24° capitolo

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''Oleksandra fai presto! Arriveremo in ritardo!" Sento la voce di mamma provenire dall'entrata.

Roteo gli occhi e finisco di intrecciare fra loro i miei capelli biondi.

Sembra che stiamo andando ad una cena di gala, estremamente importante. Mia madre é vestita di tutto punto, elegante. Troppo elegante. Scarpe con il tacco esageratamente alto ed un vestito nero che ha indossato solo per un battesimo tre anni fa. Non la capisco.

Papà ha un semplice paio di jeans ed una maglietta rossa, come piace a lui.

Io ho deciso di mettere dei jeans chiari, leggermente strappati ed una maglia bianca, con sopra stampato un grosso cuore rosso.

Non mi trucco nemmeno, la casa di Liam é come la mia seconda casa, non mi va di vestirmi in modo scomodo ed elegante.

Sento il rumore dei tacchi di mia mamma farsi strada lungo il corridoio avvicinandosi alla mia camera, così infilo velocemente le converse e prendo il cellulare, infilandolo in tasca.

Scocciata mia mamma bussa alla porta.

"É ora di andare." Dice alzando la voce.

Esco dalla camera e la seguo lungo il corridoio per poi uscire di casa ed andare in macchina.

Appena mamma e papà arrivano, partiamo.

"Cos'é questa puzza?" Chiede mamma.

"Non c'é nessuna puzza." Le risponde mio papà, restando concentrato sulla strada.

"Ah no? Perché io sento un certo
profumo."

Papà non risponde.

"Chi ti sei scopato stavolta? Quale delle tue innumerevoli colleghe troie? Samantha? Britney? Oppure Anne?"

''Non mi sono scopato nessuna, lo vuoi capire?'' Dice mio papà, leggermente più irato.

"Come dici tu." Dice mamma incrociando le braccia al petto.

I prossimi minuti del viaggio si esauriscono in silenzio.

Passano dieci minuti circa, quando finalmente arriviamo. Scendiamo quindi dalla macchina ed andiamo a suonare al campanello.

Mamma tiene in mano la torta al cioccolato che ha fatto per stasera.

Karen appare sulla porta, sorridente come sempre.

''Siete arrivati! Accomodatevi." Ci rivolge un sorriso e poi ritorna dentro casa, facendo cenno di seguirla.

Entriamo e salutiamo Geoff.

"Liam! Vieni giù!" Urla Karen.

Dopo un attimo si sentono dei passi pesanti sulle scale.

Dopo pochi secondi appare Liam, senza ciabatte, come sempre quando sta in casa. Sua mamma lo rimprovera da anni, ma lui non ha mai avuto intenzione di mettere le ciabatte.

Indossa dei pantaloncini blu scuri ed una maglia dello stesso colore. I calzini rigorosamente bianchi. E, strano ma vero, indossa gli occhiali. Dovrebbe portarli in teoria, ma dice che gli stanno male e si rifiuta di portarli se non in casa quando é da solo o con i suoi. Probabilmente ha dimenticato di toglierli per scendere. Io stessa l'ho visto pochissime volte con quegli occhiali. Forse due o tre.

Viene verso di noi sorridendo e salutando mia madre e poi mio padre che gli stringe la mano.

Dopodiché viene verso di me e mi tira in un leggero abbraccio, mentre continua a sorridere.

"Come stai?" Mi chiede sciogliendo l'abbraccio.

"Bene bene, tu?" Dico restituendogli il sorriso.

•Half a Heart• |Liam Payne|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora