Capitolo otto

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«Caro Irwin,
sono felice di sentire che tu stia bene, tuttavia mi dispiace per la tua assenza.
Ovviamente farò come mi hai richiesto.
A presto,
tuo zio Nestor.»

Irwin sorrise vedendo la lettera che suo zio gli aveva spedito. Nello stesso momento in cui lui e James avevano deciso di partire da Alvagar, Irwin aveva ritenuto opportuno non lasciare il regno senza un capo: per questo motivo aveva inviato una lettera a suo zio Nestor, fratello di suo padre, nonché unico membro della sua famiglia che gli rimaneva.

James, fino a quel momento dormiente, sbadigliò. ''Oi, perchè sei già sveglio?''

Irwin sobbalzò nel sentire la voce del suo ex, non essendo più abituato a sentirla vicino a sè la mattina. "Posta". Rispose, gelido, ancora un po' arrabbiato per quanto successo la sera prima.

James, nonostante fosse mezzo addormentato, con un gesto veloce gli prese la lettera dalle mani, ignorando le proteste del re. Non appena ne lesse il contenuto si rabbuiò. "Perchè hai chiesto aiuto a tuo zio?"

"Perchè è l'unica persona di cui mi fido abbastanza per governare il mio regno mentre io non ci sono."

James si morse un labbro. "Sei sicuro che sia... ehm... uno a posto?"

Irwin inarcò un sopracciglio. Che genere di domanda era?! "Hai conosciuto anche tu mio zio, e mi sembrava che andaste piuttosto d'accordo."
"Era così. Fino a che..."

Irwin sbuffò sonoramente. James doveva avercela con Nestor perché aveva assistito personalmente all'uccisione di Isabelle da parte di James, e quindi era stato proprio lui a chiamare le guardie. In ogni caso, se era vero quanto sosteneva James, ovvero che non era stato lui ad uccidere la principessa, perché avercela tanto con suo zio? "Mi fido di lui. Discussione chiusa."

James sospirò restituendogli la lettera. "Va bene, adesso preparati, però, che oggi abbiamo tante cose da fare... ma prima esigo la colazione!"

Irwin sbuffò all'idea di dover scendere giù e dover rivedere Xander, Connor e tutti i loro clienti. E, soprattutto, non aveva proprio voglia di rivedere Xander provarci spudoratamente con James.

James, vedendolo in quel modo, sghignazzò.

"Xander, ti ringrazio per la tua ospitalità

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"Xander, ti ringrazio per la tua ospitalità." Lo ringraziò Irwin, poco dopo, stringendogli la mano. "Ti assicuro che verrai ricompensato generosamente per questo tuo buon cuore." Un po' meno per aver rubato il mio ex, sottintese nel suo sorriso falso. Se ne pentì immediatamente: insomma, a chi importava con chi stava James?!

James roteò gli occhi e strinse il suo amico in un abbraccio. "Grazie mille, Xay, è stato un piacere rivederti!"

Xander gli sorrise. "No, per me è stato un piacere rivedere te e conoscere il famigerato Irwin Béchalot." Replicò, facendo un occhiolino a James per qualche motivo che Irwin non comprese. Che fosse un modo per dirgli che era pazzo di lui? E che avrebbe volentieri fatto qualcosa con lui se Irwin non fosse stato in mezzo? Irwin stava impazzendo.

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