12. Sarai di nuovo mia

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"Perché non parli? Voglio che mi spieghi che cosa cazzo ti é saltato in mente, avevi detto che ero diversa dalle altre, che per te ero davvero importante... Io... Io ti amo e tu hai rovinato tutto, idiota! " lui abbassa lo sguardo, era ancora molto mortificato. Poi mi porge le mani per aiutarmi ad alzarmi, e io mi aggrappo come se volessi aggrapparmi all'unica ancora di salvezza a me disponibile. Io inizio a camminare lentamente verso una direzione non molto ben precisa, ma quando mi accorgo della presenza di Matt al mio fianco, mi giro e gli tiro uno schiaffo, forte, che hanno sentito tutti quanti in quella cazzo di città, volevo fargli provare più o meno il dolore che provo io!

******Matt pov's****

AHIA! Ma cosa cazzo fa davanti a tutti? É matta lo sapevo, ma non pensavo arrivasse a questo punto, ha dei seri problemi. É verissimo ho sbagliato e anche di grosso a fare una cosa del genere però, già mi sento abbastanza in colpa... Lo so che lei vuole punirmi per liberarsi del dolore che prova, ma in questo modo mi uccide! Forse posso farmi perdonare,ma come?
L'unica alternativa é trovare la sua migliore amica Benny.
La chiamo o no? Ma si certo che la chiamo.
Prendo il cellulare e digito subito il numero, per poi fermarmi e lasciare un po' da sola la mia amata Aurora, appena la ragazza dall'altro capo del telefono mi risponde sento tipo dei rumori strani in sottofondo ma non mi importa, avevo urgentemente bisogno del suo aiuto. "Benny?" lei mi risponde con voce seccata "Cosa vuoi Matt?" "ho urgentemente bisogno del tuo aiuto" lei mi precede "Cosa è successo? Sta male Aurora?" io smentisco "nono, solo che avevo bisogno di preparargli una sorpresa, cosa potrei fare?" lei dopo un lungo 'Mmmmmmh' mi dice "portala a cena, anzi, portala in un'altra città se è qualcosa di più grande che hai da farti perdonare e portala A cena, una città romantica tipo Parigi" dice con voce sognante, però A me sembra parecchio un'idea interessante, cosi là ringrazio e attacco.
Dopo 20 minuti e una chiamata all'aeroporto per prenotare un volo a Parigi,un hotel e un ristorante, sono nella mia stanza A preparare le valigie di entrambi. Ho deciso di prendere il cellulare e farmi sentire, magari ha bisogno di me.
1 squillo... 2 squilli... 3squilli poi una voce maschile risponde "ehi amico, c'è un problema" io aggrotto le sopracciglia e chiedo "scusa chi sei? E che problema c'é?" lui ridacchia "tranquillo non sono un problema, la tua ragazza è svenuta per strada .." la sua voce si fa seria e impanicata "...L'abbiamo portata al 'Kindle Ospital'" allora io lo ringrazio e attacco, poi mi fiondo immediatamente giù e fermo un taxi, direzione: Kindle Ospital.
Quando arrivo li chiedo alla prima infermiera che trovo e mi indica la stanza nel corridoio A destra, numero 15.
Apro la porta velocemente e la richiudo dietro di me, in questo istante la mia paura é alle stelle, ho paura di vederla e trovarla troppo male.

Poi però mi accorgo che il suo viso é particolarmente calmo, rilassato e perfetto, prendo un attimo la sediolina bianca infondo alla stanza e la avvicino al lettino, mi siedo e subito prendo la sua mano destra per poi portarmela al petto, trattenendo i singhiozzi e le lacrime. Lei però mi precede fortunatamente e mi stringe La mano, poi gira lentamente il capo e sospira "non pensavo fossi così sentimentale" io sorrido evidentemente felice di vederla già così sveglia "beh, la situazione richiedeva tutta questo 'sentimentalismo' come dici tu" lei sorride e il mio cuore finalmente si rasserena.
Ho chiamato l'infermiera e lasciato Aurora nelle sue mani..
Ho una serata e una cena da organizzare, e magari chissà, anche un dopo cena.
Arrivo all'albergo in taxi, salgo in camera e la chiamo al cellulare ma non risponde, evidentemente sta ancora riposando, cosi ne approfitto per uscire e le compro un fantastico vestito, era rosso, un'apertura dietro che arriva prima del sedere, era brillantinato e le sarebbe sicuramente stato bene, sono ritornato in hotel e l'ho messo in valigia.
Successivamente ho preso una bustina, ci ho messo dentro dei vestiti, perché oggi finalmente l'avrebbero dimessa.
Ho prenotato un taxi per due ore, cosi avrò tempo di sbrigare le questioni burocratiche, lei uscirà e andremo all'aeroporto.
Sono davvero tanto felice che lei potrà visitare una delle città che più ama in assoluto e che purtroppo non ha mai visto, e sono felice di fare una delle cose che piacciono a lei al suo fianco.
Arrivo in ospedale, sono le 22:35, manca ancora mezz'ora al nostro volo, ma sono cosi emozionato che davvero non vedo l'ora di essere lì, mi sento particolarmente strano.... come se l'ansia che qualcosa andasse storto si fosse impossessata di me, ma inutile farsi troppi problemi, andiamo a prendere la ragazza che amo!
Arrivato davanti alla sua stanza la sento parlare, chissà con chi visto che in questa città non conosce nessuno, magari con qualche infermiera, ma poi le sento dire 'ti voglio tanto bene' allora li il mio istinto di ragazzo geloso, che non è mai stato molto accentuato, si accende per la prima volta, voglio sapere immediatamente chi cavolo era. Allora mi fiondo immediatamente dentro la camera e la vedo parlare al cellulare, subito dopo lei saluta e attacca, poi mi rivolge un sorriso, allora la mia gelosia e la mia furia si placano. Lei mi fissa negli occhi e come se mi avesse letto nella mente mi dice "era mio padre tranquillo" io tiro un sospiro di sollievo e mi siedo nella solita sediolina, anche se era un po calda,così per pura curiosità le chiedo "ma... c'è stato qualcun'altro qui prima di me?" Lei che era abbastanza intenta a guardare il cellulare, si volta verso di me, poi fa un piccolo sorrisetto e abbassa lo sguardo "ecco, si, il ragazzo che mi ha portata qui é venuto a trovarmi per vedere come stavo" io aggrotto un attimo le sopracciglia ma poi penso che è stato comunque onesto come persona, e se le avesse detto o fatto qualcosa di male lo avrei capito dai suoi bellissimi occhi, che al momento erano limpidi e con il mio riflesso sopra.
Ho firmato circa una dozzina di carte, poi finalmente la mia amata Aurora è stata rilasciata!

La porto in macchina, la faccio sistemare sul sedile e appena salgo nell'altro sedile la bacio, appassionatamente, come tutto, avevo bisogno di lei!

Prenditi Cura Di MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora