Capitolo 5

2.2K 39 3
                                        

Noah


Passarono solamente due giorni dalla cena col team Nautico.

Vedevo Nick ancora incazzato per l'accaduto, ma non mi sentivo in colpa.

Quel ragazzo si è meritato il bicchiere in faccia.

Altrochè.

Si sarebbe tenuta una gara, gara in cui era proprio Nick a partecipare.

Io non avevo intenzione di andare e vederlo gareggiare, ma qualcosa o meglio, qualcuno, era pronto a farmi cambiare idea.

-

Erano solamente le 09:00 del mattino quando alla mia porta bussò qualcuno.

Non ero intenzionata ad alzarmi pur di aprire.

Ma qualcuno non aveva di meglio da fare se non rompermi le palle.

Ero totalmente impastata col sonno che quando mi alzai la mia testa si trovò ben presto a sbattere contro il muro.

Figuratevi quanto stavo dormendo.

Mi diressi subito davanti la porta e formulai la famosa frase:

"Chi è?"

A quella domanda, nessuno rispose, anzi, bussava continuamente.

Presa dal nervoso, aprì e mi ritrovai davanti quello stronzo di Nick.

"Hai proprio il sonno pesante, sorellina."

Mi disse.

Lo trovai col braccio poggiato sulla mia porta e l'altro, poggiato sul suo fianco.

"Che vuoi?"

Dissi, cercando di liquidare al più presto quella conversazione.

"Volevo vederti."

Disse procurandomi fastidio.

"Ma non hai di meglio da fare?
So che hai la gara, allenati.
Non vorrai di certo andare subito fuori pista?"

Rispondendo alla sua provocazione, entrai in camera lasciando la porta aperta

E indovinate, lui entrò.

Mi sedetti sul bordo del letto, invece lui sulla poltrona.

"Vuoi venire percaso?
I miei amici vogliono conoscerti"

"Oh ma davvero?"

Dissi stupita

"Già, ma stai tranquilla, non hai la loro approvazione."

Disse accennando un sorriso.

"Non la voglio difatti.
Ho già l'approvazione di qualcun'altro e mi basta."

"Hai il cuore occupato, sorellina?"

Mi chiese togliendo gli occhiali da sole.

È colpa miaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora