Capitolo 29

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Noah

Aprì gli occhi solamente quando qualcuno mi posizionò sul letto e tentò di spogliarmi

"Che cazzo fai?"

Dissi senza forze

"Hai bisogno di un bel bagno."

Quella voce sembrava così famigliare che appena aprì gli occhi e me lo vidi davanti, sorrisi.

"Nicholas..."

Sussurrai

"Noah fatti aiutare, ti prego."

Mi chiese implorandomi

"Nicholas sto malissimo."

Questa fu l'unica cosa che riuscì a biascicare

"Vieni perfavore, andiamo a fare. una doccia."

Cosa?

'Andiamo'?

"Che cosa?"

Dissi scattando in piedi

"Io non faccio la doccia con te."

Stavo delirando

"Noah, non faccio niente senza il tuo consenso. Stai delirando. E anche tanto."

Mi rispose Nicholas togliendomi l'intimo

"Cos'è quella faccia?"

Gli chiesi guardando il suo cambio d'espressione

"Perché questa cicatrice?"

Prima che potessi aprire bocca, Nicholas mi afferrò e mi portò immediatamente in bagno

Stavo rimettendo pure l'anima

Mi prese per i capelli pur di tenermi, e l'altra sua mano la teneva poggiata sulla mia tempia

"Non ti sforzare. Piano."

Mi rispose tenendo i miei capelli e la mia tempia con tutta la delicatezza del mondo

Subito dopo aver finito, mi fece entrare in doccia.

"Stai bene?"

Mi rispose iniziando a bagnarmi tutto il corpo

"Sto bene, Nicholas."

Gli dissi subito dopo aver incrociato le braccia al mio petto

"Ti vergogni di me?"

Mi chiese guardando il gesto appena fatto

"Forse."

Gli risposi guardandolo

"Non dovresti."

"Tutto questo è davvero ridicolo. Non dovrei parlarti Nicholas."

Gli dissi fissando i suoi occhi

È colpa miaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora