La mattina seguente Dana andò a scuola con la sua auto, lì incontró Sara e le altre ragazze.
Vide Harry solo di sfuggita durante il pranzo, ma le bastò visto che il ragazzo le diete tutte le sue attenzioni.
Il piano andava a gonfie vele, con Harry specialmente il gioco ormai era fatto.
Anche con gli altri ragazzi andava bene, doveva solo fingere di essere gentile, Liam la voleva più di ogni altra cosa e Dana se ne era resa conto e usava questo a suo vantaggio.
Niall invece delle volte usava il suo sarcasmo per farla ridere e non più per fare battutine cattive su di lei.
Louis anche iniziava a lasciarsi un pò andare in sua presenza.
Con Zayn invece era tutto un pò più difficile, il ragazzo aveva sempre la guardia pronta e Dana non sapeva bene quale approccio usare con lui.
La mattina dopo ancora, Dana si svegliò con un forte mal di pancia.
Scese e trovò la madre che preparava la colazione.
La donna abbracciò la figlia dandogli un bacio sulla fronte, aveva capito subito dall'aspetto della ragazza, che si sentiva male.
"mammaa" si lamentò Dana sedendosi "perché non può venire agli uomini il ciclo? non é giusto, voglio essere un maschio"
"La vita é piena di ingiustizie tesoro" disse la madre mentre metteva una fetta di pane tostato davanti la ragazza dolorante.
"Mangia questo, e poi ti dò la pasticca magica" la madre sorrise teneramente prima di girarsi per lavare la tazza sporca.
Dana mandò giù il pane con grande sforzo, tutto ciò che voleva era la pasticca nient'altro.
"Finito, ora la magia" disse avvicinandosi alla madre.
La donna prese la confezione di pasticche e un bicchiere con dell'acqua e lo porse alla figlia.
"Comunque oggi non andro a scuola. Va bene? Non me la sento proprio" disse Dana mentre prendeva un sorso d'acqua per mandare giù la pillola.
"Come vuoi, puoi prendere da sola le tue scelte sei abbastanza grande e matura. Ma io e tuo padre saremo a lavoro quindi sarai da sola".
"Va bene. Ora torno a letto, ci vediamo dopo" Dana diete un bacio sulla guancia alla donna e poì salì le scale in fretta per tornare in camera sua.
Si poggiò sul letto e in poco tempo si riaddormetò cercando di non pensare ai dolori.
Dana si risvegliò alle dieci e mezza, prese il telefono e trovò una chiamata persa e tre messaggi.
Aprì prima la chiamata, era da parte di Harry.
Poi i messaggi, una da Sara e due da Harry.
Sorrise per il fatto che Harry l'avesse cercata, ma aprì prima il messaggio di Sara.Da:Sara
A:Dana
Dove sei tesoro?Disgustoso, perché cavolo mi chiama tesoro?
A:sara
Da:Dana
Sono a casa, mi sento male, ciclo :) ci vediamo domani.Spero di non vederti, ma se proprio dobbiamo vederci.
Dana poi aprì i messaggi di Harry, aveva un peso sullo stomaco mentre apriva i messaggi, non sapeva cosa aspettarsi.Da:Harry
A:Dana
Non ti vedo, non vedo neanche la tua macchina.
Dove sei?Da:Harry
A:Dana
Dana non sei venuta a scuola! É successo qualcosa? Perché non hai risposto alla chiamata?Oops, Harry é preoccupato per me? É una cosa così dolce.
Mentre Dana stava per rispondere al messaggio il cellulare le iniziò a squillare in mano, Harry.
Dana trascinò il dito sulla linea verde e si portò il telefono all'orecchio.
"Pronto?" Chiese, la sua voce era rauca perché da quando si era svegliata non aveva ancora parlato.
"Dana cazzo, dove sei? Con chi sei? Perché non sei a scuola? Sei ferita?" Disse Harry, il suo tono passava da arrabbiato a preoccupato rispetto alla domanda che poneva alla ragazza.
"Harry sono a casa, non é successo niente stai tranquillo" disse Dana ridendo leggermente alla fine.
"Perché non sei venuta a scuola?" Chiese Harry.
"Harry non te lo dirò, é una cosa privata"
"Dana sai che devi dirmi tutto o mi potrei incazzare e poi noi inizi-"
La ragazza interruppe Harry. " Mi fà male la pancia, per colpa del ciclo, e non sono venuta a scuola."
"Ah capisco" fra i due calò il silenzio.
Dana in sottofondo sentiva delle voci parlare poi ne sentì una forte e chiara chiamare Harry.
Era Sara, che ovviamente voleva farsi sbattere da Harry.
Che schifo, pensò Dana.
"Devo andare" disse Harry con tono freddo prima di attaccare in faccia alla ragazza senza neanche darle il tempo di rispondere.
Oh si certo vai a scoparti la troia con le tette finte stronzo.
Dana si alzò, incazzata come non mai, ed era più che giustificata in fondo aveva il ciclo e Harry le aveva appena attaccato in faccia per andare da Sara.
La ragazza si andò a fare una doccia veloce, poi si vestì con dei pantaloni di una tuta neri, con il cavallo basso e si mise una felpa con disegnato topolino e scritto abbracciami.
Legò i capelli marroni in una cipolla disordinata e poi scese in salone per guardare un pò di tv.
improvvisamente le venì fame e andò in cucina, prese una scatola di cereali, dei biscotti, la bottiglia di latte e la nutella e tornò in salone.
La ragazza inizò a guardare abito da sposa cercasi mentre si ingozzava di tutto quel cibo.
"Mi sta tornando il mal di pancia" si lamentò, dicendolo a nessuno in particolare visto che in casa era da sola.
Si sdraiò sul divano e fece cadere i cereali.
"Maledizione" imprecò.
"Vi raccoglierò dopo, ma non scappate mi raccomando".
La ragazza si mise in varie posizioni strane per cercare di alleviare il dolore, ma invece di passare aumentava.
improvvisamente qualcuno suonò alla porta.
Dana si alzò anche se contrariata e andò ad aprire.
Davanti a lei c'era Harry con in una mano dei cioccolatini e in un altra un dvd.
Dana alzò il sopracciglio e incrociò le braccia sotto il petto, aspettando una spiegazione.
Harry sorrideva speranzoso, ma Dana non dava nessun segno di felicità.
"Sono per te" disse Harry porgendo ciò che aveva in mano alla ragazza, che afferò le cose e poi disse "bene ora puoi andare".
Dana fece per chiudere la porta ma Harry mise un piede in mezzo giusto in tempo.
"é maleducazione non invitarmi ad entrare" disse con un sorriso sfacciato.
"Prego entra " grugnì Dana.
Solitamente la ragazza non era così sgarbata.
Harry andò in salotto e si fermò davanti la visione di come si trovava la sala, i cereali sparsi a terra e sul divano, mentre in giro si trovavano scatole di biscotti e latte.
"É scoppiata la terza guerra mondiale e io non ne sapevo niente?" Chiese il ragazzo girandosi verso Dana che aveva gli occhi bassi per la vergogna.
"Io" iniziò Dana ma non finì la frase perché non sapeva cosa dire.
"Puliamo e poi guardiamo il dvd?" Chiese dolcemente Harry.
Dana annuì ancora imbarazzata.
I due ragazzi pulirono e poi si misero sul divano e iniziarono a guardare il dvd portato da Harry.
"perché sei venuto? Non stavi a scuola con Sara? E poi nessuno ti ha chiesto di venire" disse improvvisamente la ragazza spostando lo sguardo dalla tv a Harry.
Il ragazzo guardò la ragazza, cercando una scusa, lui voleva solo stare con lei, niente di più.
"Ero a scuola ma tu no,e quindi non avevo nessun motivo di stare lì. E poi non stavo con Sara, mi é solo venuta a salutare niente di più" disse Harry con una scrollata di spalle.
"mi hai attaccato in faccia" disse Dana riportando attenzione alla tv.
"Dovevo sbrigarmi ad uscire da scuola per venire da te".
A quelle parole il cuore di Dana inizò battere più forte.
"Mi fa male la pancia" si lamentò, per cambiare argomento.
Harry tirò la ragazza più vicino a sé e lei appoggiò la testa sulla sua spalla, mentre il ragazzo con una mano iniziò ad accarezzare il ventre della ragazza.
Dana si agitò sotto il suo tocco.
"Dana rilassati, ora ti passerà" disse ridendo leggermente.
La ragazza annuì e riprese a guardare la tv, così come il ragazzo.
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Vindictive || Harry Styles.
Fanfiction"Perdonare é giusto, vendicarsi é fottutamente divino". Dana vuole la sua vendetta, e per averla é pronta a tutto.