho visto, e questo sembrerà il solito clichè ma ti ho distrutta, trattata male solo perchè pensavo di non essere all'altezza e non volevo che altri ragazzi ti avessero".
Dana fissava il vuoto davanti a se non sapendo cosa dire, il cuore di Dana inizò a battere più veloce e le sue mani iniziarono a sudare freddo,in fin dei conti anche lei amava Harry.
"Ti amo" Dana disse in un sussurro. Harry sorrise, felice veramente e poi la baciò lasciando che questo bacio trasmettesse tutto l'amore che aveva sempre nascosto.
***
Io non ho idea di cosa dire.
Lascio a voi i commenti.
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Vindictive || Harry Styles.
Fanfiction"Perdonare é giusto, vendicarsi é fottutamente divino". Dana vuole la sua vendetta, e per averla é pronta a tutto.