1.Un nuovo contatto

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Eccola lì, ancora lei.
La sveglia suona incessantemente e ininterrottamente da un po' e mi sta facendo proprio innervosire.
Mi giro dal lato della sveglia e con tutta la ferocia che mi è consentita alle 7 del mattino la spengo. Mio padre lavora tutto il giorno quindi pranzerò da sola. Pensandoci posso anche fare un pensierino a qualcosa da mangiare, a proposito è da molto tempo che non mangio una buona e sana pizza, allora è deciso, prenderò quella!
Ancora immersa nei miei pensieri e nell'idea della gustosa pizza che mi aspetta,non mi accorgo del tempo che passa e sento solamente un forte rumore che mi sveglia dal mio stato di trance. Solo ora collego che era la porta che spalancandosi arriva con violenza contro al muro. Mio padre.
"Alzati subito! Non voglio che fai ritardo persino il primo giorno di scuola. Ti aspetto tra 15 minuti in macchina." Dal tono duro e il viso con le rughe calcate ho capito subito quanto fosse infuriato. Sicuramente non vuole fare brutta figura con la sua dolce Hanna quella sua dolcissima ragazza. Mi preparo subito e decido di indossare una maglia a maniche lunghe leggera di colore nero, dei jeans strappati blu e le mie converse immacolate bianche che ho comprato cinque giorni fa.
Prendo la borsa senza fare attenzione a quello che c'è dentro, metto le chiavi e prendo il cellulare.Esco di casa e subito individuo l'imponente Range Rover nero, di mio padre che è esattamente dopo del vialetto che attraversa il cortile. Mi preparo già mentalmente alla ramanzina che dovrò subire da parte di mio padre,perché è davvero molto preciso e non ammette questo genere di cose.
Salgo in macchina e subito mi affretto a dire "Parti papà,parti!" lui inarca le sopracciglia e poi sbuffa girandosi in avanti e partendo a tutta velocità. Dopo nemmeno due minuti inizia a parlare " Ti ho sempre detto che devi cercare di essere puntuale,oggi mi ha consigliato Hanna di farti arrivare prima così che fai in tempo di andare prima nel suo ufficio e poi inizi le lezioni da subito, senza perderle inutilmente... Beh almeno avrai un tuo accompagnatore cosi impari a muoverti meglio a scuola,visto che non conosci l'ambiente,ti servirà di sicuro."
Cosaa? Io non voglio assolutamente qualcuno che faccia il saputello con me. Avrei dovuto immaginarlo che me ne sarebbe stato affidato uno però...vabbe meglio evitare discussioni.
Appena arrivata davanti al cancello di scuola chiesi a un ragazzo che aveva molto l'aria da secchione di indicarmi gentilmente la vicepresidenza, così lui senza esitare mi indicò la porta,era una delle prime, così lo ringrazio e mi dirigo li.
Appena busso mi risponde una voce femminile che mi invita a entrare, così faccio.
Entro e Hanna mi accoglie con uno dei suoi sorrisi migliori e mi dice " Accomodati,tesoro" e mi fa cenno di sedermi su una poltroncina di pelle nera. Odio quel nomignolo che mi riserva.
"Cosa devo fare?" chiedo già seccata "Beh, innanzitutto prendi questo" e mi passa un foglio plastificato "é l'orario delle tue lezioni, così saprai che materie hai e in che aula sono e il numero dell'aula" io abbasso lo sguardo e lo leggo velocemente considerando che ho già letto tanti nomi di materie che non mi piacciono già. E poi sentiamo bussare e Hanna risponde prontamente facendo entrare un ragazzo. Alto,con dei leggeri muscoli che si intravedono da sotto le maniche della maglia che indossa, si veste bene e quei suoi jeans gli stanno divinamente,ha gli occhi castano/verdi e i capelli castani con un doppio taglio che andrebbe ripreso. D'istinto mi alzo e gli do la mano e lui mi porge la sua e stringe La Mia leggermente "piacere Mattew,ma puoi chiamarmi Matt". Io resto leggermente imbambolata perché ancora mi lascio cullare da quelle parole così dolci solo perché uscite dalle sue labbra,poi però mi affretto a rispondere "Ehm, si piacere mio mi chiamo Bonnie" lui accenna un sorriso e mi guarda dall'alto in basso come se non gli importasse molto quello che ho appena detto.

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