''Mi annoooio!" Esclamo seduta a testa in giù e con le gambe appoggiate allo schienale del divano.
"E che vorresti fare?" Chiede Liam mettendosi nella mia stessa posizione accanto a me.
"Qualcosa!" Esclamo ridendo.
"Stai facendo di nuovo la bambina viziata." Dice scherzosamente.
''No, gne." Fingo con voce offesa, incrociando le braccia al petto.
"Va bene, va bene. Scusa." Dice lui.
Continuo a fingermi offesa finché lui non mi chiede:
''Ohi, non mi perdoni?"
Mi fa il labbruccio, spingendo delicatamente un dito sulla mia guancia.
"Cosa mi dai in cambio?" Chiedo.
"Quello che vuoi." Afferma ancora con il labbro all'infuori.
"Trova qualcosa di divertente da fare e ti perdono." Propongo.
"La smettete di fare i piccioncini voi due?" Chiede ridendo Alice.
Oops mi ero scordata di tutti i presenti a casa mia.
"Smettila tu di dire che facciamo i piccioncini." Dico scherzando.
"Ma é quello che fate." Rispode ovvia.
"Allora, prima di tutto lei mi stava ricattando, e non c'è niente di dolce in questo. Secondo, parli proprio tu che sei continuamente appiccicata ad Harry, parlando di quanto siano morbidi e soffici i suoi capelli?!" Si intromette scherzando Liam.
"Non é vero!" Esclama Alice.
"Oh si che é vero." Dico ovvia imitando la faccia di Alice.
Le sue gote si tingono di un lieve rossore e noi scoppiamo a ridere.
"We cosa c'é da ridere qua?'' Chiede Harry arrivando in salotto seguito da Cheyenne, Liz e Louis.
"Oh niente." Dico io rifilando uno sguardo di sottecchi ad Alice.
"Piuttosto voi che stavate facendo nella mia cucina?" Continuo ridendo.
"Nulla, stavamo mangiando qualcosa." Dice Liz.
''Ció equivale a dire che mi avete svuotato la dispensa." Dico scherzando.
''Peró vi abbiamo portato le patatine." Dice Cheyenne ridendo.
"Almeno quelle sono rimaste." Dice Alice.
Cheyenne mi lancia la patatine, così io mi metto seduta decentemente e apro il pacchetto.
"E a me niente?" Chiede Liam ridendo.
Prendo una patatina e gliela poso sul palmo della mano.
"Ah così tante? No no, altrimenti c'é il rischio che mi vadano di traverso." Dice ironico.
"Lo faccio per te sappilo!" Gli dico ridendo.
"Senti Olek, lo sai che ti voglio bene peró..." Si blocca un attimo e poi continua alzando la voce. ''DAMMI LE PATATINE."
"Oppure?" Chiedo.
"Oppure..." Si ferma per qualche secondo per pensare. "Oppure questo..."
Detto questo si avvicina a me e comincia a farmi il solletico, facendomi lanciare le patatine.
"N-no dai b-basta!" Esclamo ridendo.
"Cosa mi dai in cambio?" Chiede cercando di rimanere serio mentre cerca di imitare la mia voce di poco prima, quando gli ho fatto la stessa domanda.