Prenditi Cura Di Me

24. Un Insolita Giornata.

Oggi è già un mese,un lungo mese.
È già più di un mese che sono in questa scuola,forse più ,ma ne sono felice davvero molto,poi con il "lavoro" da make up artist sono a buon punto, probabilmente tra 2-3 mesi prenderò il mio primo diploma e non potrebbe andare meglio. Poi in amore,beh li si che potrebbe andare meglio,purtroppo il ragazzo di cui ero innamorata follemente dopo esser sparito per un bel pò di mesi,mi ha ricercata e io pensando che lui volesse davvero fare pace con me,ci sono stata all'invito,ma lui non è cambiato,mi ha uccisa con una parola,forse era meglio se non si faceva sentire per un altro pò piuttosto che dirmi in quel modo.

------FLASHBACK-------

"Ehi papi sono a casa!" urlo da sotto
"Okay Bonnie" mi risponde lui dal piano di sopra, probabilmente sta lavorando a qualcosa di importante,di solito non dico che corre ad abbracciarmi e baciarmi,ma almeno si distacca un attimo dal suo lavoro per scendere giù e prepararmi qualcosa da bere di fresco,ma nel frattempo andiamo su a posare la cartella.
Mentre vado nella mia stanza ne devo passare altre due perché ,la mia è alla fine del corridoio,il bagno e lo studio di papà.
Nel suo studio la porta era socchiusa e da quel piccolo spiraglio ho visto ciò che non volevo vedere,lui stava su un'altra donna e aveva profanato la mia casa e di mia madre che ormai non c'era più,lui aveva gli occhi rossi,vi erano un po di canne sulla scrivania e qualche bottiglia finita a terra,che schifo.
Ho fatto irruzione nella stanza e sputando su quella scena disgustosa urlo
"Mi fai schifo! Sei un uomo orribile,fottiti!"
Lui non mi degna neanche di uno sguardo e continua imperterrito cosi,vado in camera mia decidendo che non posso più stare qui,andrò da Fra.
Metto tutti i miei vestiti disordinatamente e con le lacrime agli occhi nella borsa enorme e poi anche le scarpe,i miei risparmi di un sacco di tempo (3.500$ circa) e vado via di casa,ma prima sento urlare da quell'ufficio schifoso
"Sparisci e non tormare mai più!"
Quelle parole hanno fatto male,ma quella era proprio la mia intenzione.