11.Qualcosa di insolito

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Ormai l'inverno e l'autunno erano passati, forse molto in fretta e la primavera era ormai arrivata. La scuola stava quasi per finire e ovviamente gli studenti da una parte erano contentissimi e dall'altra avevano un'ansia tremenda, dovuta magari a ultime interrogazioni o compiti. Oggi Aurora però aveva un buon umore contagioso,come succedeva spesso da quando si era fidanzata con Matt,però oggi in più si sentiva ottimista cioè particolarmente fiduciosa in qualcosa che l'avrebbe aiutata a finire questo anno scolastico col botto!
Era una domenica mattina ed era già un grande passo avanti per fare di tutti l'umore migliore. Oggi però Aurora era in piedi già, perché aveva preso una decisione e si era già messa d'accordo con suo padre, il patto era dalle testuali parole del padre: se tu vai in gita con i tuoi amichetti, spero per te che hai terminato tutto quello che avevi da fare a scuola, perché se la tua pagella sarà scarsa o ti lasciano qualche materia.. Stai sicura che l'estate non sarà come la sogni, ti sarai giocata tutto :uscite,amici insomma TUTTO.
Quindi lei si era assicurata bene di non aver lasciato nulla in sospeso e di prendere almeno una 'B' in tutte le materie, ma adesso lascio che sia lei a spiegarvi tutto...

***Aurora pov's***

Sono in ritardo come al solito, cazzo. Dovevamo partire per andare a Las Vegas con l'aereo delle 11, e sono le 9:40 e io sto ancora sistemando la valigia e sono in pigiama, nonostante ci vogliano più di quaranta minuti per arrivare all'aeroporto e ancora dobbiamo fare il check in.
Appena mi sento pronta psicologicamente e ho finito tutto andiamo all'aeroporto con la macchina del mio amato Matt, facciamo tutti i controlli e in 10 minuti siamo sull'aereo direzione Las Vegas!
Dopo 9h e 50min siamo arrivati finalmente!
Tutti si sono affrettati A chiamare i genitori e gli altri parenti mentre io non ho nemmeno riacceso il cellulare da quando siamo saliti in aereo. Ad un tratto la persona al mio fianco lancia il suo telefono facendogli fare un volo di qualche metro, era Matt tutto nervoso che poi, ha preso la sua valigia e se ne andato in hotel con un taxi senza nemmeno aspettarci. Cosa sarà mai successo da scatenare così la sua ira?

****matt pov's****

Cazzo. La mia puttanella se ne sta tranquilla pensando di passare da me? Visto che io sto in camera con la mia ragazza sarebbe leggermente un problema,ma A lei non gliene frega assolutamente niente, un bel niente,lei pensa che sono tutte come lei. Si chiama Belle ed è una che viene in classe con me, é una delle solite puttane popolari della scuola A soli 16 anni. Lei dice che mi ama e vuole rovinare il mio rapporto con la mia ragazza dicendogli che io certe notti me la spasso con lei, ma che cosa cazzo le salta in mente? Lei non sa quanto io ci tengo ad Aurora, anche se la "tradisco" perché per me è solo la soddisfazione di qualcosa che Aurora non fa con me.
Certe volte mi sento orribile, infatti sono stato con lei solo una volta, che era per altro prima che diciamo chiedessi seriamente ad Aurora di stare con me, quindi non è che io lo considero tradire e per altro io non le farei mai una cosa del genere, io ci tengo davvero a lei. Ad un certo punto però, mi distrae dai miei pensieri un piccolo ticchettio che si fa sempre più insistente, fino a quando non vado ad aprire la porta....

****Aurora pov's****

Sono arrivata in hotel e ho preso subito il numero della scala catapultandomi poi nelle scale per arrivare al piano che la signorina della hall mi aveva indicato.
Inizio a bussare insistentemente nella porta della mia stanza era la 115 ed era posizionata al 1° piano.
Dopo qualche minuto sento la porta lentamente aprirsi, lui era lì con il volto evidentemente distrutto da una notizia poco buona, non vedevo l'ora di sapere che cos'è e di sapere come posso aiutarlo.
Mi fa entrare in camera e mi prende subito la mano, per poi a poco a poco accasciarsi A terra, subito inizia a piangere. Cosa? Dio mio a piangere?
Si,stava proprio piangendo, cosi non resisto più e gli chiedo "cosa ti succede?" lui tra i singhiozzi dice "mi dispiace... Non volevo sono un coglione" "perché? Cosa cazzo hai fatto?" il mio tono si era indurito parecchio anche se non volevo succedesse "scusa" in quel momento presa dalla rabbia tolgo la mia mano dalla sua e inizio a sbraitare "per cosa dovrei scusarti? Quale delle tue porcherie/cazzate hai fatto?" lui contiua a piangere ma poi si alza cercando di riprendersi, mi guarda per un attimo ma quando lo guardo anche io abbassa lo sguardo, come se non facesse altro che evitare il mio sguardo.
"Me lo vuoi dire?" lui annuisce "Però non lasciarmi" io lo guardo stranita mentre lui realizza la cazzata che ha appena detto "Vedi prima di fare quella cosa bella sul terrazzo per te.." io annuisco per invitarlo A continuare "Appena sono uscito dall'ospedale ho avuto un... Diciamo un rapporto con una ragazza" non ci posso credere. Inizio a scuotere la testa in segno di disapprovazione totale, poi me ne vado via da quella stanza, voglio andare il più lontano possibile da qui... Almeno per adesso, voglio stare un po' sola. Sono subito uscita fuori dall'albergo e sono scesa in spiaggia, trovando subito un angolino dove potevo sedermi sulla sabbia nella pace che il mare riserva sempre.
Mi sento distrutta, sono così stupida di essermene accorta cosi tardi, ma sono altrettanto felice di averlo scopert anche se a malincuore.
Le mie lacrime si fermano, il mio cuore si tranquillizza non appena sento chiamare il mio nome da una voce A me purtroppo molto nota, però non so come mai provo a nascondermi ulteriormente, provo a non farmi trovare ma dopo qualche minuto sento sulla mia spalla sinistra una leggera pressione da parte di una mano, d'istinto mi giro e incontro i suoi bellissimi occhi diventati grigi. Aveva il volto distrutto, gli occhi si erano ingriggiti a causa delle lacrime versate, aveva le labbra gonfie e molto più rosse del solito. Subito apre la bocca per dire qualcosa ma, purtroppo dalle sue labbra non esce alcun suono, però dai suoi occhi iniziano ad uscire una marea di lacrime, lui mi abbraccia e con la vicinanza che ho al suo cuore lo sento spezzettarsi in tanti minuscoli pezzi, beh effettivamente eravamo molto più simili di quanto credevo, effettivamente c'era qualcosa di insolito nella nostra coppia, eravamo capaci di distruggerci con una parola e amarci con un'altra.
Eravamo straziati, ma allo stesso tempo avevamo voglia di essere una cosa sola.
Era frustrante ma a noi piaceva.

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