"Non sono come tutte quelle ragazzine che cadono ai tuoi piedi. Scordatelo, coglione."
Decisi di rispondere tutto d'un fiato e dopo aver concluso gli sorrisi in faccia, soddisfatta.
"Uh che caratterino, da dove l'hai ereditato?"
"Sicuramente da qualcuno con più intelletto di te, non credi?"
La sua espressione improvvisamente cambiò lasciando spazio a qualcosa di serio, e decise di fare un passo avanti nell'intento di spaventarmi.
Ma con scarsi risultati.
"Sei qui da soli 5 minuti e già vuoi sembrare di essere superiore?" Mi rimprovera, avanzando sempre di più verso la mia direzione.
"Ti consiglio di non rispondermi mai più in questa maniera o non sai di cosa sono capace di fare."
Quelle parole appena pronunciate mi fecero uno strano effetto:
Sentì un brivido dietro la schiena, ma non ne capì il perchè.
"Ma chi ti credi di essere? Solo perché hai le tasche piene di soldi sei in diritto di rivolgerti così?"
"I tuoi avvisi non spaventano neanche un cane."
Quel ragazzo cominciava a starmi sulle scatole e devo dire, che ero ormai stufa di dovermi sentire dire delle robe simili, soprattutto da un riccone come lui.
"Tu non sai in cosa ti stai cacciando sorellina."
Improvvisamente la sua voce tuonò in tutta la stanza, rimasi immobile ed esitai a rispondere un ultima volta.
"Ho sempre amato il pericolo..."
Ma che cazzo avevo appena detto?
"So anche cos'è e di certo, tu non saresti in grado di rappresentarne neanche il minimo significato. "
La conversazione si limitò a concludersi con uno scambio di sguardi.
"E ora se non ti dispiace, ho di meglio da fare. Non di certo spaventare le ragazze con frasi di avvertimento."
Aggiunsi sorridente e in un batter d'occhio sparì dalla sua vista.
Uff, ero davvero stanca.
Salì le scale e aprì immediatamente la porta per poi buttarmi sul letto.
La mia mente vacillava.
Ero contenta che per una buona volta sia riuscita a rispondere fermamente ad un ragazzo.
Non ero più in grado di farlo, non di certo dopo l'arresto di mio padre...
Ripensare a lui mi fa aprire la mente a scene terribili che vorrei tanto non si verificassero mai più.
Ho ancora una ferita aperta, nel vero senso della parola.
Cercò di uccidermi, con un coltello.
Voleva uccidere il suo sangue...
Come avrebbe potuto farlo?
Ero sua figlia, e peraltro la stessa che gareggiava insieme a lui nelle corse di Rally, di cui lui era campione.
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